Nuove proposte al congresso

K17.001 Comitato SEV

Modifica della durata del congresso

Proposta

Il comitato SEV raccomanda al congresso SEV del 23/24.5.17 di organizzare dal 2019 un congresso di un giorno ogni due anni.

Motivazione

Nella sua qualità di organo strategico del SEV, il comitato SEV ha il dovere di occuparsi anche degli aspetti finanziari.  Considerato il calo costante dell'effettivo dei membri che dura da diversi anni e le sue ripercussioni negative sugli introiti, il comitato SEV deve considerare tutte le possibilità di conseguire risparmi. Oltre ad altri settori, la modifica della durata del congresso SEV offre un potenziale di risparmi non trascurabile, dell'ordine di 50’000 fino a 70’000 franchi l'anno.

Dall'ultima riforma strutturale decisa dal congresso SEV del 2009, il congresso si svolge tutte i due anni, alternando delle riunioni di un giorno a quelle di due giorni. I congressi di un giorno, svoltisi nel 2011 e nel 2015, hanno mostrato come le questioni statutarie che competono al congresso SEV possano essere evase completamente in un giorno.

Per curare anche gli aspetti di camerateria, la sera della vigilia del congresso sarà organizzata una cena comune, dopo le assemblee dei delegati delle sottofederazioni.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda, di accettare la proposta.

Decisione

Proposta rifiuta.


K17.002 Comitato centrale e commissione centrale VPT

Creazione di una centrale nazionale per le aggressioni e i delitti nelle imprese di trasporto

Proposta

  • Troppe imprese e troppi cantoni, come pure alcune istanze giudiziarie, non rispettano l'articolo 59 della Legge sul trasporto viaggiatori. Il SEV interviene presso gli uffici cantonali e federali per far rispettare questo articolo.
  • Il SEV chiede alle istanze competenti di far ricorso a misure di ordine superiore, quali per e-sempio la creazione di una centrale o di un ufficio nazionale per gli atti di violenza nei trasporti pubblici. Lo scopo è di elaborare statistiche di questi atti di violenza e analizzarle, in modo da consigliare collaboratrici e collaboratori, come pure gli utenti e permettere alle aziende di scam-biarsi le «best practices».

Motivazione

Gli impiegati dei trasporti pubblici, come pure gli utenti, sono toccati dalla problematica degli atti di violenza. Ciononostante, vi sono ancora aziende dei trasporti pubblici che sono poco o mal attrez-zate per far fronte a questi casi di aggressioni. Nonostante il SEV abbia creato una Charta contro la violenza nei trasporti pubblici alcuni anni fa, non tutte le aziende si sentono in dovere di fare il necessario. A seguito degli avvenimenti drammatici avvenuti a Le Diablerets e a Salez nel 2016, numerosi interventi hanno chiesto la realizzazione di una centrale nazionale per gli atti di violenza. Vorremmo con la presente procedere concretamente in tal senso.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda, di accettare la proposta per esame.

Decisione

La proposta è stata accettata per esame.


K17.003 Comitato centrale e commissione centrale VPT

Ripresa della Charta contro la violenza nei trasporti pubblici nei contratti collettivi di lavoro

Proposta

La Charta contro la violenza nei trasporti pubblici deve essere tematizzata nell'ambito di tutte le trattative per i CCL e, laddove possibile, integrata nel testo dei contratti collettivi di lavoro (CCL).

Motivazione

Da diversi anni, la VPT e i suoi settori hanno assunto il ruolo di precursori nella denuncia degli atti di violenza nei trasporti pubblici. Il GATU, oggi integrato nella VPT, ha promosso la Charta contro la violenza che è stata sottoscritta da numerose aziende. Gli avvenimenti drammatici che hanno avuto luogo nel 2016 a Les Diablerets e a Salez, hanno purtroppo dimostrato che la violenza nei trasporti pubblici è sempre ancora attuale.

Siamo pienamente coscienti del fatto che non sia possibile eliminare totalmente la violenza, nono-stante i provvedimenti intrapresi. Questo tema non deve però essere dimenticato. Un sondaggio effettuato nel 2015 ha evidenziato che numerose aziende non hanno preso i provvedimenti neces-sari e indispensabili. Una lacuna che si estende anche alle aziende firmatarie della Charta.

Con questa proposta, vogliamo dare un chiaro segnale alle aziende che hanno sottoscritto la Charta. Questa dev'essere integrata in tutte le future trattative sui CCL.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda, di accettare la proposta.

Decisione

Proposta accettata.


K17.004 Comitato Centrale della Sottofederazione BAU

Semplificazione del pagamento delle quote all’Unione Sindacale Svizzera e alle unioni sindacali cantonali e regionali

Proposta

I contributi alle unioni sindacali cantonali e regionali vengono corrisposti direttamente dal segreta-riato centrale SEV all’Unione Sindacale Svizzera. A tal fine, il SEV negozia con l’USS una quota unitaria a livello svizzero. La responsabilità della ridistribuzione dei contributi alle unioni sindacali cantonali e regionali verrà delegata all’USS.

Motivazione

Nelle Sottofederazioni continuano a emergere differenze nel pagamento dei contributi alle unioni sindacali cantonali e regionali, con il pericolo di una disparità di trattamento tra Sottofederazioni e sezioni. Con questa proposta viene garantita un’uniformità di contributi e una parità di trattamento delle sezioni e delle Sottofederazioni.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di accettare la proposta per verifica.

  • Vi sono diverse questioni molto complesse che devono essere chiarite.

Decisione

La proposta è stata accettata per esame.


K17.005 Sezione PV Winterthur-Schauffhausen

Imposizione fiscale dell'abbonamento generale (AG) FVP

Proposta

La sezione PV Winterthur-Sciaffusa chiede al SEV di impegnarsi affinché venga tolta l'imponibilità fiscale dell'AG FVP, richiamando le autorità fiscali sul fatto che questa imposizione è in contrasto con la Costituzione federale. Se del caso, questo torto deve essere sottoposto al Tribunale ammi-nistrativo federale.

Motivazione

Per la dichiarazione delle imposte dell'anno 2016, i pensionati detentori di un AG FVP hanno rice-vuto un certificato di salario con l'importo da dichiarare. La richiesta dell'amministrazione fiscale di definire una quota di reddito imponibile ha suscitato grande indignazione presso i pensionati.

L'art. 8.1 della Costituzione federale precisa che: «Tutti sono uguali davanti alla legge». Questa imposizione è in contrasto con questo articolo, poiché vi sono molti altri lavoratori e lavoratrici che possono beneficiare di prestazioni o di prodotti a prezzo di costo, oppure di altre facilitazioni ana-loghe, fornite dal proprio datore di lavoro ed esenti da imposte. Il fatto che l'imposizione in questi casi comporterebbe per l'autorità fiscale un impegno molto più importante rispetto all'AG FVP delle FFS, non giustifica che questa autorità rinunci a renderle imponibili. Nel caso dell'AG FVP, non vi sono però problemi a rendere questo reddito imponibile per migliaia di beneficiari. È per questo che ci troviamo in questa situazione. Non è però ammissibile che si vada semplicemente a incassare soldi laddove è facile, mentre dove occorre un maggiore impegno vi si rinunci. Con queste modalità, viene creato un diritto a due velocità che infrange chiaramente la Costituzione federale.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di respingere la proposta.

  • Non è vero che lavoratrici e lavoratori di altre ditte non debbano dichiarare le facilitazioni ricevute. Tutte le prestazioni di datori di lavoro che prevedono uno sconto superiore al 20% devono essere dichiarate. Non è quindi possibile intentare una causa per disparità di trattamento.
  • Vi è tuttavia uno sviluppo sul piano politico che merita di essere seguita con attenzione: il 27 febbraio 2017, il Consiglio nazionale ha accolto una mozione della commissione economia e tributi che chiede un trattamento fiscale privilegiato per gli utilizzatori di auto aziendali nel traffico pendolare. Qualora questa mozione dovesse essere accettata, si aprirebbe uno spiraglio per i dipendenti dei trasporti pubblici che utilizzano questo mezzo di trasporto «aziendale», per recarsi al lavoro.
  • Il SEV verificherà quindi tutte le possibilità a sua disposizione per ottenere una parità di tratta-mento per attivi e pensionati.

Decisione

Proposta accettata.


K17.006 Sezione LPV Mittelland

Rotazione annuale per il personale che lavora a turni

Proposta

La rotazione annuale per il personale del trasporto pubblico che lavora a turni dovrebbe essere strutturata sulla base di almeno 118 giorni liberi.

Motivazione

Per strutturare una rotazione annuale attraente e valida, a seconda del numero di settimane su cui si estende, devono essere previsti almeno 118 giorni liberi.

Si deve evitare di penalizzare il personale che lavora a turni, rispetto a chi ha un orario di lavoro regolare. Collaboratrici e collaboratori che lavorano a orari regolari beneficiano, oltre ai normali fine settimana e ai giorni festivi previsti dalla legge, anche di fino a 5 giorni di ponte all'anno.

Le disposizioni attuali creano una specie di società a due velocità in seno alla stessa azienda. Una situazione che dovrebbe essere evitata.

Una rotazione annuale con un maggior numero di giorni liberi avrebbe inoltre senz'altro ricadute positive anche sulla soddisfazione del personale.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di accettare la proposta e di trasmetterla alle rispettive conferenze CCL.

•    La legge sulla durata del lavoro (LDL) non prevede alcun diritto minimo di giorni di compensazione.

Decisione

Proposta accettata.


K17.007 Sezione LPV Mittelland

Vacanze per tutti dal sabato alla domenica

Proposta

Chiediamo che tutti i dipendenti dei trasporti pubblici, indipendentemente dalla loro attività professionale, possano beneficiare di vacanze che inizino al sabato e durino sino alla domenica compresa.

Motivazione

Le disposizioni attuali previste per esempio dal CCL FFS o FFS Cargo, secondo le quali «generalmente le vacanze durano da sabato a sabato», penalizzano e creano una disparità di trattamento tra collaboratrici e collaboratori che lavorano a turni con orari irregolari, rispetto a chi lavora con orari regolari.

Il tempo di recupero è però uguale per tutti gli esseri umani, per cui la settimana di vacanza do-vrebbe essere della stessa durata per tutti.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di  accettare la proposta e di trasmetterla alle rispettive conferenze CCL.

  • La rivendicazione è assolutamente legittima ed è stata discussa anche nell'ambito della revisione della LDL. Dato che non è stato possibile trovare un accordo su una nuova disposizione di legge, il SEV deve riprendere l'argomento nelle trattative presso le singole aziende. Le varie circostanze d'esercizio non permettono tuttavia di realizzare la richiesta in ogni divisione.

Decisione

Proposta accettata.


K17.008 Sezione LPV Basel

Reintroduzione di un conto del tempo per il servizio notturno 2

Proposta

Il SEV si impegna nelle trattative per i CCL di tutte le aziende affinché venga reintrodotto un conto del tempo per il servizio notturno 2 (ND2). Questa rivendicazione deve essere concretizzata in tutte le trattative per i CCL.

Motivazione

Con la reintroduzione del conto del tempo ND2, contiamo di ottenere una pianificazione del lavoro migliore e maggiormente compatibile con le nostre esigenze di salute. In particolare questo conto del tempo dovrebbe servire ad ottenere un maggior numero di giorni liberi. Deve quindi essere evitato che su questo conto venga semplicemente accumulato tempo che poi non può essere compensato.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di  accettare la proposta nell'ottica di concretizzarne la rivendicazione delle varie trattative per i rispettivi CCL.

  • L'ordinanza alla LDL prevede all'articolo 6, capoverso 2bis che «l'impresa conviene con i lavoratori o i loro rappresentanti i mezzi che permettano di compensare la durata del lavoro risultante dal supplemento di tempo».

Decisione

Proposta accettata.


K17.009 Commissione donne del SEV

Maggior riguardo alla protezione della salute

Proposta

Il SEV chiede ai datori di lavoro di preoccuparsi maggiormente delle esigenze basilari dei propri dipendenti nonostante l'aumento della flessibilizzazione e dei cambiamenti degli impegni lavorativi.  Luoghi di lavoro senza servizi igienici, locali di pausa o depositi del materiale non saranno più accettati.

Motivazione

Succede sempre più spesso che vi siano cambiamenti degli impegni lavorativi a breve termine, a volte persino durante lo stesso giorno di lavoro. Questo priva le e i dipendenti della possibilità di adeguare la loro uniforme alle condizioni atmosferiche. Succede, per esempio, che in inverno con temperature sotto zero, si debba all'improvviso prestare servizio all'esterno invece che lavorare sul treno, come previsto inizialmente. Le e i dipendenti non hanno possibilità di cambiarsi, neppure se hanno a disposizione abiti più caldi, semplicemente perché mancano i locali preposti. Inoltre, spesso i servizi igienici sono chiusi oppure destinati a soli uomini e mancano completamente i locali di pausa.

È uno scandalo! L'aumento della digitalizzazione esige dai dipendenti sempre più flessibilità, una più ampia capacità di adattamento e una maggior spontaneità nella quotidianità professionale. Vengono progressivamente a mancare le strutture e i processi ai quali siamo abituati. Affinché il personale possa garantire un buon lavoro nonostante questo aumento del carico, i datori di lavoro devono garantire la fornitura di strutture collaterali adeguate (locali di pausa, servizi igienici, possibilità di refezione). Ciò deve avvenire su tutto il territorio indipendentemente dal luogo d'impiego del personale. La salute e il benessere delle e dei dipendenti devono avere la priorità, come del resto previsto dall'Ordinanza 3 della Legge sul lavoro (protezione della salute).

Riorganizzazione e digitalizzazione non sono un lasciapassare per i datori di lavoro per trascurare o addirittura dimenticare i diritti di lavoratrici e lavoratori. Qualora la qualità dei posti di lavoro con-tinuasse a deteriorarsi in modo così marcato, non possiamo escludere il ricorso a misure di lotta.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di accettare la proposta.

  • La rivendicazione è giustificata e, a seconda delle aziende, deve essere discussa anche con le rispettive commissioni del personale.

Decisione

Proposta accettata.


K17.010 Comitato centrale LPV

Conteggio del tempo di lavoro con i nuovi programmi di pianificazione

Proposta

Nel conteggio del tempo di lavoro, i minuti iniziati in un turno vengono sempre arrotondati per eccesso. I contratti collettivi di lavoro dovranno riprendere un articolo in tal senso.

Motivazione

Per la pianificazione dei turni, vengono sempre più spesso utilizzati nuovi programmi. Fino ad oggi, i turni venivano calcolati esattamente al secondo e poi arrotondati al prossimo minuto superiore. Il conteggio mensile prevede la somma delle ore, dei minuti e dei secondi così ottenuti.

In futuro si utilizzeranno sempre più spesso i cosiddetti minuti industriali, cioè minuti centesimali che vengono calcolati e arrotondati secondo le regole commerciali. Ciò ha sensibili conseguenze sui saldi del tempo e sulle indennità.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di accettare la proposta.

  • È assolutamente necessario che i singoli CCL regolino questo punto. I nuovi programmi con-templano infatti ulteriori forme di risparmio alle spese del personale e ciò assume contorni sem-pre più strani e assolutamente sbagliati.

Decisione

Proposta accettata.


K17.011 Comitato centrale e commissione centrale VPT

Annullamento della decisione del congresso sulla regolamentazione delle dimissioni per i membri pensionati VPT

Proposta

La sottofederazione VPT chiede l'annullamento della decisione del congresso 2015 di modifica dell'articolo 6.1 degli statuti (proposta K15.019):

6.1 Le dimissioni possono essere inoltrate unicamente per la fine dell'anno civile, con un termine di disdetta di sei mesi. (Art. 70 CCS). Inviate con lettera raccomandata al segretariato centrale SEV, ad eccezione dei membri della sottofederazione PV e dei membri pensionati della sottofederazione VPT, che devono inviare le dimissioni alle sezioni competenti. 

Fanno eccezione le sezioni VPT BLS pensionati e VPT TPG pensionati. 

Motivazione

Le esperienze raccolte nel 2016 e all'inizio del 2017 con le nuove disposizioni sulle dimissioni decise dal congresso del 2015 non sono soddisfacenti. Esse hanno richiesto del tempo supplementare alle sezioni e provocato un sovraccarico di lavori amministrativi ai loro responsabili. (Lettere di risposta ai dimissionari e poi informazione al segretariato centrale SEV per l'archiviazione dei documenti). Questi aspetti si ritrovano anche nelle osservazioni stese dal servizio mutazioni:

  • non tutti i membri hanno ricevuto una conferma delle loro dimissioni oppure hanno ricevuto una conferma tardiva. Questi aspetti hanno causato reazioni negative dai membri interessati;
  • le mutazioni per le dimissioni non sono state annunciate, oppure lo sono state in modo tardivo. Ciò ha provocato delle fatturazioni ingiustificate per le quote dei membri e per i premi dell'assicurazione di protezione giuridica SEV Multi, alle quali ha fatto seguito un ulteriore onere lavorativo per annullarle e rimborsarle alle sezioni, nonché per le correzioni dei premi di assicurazione della SEV Multi.
  • Stiamo cercando una soluzione che permetta di collaborare al meglio tra le sezioni e il servizio di mutazioni, anche per i casi speciali come le dimissioni per ragione di salute o di età, oppure per problemi finanziari o su domanda dei servizi sociali ecc

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda, di accettare la proposta.

Decisione

Proposta accettata.


K17.012 Sezione AS Bern

Consegna della FIP alle coppie in concubinato

Proposta

La sezione AS Berna chiede di estendere la regolamentazione valida dall'1.1.17 per le «coppie di concubini con figli» anche alle «coppie di concubini senza figli». Rimangono per contro valide le altre condizioni come la stessa economia domestica e la possessione di un abbonamento generale (AG) FVP.

Per dimostrare di condividere la stessa economia domestica, bisogna fornire un documento che provi che questo rapporto dura da almeno 5 anni.

(La regolamentazione della prova della durata di almeno 5 anni è ripresa per analogia dalla rego-lamentazione della Cassa pensioni FFS per il compagno di vita).

Motivazione

Situazione attuale

Le coppie di coniugi e, dall'1.1.17, anche le coppie di concubini che abitano nella stessa economia domestica con una collaboratrice o un collaboratore FFS e almeno un figlio con diritto agli assegni familiari e sono in possesso di un AG-FVP, ricevono anche la tessera di riduzione internazionale per il personale ferroviario. (FIP e carte di libera circolazione internazionali).

Obiettivo

Anche le coppie di concubini che possono dimostrare di condividere la stessa economia domestica da diverso tempo, dovrebbero ricevere la tessera di riduzione internazionale per il personale ferroviario.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di accettare la proposta.

  • I contratti sulle disposizioni FIP vengono elaborati direttamente dalle singole aziende. Il SEV non è mai stato un partner di trattativa, ma ha sempre potuto presentare le proprie richieste inerenti la FIP alle FFS, pur non potendo esercitare alcun influsso diretto sulle trattative.
  • Il SEV sostiene tuttavia il senso della proposta, in quanto ritiene giunto il momento di adeguare anche le disposizioni di questo settore ai mutamenti sociali in atto.

Decisione

Proposta accettata.


K17.013 Sezione AS Mitte

Modifica del procedimento per dimissioni dal SEV; articolo 6.1 degli statuti SEV

Proposta

Chiediamo la seguente modifica dell'articolo 6.1 degli Statuti SEV:

Articolo 6 – Dimissioni

6.1 Le dimissioni possono essere inoltrate unicamente per la fine di un anno mese civile, con un termine di disdetta di sei tre mesi. (Art. 70 CCS). Le dimissioni devono essere inviate con lettera raccomandata al segretariato centrale SEV, ad eccezione dei membri della sottofedera-zione PV, che devono inviare le dimissioni alla sezione competente.

Motivazione

Le disposizioni attuali, che prevedono sei mesi di preavviso per la fine di un anno civile, non sono più adeguate. Molti collaboratori e collaboratrici, soprattutto giovani, hanno contratti con termine di disdetta di tre mesi.

La riduzione del termine di disdetta da sei a tre mesi dà maggiore flessibilità e fornisce un ulteriore buon argomento per aderire al SEV.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di respingere la proposta .

  • Il SEV ha tuttavia riconosciuto la problematica e intende farsene carico verificando possibili alternative.

Decisione

La proposta è stata accettata per esame.


K17.014 Sezione AS Mitte

Modifica del procedimento per dimissioni dal SEV; articolo 6.3 degli statuti SEV

Proposta

Chiediamo la seguente modifica dell'articolo 6 degli Statuti SEV:

Articolo 6 – Dimissioni

6.3 Se un membro lascia il settore organizzativo del SEV (articolo 2) può rassegnare le dimissioni per la data di uscita dal settore organizzativo, osservando un periodo di disdetta di tre mesi.

Il periodo di disdetta inizia al più presto al termine del mese in cui il membro lascia il settore organizzativo del SEV.

Il passaggio ad un altro sindacato dell'USS può avvenire, se in corrispondenza con un cam-biamento di lavoro, per la fine del primo mese civile successivo.

Motivazione

La disposizione vigente sulle dimissioni non è più attuale. Molte collaboratrici e collaboratori, in particolare i più giovani, non capiscono perché debbano essere membri del sindacato ancora per tre mesi dopo la loro partenza dal settore organizzativo.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di respingere la proposta.

•    Il SEV ha tuttavia riconosciuto la problematica e intende farsene carico verificando possibili alternative.

Decisione

Proposta rifiuta.


K17.015 Sezione LPV Ticino

Introduzione di un congedo di paternità presso tutte le aziende svizzere di trasporto pubblico

Proposta

Il sindacato SEV si adopera nelle sedi più opportune alfine di introdurre un congedo di paternità presso tutte le aziende svizzere di trasporto pubblico.

In particolare l’obbiettivo deve essere il raggiungimento di un congedo pagato che ammonti a 10 giorni, 15 in caso di parto gemellare. In aggiunta, ai neopapà deve essere garantita la possibilità di poter usufruire, in caso di necessità, di un ulteriore congedo, non pagato, della durata massima di 30 giorni durante il primo anno, calcolato dal giorno della nascita.

Motivazione

È infatti giunta l’ora di adeguare questo tipo di congedo ai tempi odierni e alle realtà esistenti in tanti Paesi europei.

Raccomandazione

Il comitato SEV raccomanda di accettare la proposta e di trasmetterla alle rispettive istanze CCL.

Decisione

Proposta accettata.