Colpi di diritto
Certificato medico: le cinque domandepiù frequenti
Lavorare per guadagnare: un principio al quale si fa un’eccezione quando una o un dipendente è assente per malattia. I congedi di malattia sollevano quindi spesso interrogativi che vengono sottoposti anche alla protezione giuridica del SEV. Di seguito, abbiamo ricapitolato i cinque interrogativi più frequenti.
Durante la mia malattia sono per definizione irraggiungibile?
Non del tutto. Lei è comunque tenuta/o a dare qualche cenno di vita. Il suo datore di lavoro deve infatti poter organizzare l’attività della ditta e i processi di lavoro. Per farlo, ha bisogno di alcune informazioni, come la percentuale della sua incapacità lavorativa, da quando è insorta questa situazione e per quanto tempo prevedibilmente durerà. Ciò significa anche che il suo datore di lavoro deve interessarsi dell’incapacità lavorativa e non dell’origine della malattia. Lei non deve pertanto rispondere a domande sulla natura di quest’ultima.
Consigliamo quindi di informare il più presto possibile il datore di lavoro, comunicandogli anche come e quando siete raggiungibili durante il periodo di inabilità al lavoro. In questa circostanza, potete anche comunicare che non volete essere contattati personalmente o ricevere visite dal vostro superiore.
Entro quando devo produrreun certificato medico?
Il termine per la presentazione del certificato medico è di solito prescritto dal contratto di lavoro o dal regolamento del personale. Se ciò non è il caso, solitamente il certificato medico viene richiesto dopo tre o quattro giorni. È però anche possibile che il datore di lavoro richieda espressamente di produrre il certificato medico sin dal primo giorno, in particolare quando le numerose assenze gli danno ragione di dubitare della loro natura.
Per contro, è inammissibile che, settimane o mesi dopo l’assenza, il datore di lavoro decida improvvisamente di richiedere un certificato.
Raccomandiamo di evitare certificati retrodatati, che risultano inattendibili e che possono addirittura, a seconda delle circostanze, essere considerati come falso in documento.
Se non avete un medico nelle vicinanze, o non riuscite ad avere un appuntamento, informate tempestivamente il datore di lavoro e concordate una soluzione per documentare il congedo per malattia.
Il certificato medico mi impedisce di uscire di casa?
In linea di principio, lei dovrebbe evitare di ostacolare o ritardare il processo di guarigione. Ciò non significa tuttavia che deve restare a letto per giorni. Il certificato medico si riferisce solo all’attività professionale, ma le lascia la facoltà di svolgere le sue attività quotidiane, purché non influiscano negativamente sulla guarigione.
Posso andare in ferie malgrado l’inabilità certificata?
In linea di principio, malattia e vacanza si escludono a vicenda, in quanto chi è ammalato non riesce a beneficiare dell’effetto ristoratore delle vacanze.
Se però, nonostante sia in congedo per malattia, vuole trascorrere le vacanze prenotate in precedenza, oltre che del certificato medico per la malattia, ha bisogno anche di un certificato che confermi l’idoneità ad andare in vacanza. Anche una conferma di questa idoneità aggiunta al certificato medico può risultare sufficiente. Il suo datore di lavoro può dedurne che, nonostante l’assenza per malattia, lei è in grado di ritemprarsi e conteggiare di conseguenza i giorni di assenza come vacanza, invece che come malattia.
Attenzione: l’idoneità alle vacanze può essere solo totale. Un certificato che attesta un’idoneità parziale è inammissibile.
Il mio superiore non credealla mia malattia. Come posso dimostrargliela?
Anzitutto, va detto che lei non deve dimostrare la sua malattia, ma la sua inidoneità al lavoro. Anche se risulta il migliore, il certificato medico non è l’unico strumento utilizzabile a tale scopo.
Si tratta comunque di un atto ufficiale, emesso da uno specialista e, in quanto tale, ha una sua validità. Se questa non è sufficiente a convincere il suo datore di lavoro, quest’ultimo ha la facoltà, assumendosene i costi, di ordinare una visita presso un medico di fiducia o un altro medico di sua scelta.
La credibilità del suo certificato medico dipende in una certa misura anche da lei. Lealtà e disponibilità nei confronti del datore di lavoro sono certo qualità encomiabili, ma non possono indurre a venir meno a quanto attestato dal certificato e a recarsi comunque al lavoro, sia pure per poche ore.
L’obbligo di tutela nei confronti dei dipendenti impone al datore di lavoro di attenersi al certificato del medico.
Risulta quindi molto importante essere fermi e non lasciarsi convincere, facendo riferimento proprio al certificato del medico.
Protezione giuridica