Consigli per il colloquio di reclutamento

«Un membro ne recluta un altro»

L’attività di reclutamento di nuovi membri avviene nelle sezioni e da parte dei membri attivi. Possibilmente, le sezioni designano un responsabile del reclutamento fra i membri del comitato. Il/la responsabile della propaganda coordina le relative attività e riceve informazioni e materiale dalla sua sottofederazione e dal SEV, in merito alle azioni previste.

È raccomandabile che collaborino vari altri membri di comitato e attivi, così da convincere colleghe e colleghi ad aderire al SEV. Ognuno fa uso di argomenti propri e della sua convinzione di far parte del nostro sindacato. La diversità personale rafforza così l’attività propagandistica della sezione.

Suggerimenti per il colloquio personale

  1. Atteggiamento positivo
  2. Buona preparazione
  3. La giusta partenza
  4. Dialogo anziché monologo
  5. La simpatia è importante
  6. «Dove» e «quando»
  7. La tecnica del colloquio
  8. La scelta del modo
  9. Tener presente l’obiettivo porta alla conclusione positiva
  10. Far uso corretto delle conoscenze
  11. La nostra forza
  12. Indicare le prospettive

Il successo dipende da come si comporta il reclutatore:

  • convinto à perciò posso convincere.
  • Sono motivato a condividere la mia convinzione con l’altro.
  • Non voglio fare pressione e non mi aspetto una decisione immediata.

Suggerimento: sentirsi bene influisce sul comportamento. Non è sempre il momento giusto per condurre in porto un colloquio di reclutamento. Il momento migliore dev’essere individuato dal reclutatore stesso.

Conoscenze del SEV, della sezione e del mio interlocutore sono preziose:

  • So di cosa parlo à perciò mi sento sicuro.
  • Conosco il materiale di propaganda e i mezzi ausiliari e li posso usare in modo corretto.
  • Sapere quali sono le aspettative e gli interessi del mio collega mi facilita il compito.

Suggerimento: il SEV organizza corsi pratici per reclutatori, che aiutano a gestire bene i colloqui e ad usare in modo corretto i migliori argomenti.

Iniziare con una domanda può rendere tutto più facile:

  • Conosci il SEV e la nostra sezione? Ne hai già sentito parlare?
  • Che cosa sai del SEV e della sua attività e del vantaggio di farne parte?
  • Hai già avuto occasione di parlare del SEV? Che impressione ne hai avuto?

Suggerimento: per rispondere alle domande, il tuo interlocutore ha bisogno di tempo. Il contatto riesce meglio se l’interlocutore viene avvicinato dove si trova.

Ascoltare è spesso più importante che soltanto parlare:

  • Anche l’interlocutore ha un’opinione sui sindacati, sul SEV.
  • Prendere sul serio le riserve significa prendere sul serio pure l’interlocutore.
  • Domande e riserve possono essere affrontate meglio con buona informazione e buona documentazione.

Suggerimento: tutti desiderano che il loro punto di vista sia tenuto in considerazione. Il successo del colloquio dipende anche dal fatto che l’interlocutore stesso capisca che l’adesione al sindacato è vantaggiosa. Per farlo, è importante adattare i messaggi alle persone che si vogliono convincere: una donna che è anche mamma o un uomo che è anche papà, per esempio, saranno sensibili all'impegno del SEV per la conciliazione tra vita privata e professionale. Un uomo o una donna  vicini alla pensione, possono essere interessati al fatto che la protezione giuridica professionale non si ferma al momento della pensione.

 

È più facile convincere una persona se c’è un rapporto di simpatia:

  • La simpatia è bilaterale: anche l’interlocutore avverte simpatia e antipatia.
  • Il colloquio non può avere successo, se l’uno o l’altro avvertono antipatia.

Suggerimento: se il compito della propaganda è ripartito su diverse persone, si può meglio tener conto dell’aspetto simpatia/antipatia. È consigliabile disporre di diversi propagandisti.

È meglio scegliere il posto più adatto e il momento migliore:

  • Per un buon colloquio occorre prendersi il tempo necessario ed evitare i giri di parole
  • La scelta del luogo in pubblico (locale del personale, deposito, posto di lavoro…) o in privato dipende dalle preferenze personali.
  • Può essere necessario avere più di un contatto, lasciare il tempo di riflettere e di farsi un’opinione.
  • Un “no” ottenuto sotto pressione rende più difficile un successivo “sì”.

Suggerimento: se si ha poco tempo a disposizione, è meglio limitarsi a consegnare la documentazione, rinviando ad un secondo momento la discussione.

Occorre mettere al centro i punti essenziali e in risalto quanto si condivide.

  • Essere aperti ai desideri e agli interessi dell’interlocutore e approfondire così la discussione.
  • Per ottenere l’adesione, occorre a volte pazienza e ripetuti approcci.

Suggerimento: il potenziale nuovo membro si aspetta qualcosa dal colloquio, senza tuttavia sempre esprimerlo chiaramente. È importante dare possibilmente seguito alle sue aspettative.

Il modo migliore di iniziare è essere amichevoli e convinti:

  • Con gli argomenti e il dialogo si costruisce la fiducia.
  • Dar prova di convinzione fa effetto.
  • Correttezza e oggettività fanno sì che anche le critiche non diventino personali.

Suggerimento: con argomenti oggettivi e validi si possono controbattere le critiche personali e favorire il successo del colloquio.

Un colloquio di propaganda può assumere varie connotazioni, ma il traguardo deve sempre essere l’adesione:

  • Durante il colloquio è importante essere coerenti e discutere in modo rispettoso.
  • Se l’interlocutore non fa che esprimere critiche e non dimostra alcun interesse ad aderire, meglio troncare il colloquio.
  • L’interlocutore si aspetta che alla fine del colloquio il reclutatore arrivi al punto: “Vuoi diventare membro?”

Suggerimento: verso la conclusione di un colloquio intenso, è utile proporre chiaramente di aderire al sindacato, firmando il relativo tagliando.

Il reclutatore è convincente se non dà l’impressione di sapere tutto.

  • Ammettere onestamente di non sapere qualcosa rafforza la fiducia.
  • Entrambi contribuiscono al colloquio con le loro conoscenze.
  • Eccedere nel senso di sicurezza può essere controproducente.

Suggerimento: le lacune conoscitive possono essere eliminate con una ricerca su testi o in internet o anche chiedendo ai colleghi. Il successo è un compito comune.

Un ampio consenso e obiettivi chiari.

  • Il sindacato e i suoi membri perseguono obiettivi comuni.
  • Il minimo comun denominatore è la salvaguardia e lo sviluppo di buone condizioni di lavoro
  • C’è posto per opinioni diverse, poiché riguardo agli obiettivi principali siamo uniti.

Suggerimento: il comun denominatore della rivendicazione di buone condizioni di lavoro e di posti di lavoro sicuri è la chiave per dimostrare l’importanza del SEV.

Insieme siamo più forti e otteniamo miglioramenti:

  • La forza del SEV dipende dal numero dei suoi membri.
  • Si può influire sulle decisioni se si è presenti.
  • Solidarietà verso gli altri significa pure fare l’esperienza della solidarietà per sé.

Suggerimento: se si riesce a far nascere nel potenziale nuovo membro l’interesse per l’adesione, il compito del reclutatore risulta facilitato nel portare a termine il suo compito.