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colpi di diritto

Riforma AVS: in vigore da gennaio 2024

Nonostante l’opposizione sindacale, il progetto AVS 21 è stato accettato dal popolo nel settembre 2022 e entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio. Per permettere alle persone toccate da questa riforma, di anticipare alcune decisioni, la rubrica Colpi di Diritto vi presenta di seguito gli elementi pertinenti del progetto.

Pensionamento flessibilenel contesto di AVS 21

La riforma AVS introduce una libertà di scelta maggiore al momento di lasciare la vita attiva, tanto per le donne che per gli uomini. Si potrà ad esempio percepire la rendita vecchiaia AVS in modo flessibile tra i 63 e i 70 anni a partire da un mese a scelta. Inoltre sarà possibile riscuotere una parte della rendita AVS prima di raggiungere l’età di riferimento o posticipare la riscossione. L’«età di riferimento» indica l’età alla quale si percepisce la rendita AVS senza deduzioni o supplementi. Con la riforma dell’AVS viene fissata a 65 anni tanto per gli uomini quanto per le donne.

Incentivi a lavorare oltre i 65 anni

Come già succedeva, in caso di prosecuzione dell’attività lavorativa dopo l’età di riferimento, rimarranno dovuti i contributi AVS sul reddito conseguito se questo supera la franchigia legale. Con la riforma dell’AVS però, i contributi concorreranno alla formazione della rendita.

Ciò significa che con i contributi sarà possibile migliorare la rendita AVS fino a raggiungere la rendita AVS massima. Inoltre, chi continua a lavorare dopo l’età di riferimento potrà rinunciare alla franchigia, in modo da versare contributi AVS anche su redditi inferiori alla franchigia e dunque aumentare la rendita AVS cui avrà diritto.

Studiare gli effetti di un prelievoanticipato o di un differimento

La nuova flessibilità offre maggiori possibilità di organizzare la propria pensione, ma richiede anche un’accurata pianificazione e valutazione dei diversi scenari e delle loro conseguenze finanziarie. Se si pianifica di beneficiare di un pensionamento anticipato, i dieci anni che lo precedono sono essenziali per preparare al meglio la propria fine di carriera.

Maggiore flessibilità anchenel secondo pilastro

Alcune istituzioni di previdenza offrono già oggi, su base facoltativa, soluzioni flessibili. Con la riforma dell’AVS, tutte le casse pensioni dovranno offrire la possibilità di un pensionamento anticipato o il rinvio delle prestazioni di vecchiaia in caso di continuazione dell’attività lucrativa.

Dovrà pure essere offerta la possibilità di un pensionamento parziale.

Armonizzazione dell’etàdi riferimento tra uomini e donne

La riforma AVS armonizza l’età di riferimento a 65 anni per l’AVS. L’età di riferimento per le donne sarà progressivamente alzata dagli attuali 64 ai 65 anni (vedi tabella). Le donne nate tra il 1961 e il 1969 fanno parte della «generazione di transizione» e riceveranno quindi un’indennità per attenuare questo aumento.

Avranno perciò diritto a un supplemento a vita della rendita AVS oppure di aliquote di riduzione ridotte in caso di prelievo anticipato della rendita AVS. Tanto il supplemento quanto le aliquote di riduzione sono scaglionati in funzione dell’età e della fascia di reddito e possono essere consultati online sul sito della Confederazione:

https://www.bsv.admin.ch/bsv/it/home/assicurazioni-sociali/ahv/riforme-e-revisioni/ahv-21.html

Servizio giuridico del SEV
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