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Indagine sindacale

Molti interinali alle Officine

Oltre un centinaio di interinali (112) su oltre trecento collaboratori con contratto indeterminato (323). Questa la radiografia alle Officine di Bellinzona, confermata da un sondaggio realizzato dai sindacati UNIA, SEV e transfair.

Da ormai diversi anni la Commissione del personale delle OBe monitora il fenomeno, che desta preoccupazione. I sindacati hanno formulato alla direzione dello stabilimento industriale delle chiare rivendicazioni. «Sul fronte occupazionale – conferma Ivan Cozzaglio, presidente della CoPe delle Officine – abbiamo da sempre gli occhi sempre ben aperti. È fondamentale capire quali sono le condizioni di lavoro e, pertanto, quali sono bisogni e necessità. Nell’interesse di tutto personale, perché la differenza salariale e dei diritti, tra precari e fissi, può solo portare dei livellamenti verso il basso per tutti. Inoltre, questa situazione si ripercuote sul funzionamento della produzione, che finisce per impattare sulla produttività».Grazie ad un sondaggio - promosso dai sindacati SEV, UNIA, transfair e sostenuto dalla CoPe – è stato possibile avere un quadro piuttosto completo sulla situazione dei lavoratori temporanei.

Un sondaggio significativo

Coordinato dal collega Vincenzo Cicero di UNIA, «il sondaggio ha permesso di fare luce su tutti gli aspetti legati alle condizioni di lavoro del personale interinale occupato presso le Officine FFS di Bellinzona. Essendo una componente importante dell’intero processo produttivo – commenta Vincenzo Cicero – è utile per le organizzazioni sindacali analizzare livelli salariali, esperienze, qualifiche e livello di formazione della manodopera occupata».

Dunque attualmente alle Officine sono impiegati: 323 dipendenti con contratto indeterminato, 112 interinali e 18 dipendenti a contratto determinato. «Il numero dei lavoratori temporanei – osserva Angelo Stroppini, segretario sindacale del SEV – è molto importante. Tutelare questi dipendenti, che sono per definizione più precari proprio per la natura del rapporto contrattuale, è fondamentale. Tanto più che, considerato il ricambio generazionale presso le FFS e dunque anche alle Officine, parte di questi lavoratori interinali attualmente impiegati saranno presumibilmente i dipendenti della nuova Officina a Castione».

Una presenza strutturale

Parliamo, appunto, di generazioni: «Il 50% degli intervistati – precisa Vincenzo Cicero – ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. E la stragrande maggioranza degli intervistati è impiegata nella fascia da 0 a 3 anni. Questo dimostra che alle OBe c’è una consolidata permanenza degli interinali». Il sondaggio rivela infatti un altro aspetto eclatante: «La stragrande maggioranza degli interinali – osserva Ivan Cozzaglio – è occupato in un’attività regolare, precedentemente svolta da un impiegato FFS (cfr. grafico). L’occupazione degli interinali nell’attività straordinaria (quindi non duratura) è nettamente inferiore. Emerge pertanto chiaramente il carattere strutturale dell’impiego degli interinali alle Officine».

Ragionare sul futuro

Angelo Stroppini aggiunge: «Occorre tenere ben presente che poca sicurezza del posto di lavoro, significa anche mancanza di attrattività. Se trova una situazione più stabile, il lavoratore temporaneo lascia la sua condizione di precarietà. E ha perfettamente ragione. Il sondaggio sindacale, oltre ad illustrare lo stato dell’arte sul fronte occupazionale, ci permette di ragione sul futuro. Un futuro che, di fatto, è oggi. In vista del trasferimento dell’Officina a Castione, occorre lavorare per dare garanzie occupazionali stabili. E questo passo anche attraverso le condizioni contrattuali e di lavoro».

Le rivendicazioni sindacali

Per i sindacati la questione occupazionale è e resta dirimente. Sia i lavoratori fissi, sia i lavoratori temporanei vanno supportati nella tutela dei loro diritti.

«È impensabile continuare a fare capo a interinali da impiegare in modo strutturale – conclude Matteo Pronzini di UNIA – solo per avere le mani più libere e a condizioni più svantaggiose per il personale. Alla direzione delle Officine di Bellinzona la nostra richiesta è stata pertanto molto chiara: per i temporanei occupati alle OBe devono essere rispettati i salari usuali del personale fisso occupati nello stabilimento industriale.

Il tema del personale interinale è stato portato all’attenzione della direzione delle Officine alla fine dello scorso mese di novembre. Un prossimo incontro tra le parti è previsto a metà dicembre.

Françoise Gehring
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