Prima conferenza CCL dopo l’introduzione del nuovo sistema salariale
Toco: raddrizzare torti e storture
Descrizioni dei posti di lavoro inadeguate o mancanti, attribuzioni dubbie, superiori e specialisti HR impotenti; questi sono stati solo alcuni dei feedback estremamente critici sul nuovo sistema salariale dati dai delegati, che hanno chiesto provvedimenti per evitare un crollo della motivazione del personale.
I 107 delegati presenti hanno criticato in particolare i «grandi capi» che hanno dimostrato di conoscere molto male il lavoro dei loro subordinati, tanto da fornire alle risorse umane indicazioni incomplete o persino sbagliate. Le descrizioni dei posti che ne sono scaturite sono quindi del tutto inadeguate per una corretta attribuzione ad un livello di esigenze.
Per il vicepresidente Manuel Avallone tutti gli errori nell’implementazione di Toco devono essere corretti «anche se ciò dovesse richiedere molto tempo. È un compito che spetta a tutti». Gli interventi del SEV hanno già permesso di correggere alcune descrizioni di posti di lavoro, altre richiederanno invece più tempo e pazienza. In alcuni casi, le traduzioni in francese ed italiano di posti di lavoro sono state fornite solo dopo insistenti richieste.
Cos’ha negoziato il SEV?
Nel corso delle trattative per il CCL, il SEV ha accettato il passaggio da 29 LF a 15 LE, con i rispettivi importi minimi e massimi. Siccome gli importi massimi dei LE da A a D sono inferiori agli importi massimi dei LF di funzione corrispondenti, i collaboratori di questi livelli si vedono attribuita una garanzia di salario anche se il loro passaggio è avvenuto senza peggioramenti.
Esempi: Importo massimo del LF 1 (con valutazione C) = 59 036 CHF, importo
massimo LE A = 56 666 CHF, → garanzia 2011 = 2370 CHF;
importo massimo LF 2 (con valutazione C) = 61 308 CHF, importo massimo LE B
B = 61 058 CHF, → garanzia 2011 = 250 CHF
importo massimo LF 3 (con valutazione C) = 63 668 CHF, importo massimo LE B
= 61 058 CHF, → garanzia 2011 = 2610 CHF ecc.
Queste garanzie toccano i LF 2, 4, 6 e poi tutti i LF dispari sino al 19 e derivano dal cambiamento di sistema, che il SEV ha accettato suo malgrado per evitare che le FFS suddividessero il personale in diversi settori, mettendo una pressione ancora maggiore sui salari. In precedenza, il SEV aveva ottenuto un aumento della curva salariale dell’1 percento e di un ulteriore 1 percento dei minimi dei LE da A a D. Il SEV riconosce quindi questo risultato, ma è molto perplesso per l’elevato numero di attribuzioni ad un livello inferiore che si riscontrano in alcuni settori. Per questo ha proceduto all’inoltro di circa 80 richieste di riesame collettive.
Fi
Un caloroso applauso ha sottolineato l’intervento di un delegato che ha aspramente criticato tutti i malfunzionamenti del sistema sin qui riscontrati. Il presidente Giorgio Tuti ha quindi ricordato come le riorganizzazioni delle FFS abbiano coinvolto anche i consulenti HR. I problemi vengono così ingranditi anche dalla mancanza di personale presso le stesse risorse umane, ma ciò non solleva i capi dalle loro responsabilità.
Concentrazione di garanzie in alcune categorie
Numerosi interventi hanno riferito di settori in cui si riscontrano numerosi cadsi di garanzie molto importanti, come nei lavori dell’infrastruttura, negli impianti di sicurezza, nelle stazioni di smistamento e nelle Officine della divisione viaggiatori.
In questi ultimi, vi sono ora numerosi collaboratori sulla trentina che hanno già raggiunto il massimo del loro livello di esigenza e che sono quindi molto delusi, in quanto la possibilità di percepire un aumento dipende dal riconoscimento di premi unici per prestazioni straordinarie, oppure da aumenti generalizzati. Chi si ritrova in garanzia, inoltre, riceverà solo la metà degli aumenti generalizzati sino a quando il suo salario non sarà rientrato nel massimo del suo livello.
Vi sono anche dipendenti che hanno garanzie di 9000 franchi e oltre, ha riferito un delegato. «Questi colleghi non hanno praticamente più prospettive salariali». Per alcuni, nemmeno il ricono scimento di un livello di esigenze superiore sarebbe sufficiente a farli uscire dalla garanzia, che potrebbe persino essere rimessa in discussione in caso di cambiamento volontario della propria funzione. Dopo l’intervento di un delegato, Philipp Hadorn ha spiegato cosa avviene in caso di aumento del proprio grado di occupazione a seguito di una richiesta dell’azienda, per poi ritornare al grado di occupazione originale: in questi casi viene garantito l’importo del grado di occupazione originale. Occorre invece prestare molta attenzione al cambio volontario di funzione, consultando la protezione giuridica del SEV prima di sottoscrivere i relativi documenti.
Problemi di motivazione!
Secondo Philipp Hadorn, le FFS devono risolvere anche un altro problema: quello di motivare il personale ad assumente compiti particolari senza riscontri salariali. Esso deriva dalla riduzione, voluta ostinatamente dalle FFS, da 29 livelli di funzione a 15 livelli di esigenza, che non permette più di premiare chi si assume compiti e responsabilità particolari. È quanto avviene, per esempio, nella vendita e nei centri di esercizio. Altri colleghi hanno espresso timori per la possibilità che le FFS tentino di stralciare le garanzie salariali a fine 2014. Hadorn, Avallone e Tuti hanno precisato che le FFS non hanno mai manifestato intenzioni simili e che le garanzie salariali delle FFS sono state sin qui sempre a tempo indeterminato. In caso di cambiamenti nel 2014, il SEV saprà difendersi.
Correggere le attribuzioni sbagliate!
«Constatiamo che l’implementazione di Toco è molto pasticciata. Spetta quindi alle FFS di dimostrare che le attribuzioni sono avvenute sulla base di descrizioni dei posti attuali e corrette, nonché del loro inquadramento nelle catene di funzione e nelle descrizioni modello» ha precisato Avallone, illustrando a grandi linee i prossimi passi. Oltre a diverse richieste individuali, il SEV ha inoltrato richieste collettive per circa 80 posizioni. Le procedure di attribuzione dovranno essere esaminate nel corso di riunioni con le FFS e corrette laddove verranno riconosciuti errori. Le varie richieste riguardano circa un migliaio di dipendenti. Chi ricevesse dalle FFS un richiamo, nonostante abbia inviato una propria presa di posizione entro il 15 settembre, dovrebbe rivolgersi al SEV.
Giorgio Tuti ha svolto una relazione sulle difficoltà dello attuale periodo economico. Riferendosi alle prossime trattative salariali, ha tenuto a precisare che la forza del franco non condiziona più di tanto il trasporto pubblico, salvo le aziende turistiche. Per quanto riguarda FFS Cargo, i mancati introiti hanno potuto essere compensati dai minori costi di acquisto di certe prestazioni. Le ferrovie sono per contro confrontate con un calo del capitale delle proprie casse pensioni.
La conferenza CCL ha infine confermato i 20 delegati alla commissione CCL, riunitasi in coda alla riunione per preparare le trattative salariali.
Fi