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Pensioni

LPP 21 : firmate il referendum !

Il 17 marzo, la maggioranza borghese del Parlamento ha approvato il progetto LPP 21, che comporterà una riduzione delle rendite versate dal secondo pilastro. Il Consiglio federale, la destra e gli ambienti padronali continuano così ad attaccare il sistema pensionistico svizzero. Il 31 marzo, sindacati e partiti di sinistra hanno deciso di lanciare il referendum inserito in questo numero. Mano alla penna!

Al centro di questa riforma della previdenza professionale (LPP 21), troviamo la riduzione del tasso di conversione, ossia del fattore che, applicato all’avere di vecchiaia accumulato presso una cassa pensioni, permette di determinare l’importo della rendita versata dal momento del pensionamento. Il Parlamento ha deciso di portarlo 6,8 al 6 %. In cifre, significa che per 100 000 franchi di avere di vecchiaia accumulato, la rendita annua diminuirà dagli attuali 6800 a 6000 franchi. Il capitale accumulato dalla persona che va in pensione darà quindi diritto a una rendita inferiore. Secondo i calcoli svolti dall’Unione sindacale svizzera, questa perdita potrebbe raggiungere 3240 franchi l’anno. A questo importo si aggiungono, come ricorda la stessa USS, le perdite del potere di acquisto derivanti dal costante aumento dei premi di cassa malati e dall’assenza di compensazione del rincaro nel secondo pilastro. Questo attacco al potere d’acquisto di salariati e pensionati è reso ancora meno accettabile dalla scomparsa dell’argomento principale sollevato dai paladini della destra, ossia la mancanza di investimenti sicuri e sufficientemente redditizi per garantire rendite così elevate, annullato dalle recenti evoluzioni positive dei tassi di interesse.

Compensazioni ridotte…

Il Parlamento ha dibattuto in particolare delle misure di compensazione necessarie per far accettare la riduzione del tasso di conversione. Rifacendosi a un progetto elaborato dall’USS e dall’Unione svizzera degli imprenditori, il Consiglio federale aveva proposto di compensare le riduzioni di rendita per tutte e tutti gli assicurati, senza limitazioni di tempo, tramite un contributo di solidarietà dello 0,5% da percepire anche sugli stipendi elevati. Questo meccanismo è però stato fortemente ridimensionato dalle Camere federali: solo la metà della “generazione di transizione”, ossia di chi va in pensione nei 15 anni seguenti l’entrata in vigore della legge, riceverà una compensazione. Essa ammonterà al massimo a 200 franchi al mese per un avere di vecchiaia sino a 215 000 franchi e sarà più bassa per averi di vecchiaia superiori. Chi ha un reddito superiore a circa 4500 franchi mensili (circa la metà delle donne e tre quarti degli uomini) e chi si ritrova al di fuori della generazione di transizione, anche se di poco, non riceverà alcuna compensazione e subirà pertanto una diminuzione della propria rendita.

… ma contributi in aumento

L’altro aspetto centrale della riforma è la riduzione della deduzione di coordinamento, ossia di quella parte di stipendio sulla quale datori di lavoro e salariati non pagano contributi LPP. Oggi, essa ammonta a 25 725 franchi e sarà portata al 20 percento del reddito. Questa modifica comporterà un aumento dei contributi, e quindi in seguito delle rendite, per le persone che ricevono uno stipendio basso. Probabilmente per questo motivo viene avversata dall’Unione svizzera dei contadini e da Gastrosuisse, contrari alla LPP 21.

Infine, la soglia d’entrata al secondo pilastro sarà ridotta da 22 000 a 19 800 franchi. Questa misura assoggetterà alla LPP circa 100.000 persone in più.

Gli esempi di calcolo dell’USS mostrano come vi sarà un miglioramento delle rendite solo tra qualche decennio e per le persone a basso reddito o che lavorano a tempo parziale. Tuttavia, le rendite aumenteranno in termini reali solo nella misura in cui gli averi di vecchiaia accumulati nel secondo pilastro non verranno intaccati dall’inflazione. È per contro certo che queste persone subiranno un’immediata contrazione del proprio reddito a causa del massiccio aumento dei contributi. Per molte di loro, non vi sarà neppure un miglioramento dopo il pensionamento, poiché il loro reddito continuerà a dipendere alle prestazioni complementari (PC).

Pagare di più per ricevere di meno

Riassumendo, gli assicurati a basso reddito e che ricevono rendite modeste vedranno peggiorare ulteriormente la loro situazione, poiché il loro salario netto diminuirà, mentre a trarne beneficio saranno le PC. Dov’è finita la promessa di migliorare le rendite delle donne e delle persone dal basso reddito? Dimenticata! Dopo l’aumento dell’età pensionabile, ecco che le donne saranno di nuovo colpite dalla riduzione del tasso di conversione minimo e dall’aumento delle deduzioni salariali.

Lanciato il referendum

Secondo l’Unione sindacale svizzera, LPP 21 comporta un netto peggioramento: «le persone vicine al pensionamento riceveranno compensazioni pari solo a un quarto delle riduzioni delle rendite, mentre quelle fuori dalla generazione di transizione dovranno pagare di più per ricevere meno. Lo stesso vale per i salariati giovani». Il presidente dell’USS, Pierre-Yves Maillard, denuncia inoltre le manovre dei partiti borghesi che “semplicemente ritengono insopportabile l’idea che i più ricchi possano essere chiamati a essere un po’ più solidali».

La LPP 21 «evidenzia come la maggioranza borghese, sostenuta in modo entusiastico da tutta la lobby del settore finanziario e assicurativo, abbia infranto la promessa di garantire una pensione decente a tutti i salariati» conclude l’USS. Per controbattere questo attacco antisociale, è indispensabile firmare e far firmare il referendum inserito in questo giornale!

Yves Sancey
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Commenti

  • jean-mipantet56

    jean-mipantet56 19/04/2023 10:16:04

    Bonjour,
    Je désire vous communiquer que non seulement les rentes LPP vont baisser, mais comme notre couple, en effet nous serons les deux à la retraite le 1er juillet de cette année. Vous avez omis de communiquer que nous aurons une baisse de rente de couple qui sera d'environs 700 à 800 de moins. Donc si l'on résume. Taux de conversion de 6,8 à 6 % plus tout le reste qui sera à la baisse. Alors NON à ce vol sur nos LPP