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Comitato SEV del 13 ottobre

Luce verde a conti leggermente rossi

Il preventivo del SEV 2018 è stato l’argomento principale. Il Comitato SEV ha approvato all’unanimità il progetto con un deficit di 41.000 franchi su un bilancio di circa 13 milioni. I contributi rimangono invariati. Il Comitato non poteva non commentare l’esito della votazione sulla PV 2020.

Il responsabile delle finanze Aroldo Cambi ha presentato la situazione paragonando le cifre principalmente con i conti 2016 e non al preventivo 2017. Pertanto il disavanzo previsto il prossimo anno (41 000 fr.) può essere qualificato stabile dopo i conti negativi 2016 (-800 fr.). Il costante calo dei membri e i deboli tassi di interesse sui mercati finanziari, non consentono di mirare a degli utili: «Il calo dei membri è comunque inferiore rispetto ad altri anni grazie all’adesione di circa 500 membri di PUSH lo scorso 1° luglio», ha ricordato Aroldo Cambi. Un altro elemento importante è l’aumento delle spese legali «perché le situazioni sono sempre più complesse, durano più a lungo e il numero di casi aumenta a causa di RailFit 20/30».

Nonostante il difficile contesto, la situazione finanziaria del SEV rimane solida. La disciplina di bilancio consente di contrastare la mancanza di ricavi «ma il potenziale per il risparmio non è infinito», ha sottolineato il capo delle finanze. Questo rigore finanziario resta attuale per evitare disavanzi strutturali che scioglierebbero il capitale. Rigore finanziario che si riflette in particolare nella ricerca di collaborazioni, come quelle con l’Associazione del personale della Confederazione (APC) o Kapers, il sindacato del personale di cabina.

La sfida finanziaria - ma soprattutto la sfida sindacale - rimane la stabilizzazione degli effettivi e il ringiovanimento dei membri.

No a PV 2020: e adesso?

Il Comitato ha analizzato l’esito negativo della votazione sulla Previdenza vecchiaia 2020. «Il tema era complesso e le ragioni del no numerose», ricorda Giorgio Tuti. Ed ora il PPD, favorevole alla PV 2020, ha cambiato campo. Ci ritroveremo in una posizione difensiva e dovremo usare l’arma del referendum per mantenere lo status quo, mentre i conti dell’AVS continuano a deteriorarsi a causa della imminente pensionamento dei baby-boomer». L’assemblea dei delegati USS del 3 novembre affronterà anche questi voti. Il Comitato ha inoltre considerato che le divisioni sindacali in questo frangente hanno favorito il naufragio della riforma. Non è ovviamente utile cercare i responsabili, ma è fondamentale riflettere su come unire i ranghi a monte. Una cosa è chiara: il SEV continuerà a combattere per rafforzare l’AVS e per evitare lo smantellamento sociale voluto dai borghesi.

Vivian Bologna

Un minuto di silenzio per Andrea Sabetti

Il Comitato SEV ha osservato un minuto di silenzio alla memoria di Andrea Sabetti. Il presidente della sezione VPT Sopraceneri è morto alla fine del mese di settembre dopo aver lottato contro il cancro. Il vicepresidente centrale della VPT Peter Bernet si è detto costernato e ha reso omaggio a questo infaticabile militante.

Tony Mainolfi eletto

Dopo due anni al SEV Tony Mainolfi, il segretario sindacale attivo presso la sede di Losanna, è stato eletto dal Comitato SEV. Il presidente Giorgio Tuti ha schizzato un ritratto elogiativo: «Il suo lavoro è apprezzato dai membri e dai colleghi. E prima della sua assunzione al SEV, tutti me ne avevano parlato bene. E posso garantirvi che non mi avevano mentito»! Colui che si occupa in particolare di CGN, VMCV, TMR e MOB è stato sollecitato dal presidente del Comitato Danilo Tonina: «Che cosa ami e che cosa non ami al SEV?» Tony Mainolfi ha detto che al SEV «ha trovato un clima molto favorevole per una causa che è cara a tutti noi, ossia la causa collettiva. Apprezzo la prossimità con i membri e il lavoro di squadra ottimale». Anche cercando bene, non ha davvero trovato nulla di spiacevole nel SEV.

Giornata migrazione

Per mancanza di partecipanti, la Giornata della migrazione ha dovuto essere annullata. Per Giorgio Tuti non si tratta di un dramma, ma occorre trarne le debite lezioni.