Il comitato SEV vuole proseguire la politica di trasferimento
La presa di posizione sulla TTPCP (tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni), il rapporto della Commissione della verifica della gestione e l'adozione delle indicazioni di voto per le votazioni del 9 giugno sono stati argomenti della riunione del Comitato SEV del 26 aprile. Il Comitato ha detto sì all'iniziativa sullo sgravio dei premi, no all'iniziativa «Per un freno ai costi» no all'iniziativa «Per la libertà e l'integrità fisica» e sì alla modifica della legge per un approvvigionamento elettrico sicuro.
Il Consiglio federale intende rivedere parzialmente la legge sulle tasse sul traffico pesante e sviluppare ulteriormente la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Simon Burgunder, coordinatore della politica dei trasporti del SEV, presenta al Comitato la posizione del SEV sull'ulteriore sviluppo della TTPCP. Dal punto di vista del SEV, l'obiettivo deve essere il proseguimento della politica svizzera dei trasporti e il rafforzamento della politica di trasferimento modale. A tal fine, il sistema della TTPCP deve essere adattato alle circostanze attuali in modo da aumentare l'effetto di trasferimento modale. A tal fine, è necessario adottare misure per migliorare il rapporto di prezzo tra ferrovia e strada a favore del trasporto merci su rotaia. Lo svantaggio strutturale dei costi del trasporto ferroviario può essere compensato solo se si riesce ad applicare il principio dei costi reali.
Inoltre, il finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria deve essere garantito a lungo termine. La manutenzione dell'infrastruttura deve essere la priorità assoluta. Le entrate della Confederazione derivanti dalla TTPCP dovrebbero essere destinate esclusivamente al Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF). Non c'è motivo di utilizzare parte di queste entrate per incentivi finanziari volti a promuovere la decarbonizzazione del trasporto pesante. Le risorse finanziarie dovrebbero invece essere utilizzate per migliorare le condizioni quadro per il trasporto ferroviario di merci e per promuovere il trasporto di merci su rotaia. Il Comitato SEV sostiene all'unanimità questa posizione.
Indicazioni di voto
Il Comitato SEV si è pure espresso sulle indicazioni di voto per le votazioni del 9 giugno. Sostiene l'iniziativa sullo sgravio dei premi, che chiede che i premi dell'assicurazione malattia non superino il 10% del reddito familiare. Un Sì renderebbe l'assicurazione malattia più sociale e fornirebbe un reale sollievo alle persone con un reddito medio-basso (si veda anche l'editoriale del 1° maggio).
D'altro canto, il Comitato dice no all'iniziativa sul freno ai costi. «L'iniziativa è pericolosa perché è vaga», spiega Michael Spahr, responsabile della comunicazione del SEV. «Vuole collegare i costi della sanità allo sviluppo economico». A prima vista, sembra una buona idea. Ma, a guardar bene, potrebbe avere conseguenze devastanti. «Se l'economia smette improvvisamente di andare bene e i costi dell'assicurazione malattia devono essere ridotti, non è chiaro dove si possano realizzare i risparmi. È molto probabile che le lobby più forti tornino a prevalere, come ad esempio l'industria farmaceutica». Non si risparmierebbe quindi sul prezzo dei farmaci, ma si attuerebbero nuovamente misure di riduzione dei costi a spese della popolazione. Il rischio è che si crei un sistema sanitario a due livelli: un sistema ben sviluppato per i ricchi e un sistema con minori benefici per i redditi medio-bassi.
Anche l'iniziativa «Per la libertà e l'integrità fisica», lanciata dai gruppi no-vax, è vaga. Chiede che per gli interventi sull'integrità fisica o mentale si debba ottenere il consenso della persona interessata. Secondo l'iniziativa, una persona che rifiuta il consenso non può essere penalizzata o svantaggiata. Il punto centrale dell'iniziativa, l'integrità fisica, è già sancito dalla Costituzione come diritto fondamentale. Ad esempio, nessuno può essere vaccinato senza consenso. Inoltre, le conseguenze dell'iniziativa, ad esempio per il lavoro della polizia e della magistratura, non sono chiare. Il Comitato decide dunque di votare contro questa proposta. Il Comitato è invece indiscutibilmente a favore della modifica della Legge sull'approvvigionamento elettrico sicuro. La modifica di queste leggi renderà più facile per la Svizzera espandere le fonti energetiche sostenibili come le centrali solari, eoliche e idroelettriche.
Nuovi volti al SEV
Nel complesso, la Commissione di verifica della gestione consegna al SEV un buon rapporto e formula raccomandazioni su come porre rimedio alle singole carenze dell'organizzazione. Al termine della riunione, il SEV informa sui cambiamenti del personale: Besa Mahmuti ha iniziato la sua attività di segretaria sindacale in aprile. Anche Muriel Zürcher inizierà come nuova segretaria sindacale in agosto. Entrambe hanno un'esperienza pluriennale nel lavoro sindacale e si occuperanno dei dossier nel settore delle Imprese si trasporto concessionarie (ITC).
Michael Spahr