Lago Maggiore: successo per il personnel
Dopo mesi di trattative, mercoledì 31 marzo le parti hanno trovato nel pomeriggio un accordo per prolungare di due anni il Consorzio sul bacino svizzero del Lago Maggiore. I marinai licenziati sono stati tutti riassunti alle stesse condizioni salariali e il CCL è stato prorogato fino al 31.12.2022. Un successo per il personale e per il SEV.
Dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti con tutti i dipendenti attivi sul Lago Maggiore licenziati a dicembre, una disdetta del CCL inoltrata ai sindacati nel corso del corrente mese e nel pieno svolgimento delle trattative per il proseguimento del Consorzio, prolungate poi fino alla fine di marzo. In una situazione di profonda incertezza legata alle trattative sul futuro del Consorzio e, di riflesso, sul futuro della navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore, l’azienda ha sferrato un attacco frontale ai lavoratori.
Attacco prontamente denunciato pubblicamente dai sindacati. La denuncia della situazione occupazionale è stata poi raccolta da diversi schieramenti politici che, come al solito, si sono divisi: da una parte chi si è schierato chiaramente a favore delle maestranze, dall’altra parte i sostenitori del datore di lavoro.
Fatto sta che licenziare i dipendenti a Natale e dare la disdetta ad un CCL chiedendo però nel contempo importanti finanziamenti pubblici, ha fatto storcere il naso a molti. In primis al Consiglio di Stato che giustamente prima di concedere finanziamenti pubblici, desidera mettere nero su bianco in una convenzione alcuni punti che richiamano la collaborazione tra Cantone e SNL. Tra i diversi punti anche le relazioni tra il datore di lavoro, i propri dipendenti e i partner sociali.
Trattative in tempi brevi e accordo per i lavoratori
Nelle scorse settimane i sindacati hanno comunicato al Consiglio di Stato i punti minimi per la tutela del personale. Ossia: la riassunzione di tutti i dipendenti licenziati con le stesse condizioni salariali e il ritiro della disdetta del CCL per la fine di quest’anno.
Ed è proprio su questa pressione politica che SNL ha cercato i sindacati per negoziare. Come nostro compito, non ci siamo sottratti a questa trattativa e la stessa si è svolta in una sorta di negoziazione ad oltranza in due giorni. Infine, dopo intense e non facili trattative, ecco il tanto atteso accordo che prevede la riassunzione di tutti i dipendenti alle stesse condizioni salariali di prima di essere licenziati e il ritiro della disdetta al CCL da parte di SNL con proroga dello stesso sino al 31.12.2022. Il tutto però subordinato al buon esito delle trattative sul Consorzio e alla firma della Convenzione tra SNL e Consiglio di Stato.
La gioia delle maestranzedopo tanta sofferenza
Gioia sì, tanta gioia per l’accordo raggiunto. Ma quanta sofferenza, tanta, troppa. Loro sono i reduci dello sciopero del 2017. Sono abituati a lottare e rimanere uniti. L’hanno fatto anche questa volta, dialogando costantemente con il SEV in tante videoconferenze. In questo periodo i comandanti hanno avuto a che fare con la disoccupazione, con tante scartoffie, con l’insicurezza. E persino con chi non era dalla loro parte nei media, ma anche nella vita di tutti i giorni.
Da anni come tutti i lavoratori cercano sicurezze. Vogliono solo lavorare e rendersi utili. Lasciati a casa vedevano i colleghi di Lugano navigare sul loro lago.
Non sono però dei disperati e sanno benissimo cosa vuol dire lottare e rimanere uniti. Hanno profonda dignità. Ancora oggi sono ascoltati dal Consiglio di Stato del Canton Ticino e si fanno sentire. Sempre con la medesima dignità. Fintanto che sarà così, questi marinai non avranno mai perso. E soprattutto continueranno a dimostrare che proprio rimanendo tutti uniti si può ancora ottenere qualcosa.
Angelo Stroppini