Essere membri del SEV conviene. Anche quando non si lavora nei settori abituali, ossia quelli dei trasporti pubblici

Il SEV aiuta pure le parrucchiere

I percorsi professionali non sono più rigidi come una volta. Così può capitare che la protezione giuridica del SEV... «esplori» nuovi territori, come quello dei parrucchieri.

Quando Liane Neher* ha seguito una seconda formazione di agente commerciale dei treni, ha aderito al SEV. Siccome molti suoi colleghi erano già sindacalizzati, il passo di affiliazione al SEV è stato del tutto naturale.

Fedele al SEV

Quando Liane è tornata alla sua prima professione di parrucchiera, ha deciso di rimanere nel SEV come «membro esterno» (molti non sanno, ma circa 900 membri non lavorano nel settore del trasporto pubblico e quindi sono inseriti in questa categoria).

Guai dopo le dimissioni

Le condizioni di lavoro non erano male, lo possiamo concedere. Ma fare ore supplementari a non finire, è diventato presto una condizione estenuante. Allora, dopo dieci mesi, Liane si è dimessa. Il suo datore di lavoro, non contento della sua scelta, le ha detratto 600 franchi dallo stipendio successivo; si tratta di una somma che corrisponde alla partecipazione ai costi di una formazione continua a Parigi. Prima delle dimissioni, quei soldi erano stati però promessi a Liane come regalo per aver annullato le vacanze e venire così in aiuto al salone.

La parola agli avvocati

Liane ha dunque deciso di fare capo alla protezione giuridica spiegando che non era mai stata compensata per le ore straordinarie prestate e che non aveva ricevuto un attestato di lavoro. Il SEV ha incaricato un avvocato affinché si occupasse del caso. L’avvocato ha così contattato l’ex datore di lavoro che a sua volta ha fatto capo alla propria protezione giuridica. Liane ha subito ottenuto un attestato di lavoro. Dopo uno scambio epistolare, le due parti si sono anche messe d’accordo sulla questione finanziaria. Il datore di lavoro era d’accordo di restituire una parte dei soldi a Liane, se avesse rinunciato a ricorrere al Tribunale del lavoro.

Vertenza durata 3 mesi

Per porre fine a questa vertenza in modo rapido e semplice, Liane – che nel frattempo aveva ripreso il suo lavoro di agente commerciale dei treni – ha optato per una risoluzione del conflitto fuori dal tribunale. Sono bastati tre mesi per chiudere il caso, dopo il ricorso alla protezione giuridica del SEV. Morale della storia: vale la pena essere sindacalizzati e quindi poter fare affidamento sulla protezione giuridica delle SEV. E non solo se si lavora nel settore dei trasporti pubblici!

Servizio protezione giuridica del SEV

* Nome modificato