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La VPOD lancia tre referendum contro misure contenute nella manovra finanziaria – Pieno appoggio dell’USS Ticino

Tre proposte da combattere

Tre referendum – sostenuti anche dall’Unione sindacale svizzera Ticino e Moesa – contro tre misure penalizzanti, che sono contenute nella manovra da 200 milioni di franchi adottata lo scorso 20 settembre dal Parlamento ticinese. Firmate e fate firmare! Entro fine ottobre occorrono tre volte 7000 firme per combattere tagli dell’ordine di 14 milioni di franchi annui, che indeboliscono la qualità del settore sanitario, delle prestazioni sociali e della giustizia ticinesi.

La modifica della legge sull’assistenza e cura a domicilio è un gran pasticcio. Da un lato introduce un articolo che permette di far passare alla cassa gli utenti dei servizi a domicilio e dall’altro ne blocca l’entrata in vigore, a patto che entro due anni i Servizi d’interesse pubblico realizzino un risparmio di 2,5 milioni sulla spesa annua. Ci opponiamo all’inserimento del principio del prelievo della tassa e a ulteriori tagli sulle spese sociosanitarie (non sono certo i primi), perché si finisce sempre per penalizzare gli anziani. La modifica della legge sull’armonizzazione e il coordinamento delle prestazioni sociali costituisce un pesante attacco ai contributi versati alle famiglie con figli e ai sussidi per pagare i premi cassa malati versati ai ceti medio-bassi. Diciamo quindi no a sacrifici eccessivi chiesti ai più deboli per risanare le finanze cantonali. Diciamo no all’aumento delle disuguaglianze sociali in un contesto sociale caratterizzato da una crescente divaricazione delle ricchezze e da un continuo tentativo di ridurre le entrate fiscali per gli enti pubblici.

La modifica della legge sull’organizzazione giudiziaria è ingiustificata e pericolosa. Riducendo da 4 a 3 i giudici dei provvedimenti si va a diminuire la qualità e la tempestività di decisioni delicate per le persone. Ad esempio le decisioni di detenzione e di scarcerazione. Come in ambito sociosanitario e scolastico, la corretta dotazione di personale influisce in modo importante sulla qualità delle prestazioni in questo settore. La giustizia deve disporre di un numero adeguato di giudici per garantire decisioni di buona qualità, che tutelino i diritti fondamentali delle persone, diritti che valgono molto di più di un taglio che ammonta a circa 120000 franchi annui.

Raoul Ghisletta, segretario cantonale VPOD