Assemblea dei delegati della sottofederazione RPV
Mancanza di personale di manovra nel mirino
Stesso posto ma altro mese: la conferenza dei presidenti della RPV è ritornata nell’Oberland bernese. A seguito del Covid, ha però ripreso anche le funzioni dell’assemblea dei delegati, in origine prevista, come quelle di tutte le altre sottofederazioni, in maggio. I compiti statutari sono stati evasi rapidamente, lasciando il tempo per approfondire molti altri argomenti. Come, per esempio, la mancanza di personale.
Quest’anno, molte cose hanno dovuto essere cambiate e questa realtà non ha risparmiato l’assemblea dei delegati della sottofederazione del personale di manovra (RPV). Prevista in maggio a Berna, ha dovuto essere rinviata e l’evoluzione della situazione sanitaria ha per finire imposto di congiungerla con la conferenza dei presidenti. In questa veste, ha rinnovato l’appuntamento con il Seehotel di Bönigen, sulle rive del lago di Brienz, che aveva ospitato i presidenti RPV lo scorso anno. Nel concreto, la riunione ha vissuto due fasi distinte: il mattino, il presidente centrale Hanspeter Eggenberger ha diretto la conferenza dei presidenti, seguita nel pomeriggio dall’assemblea dei delegati, che ha avuto le elezioni quale primo punto all’ordine del giorno. Esse sono state introdotte dalle parole di ringraziamento rivolte dal presidente a Bruno Kirchhofer, che ha lasciato la commissione centrale dopo 13 anni di attività. Alla sua successione, i delegati hanno eletto Christian Eichenberger e in seguito hanno confermato all’ unanimità il presidente Eggenberger, come pure gli altri membri della commissione centrale Danilo Tonina, vicepresidente; Fabbio Winiger, segretario e Heinz Schneider, cassiere. Daniel Purtschert, Fritz Zimmermann e Roger Amsler costituiscono la nuova commissione di verifica della gestione. I delegati hanno infine confermato i membri del comitato centrale, tra i quali vi sono Juri De Biasi, rappresentante per il Ticino e Frédéric Monnier per la Romandia, Jose Antonio Leis Martinez, rappresentante della commissione migrazione e Giuditta Purtschert che rappresenta la RPV nella commissione donne, come pure i delegati alla conferenza CCL.
Dopo il capitolo elezioni e questioni statutarie, la parola è andata al segretario centrale Fabio Winiger per la presentazione del rapporto annuale che ha ripercorso i fatti salienti dell’anno scorso, caratterizzato dai festeggiamenti per il centenario del SEV, ai quali la RPV ha dato un importante contributo. Le questioni legate al lavoro sono invece state marcate dalle peripezie del sistema di comunicazioni radio «Lisa», che non sono purtroppo concluse neppure ai giorni nostri. Denunciata anche la mancanza di personale. Approvato il rapporto, il presidente Eggenberger ha introdotto l’argomento del congresso SEV 2021. La situazione sanitaria a seguito della Pandemia del Covid 19 è tutt’ora caratterizzata da una profonda incertezza, tanto che i delegati si sono chiesti se sia veramente opportuno organizzarlo. Dubbi che sono stati riassunti da Daniel Purtschert, che ha precisato come in ogni caso sia da evitare una forma ridotta: «il Congresso va organizzato per intero, oppure tralasciato del tutto». L’ultimo punto ha riguardato una modifica del regolamento di gestione per l’elezione dei delegati alla conferenza CCL, che è stata approvata all’unanimità. Conclusi i lavori, i delegati hanno potuto passare alla parte conviviale, apertasi con un meritato aperitivo con vista sul lago.
Karin Taglang