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Il Consiglio federale decide di non decidere sul futuro della Cassa pensioni FFS

Il sindacato SEV condanna la strategia dilatoria nei confronti della cassa pensioni FFS

Il Consiglio federale si è di nuovo sottratto all’esigenza di contribuire al risanamento della cassa pensioni delle FFS. Questa tattica dilatoria è molto deludente per il sindacato del personale dei trasporti SEV, in quanto il risanamento della cassa è molto urgente.

Ancora una volta, il Consiglio federale non ha preso alcuna decisione sul risanamento della cassa pensioni delle FFS, limitandosi a prendere atto del fatto che le FFS siano disposte a destinare 1,5 miliardi di franchi all’eliminazione del disavanzo di copertura della cassa. Il Governo ha però evitato di dar seguito alla propria promessa di contribuire a sua volta a risolvere questo problema. Dopo la decisione del parlamento di risanare la cassa pensione della Confederazione „Publica“, il Consiglio federale dovrebbe sentirsi in obbligo di garantire la parità di trattamento tra i pensionati delle FFS e quelli della Confederazione.

Il personale attivo delle FFS dovrà dare il suo contributo, versando a partire dal gennaio 2007 contributi superiori in seguito al passaggio al primato di contributi. I pensionati invece devono rinunciare ancora una volta alla più che dovuta compensazione del rincaro. Il SEV auspica pertanto che in primavera il Consiglio federale presenti finalmente un progetto concreto che permetta di risolvere il problema. Ogni ulteriore ritardo contribuisce infatti a peggiorare la situazione della cassa.

Il SEV rammenta infine la necessità di procedere ad un risanamento almeno parziale della cassa pensioni ASCOOP (la cassa della maggior parte delle imprese di trasporto concessionarie), per garantire parità di trattamento anche a queste aziende.