Lago Maggiore: SNL in conciliazione
Negli scorsi giorni, sindacati e maestranze hanno appreso dai media che un accordo sui salari sarebbe stato raggiunto tra il Presidente Zali e il presidente della Società Navigazione Lago di Lugano Agostino Ferrazzini. Il contenuto dell’accordo è stato solo successivamente presentato ai sindacati SEV, UNIA e OCST così come alle maestranze. Questa proposta prevede un adattamento dell’attuale scala salariale SNL del 2% per i prossimi 3 anni. In seguito, subordinatamente al rinnovo dei contratti dei battelli e alla sostenibilità economica legata all’andamento dell’attività, sarebbe previsto dal 2022 al 2023 un ulteriore aumento del 2%. Tradotto in soldoni, perdite finanziarie per i dipendenti che superano anche i CHF 1000.- mensili, comparativamente ai salari attualmente percepiti a Locarno! Una soluzione che di certo non soddisfa maestranze e sindacati che hanno deciso di appellarsi all’Ufficio Cantonale di Conciliazione (UCC).
La documentazione relativa alla domanda di intervento dell’UCC è appena stata inviata al suo presidente Christian Vitta. «La principale ragione di questa richiesta - ha spiegato il sindacalista del SEV Angelo Stroppini - è molto semplice: tra un mese terminerà la stagione estiva e circa la metà dei dipendenti attualmente impiegati (i dipendenti stagionali) rischiano di ritrovarsi senza nessun contratto, che sia collettivo o individuale: una situazione evidentemente inaccettabile! E visto lo stallo che ancora oggi si conferma, il rischio di non giungere a nessun accordo nei temi necessari (21 ottobre 2018) è troppo alto per cui chiediamo l’intervento dell’UCC, organo cantonale preposto a «favorire la conclusione di Contratti Collettivi di Lavoro» (Art, 2b, Legge sull’UCC)».
Di fatto, le trattative per il CCL dei dipendenti ex NLM non sono mai decollate. Tutti i temi che compongono il CCL devono ancora essere affrontati. Sulla tredicesima mensilità non è stato trovato nessun accordo e sui salari la proposta frutto di un incontro tra il Presidente del Governo e il presidente della Società Agostino Ferrazzini non può essere considerata ragionevole. Adattare del 2%, l’attuale scala salariale SNL, significa di fatto adattare di poco o nulla i salari tra i più bassi pagati sui laghi svizzeri. Per i dipendenti ex NLM, questo significherebbe una perdita salariale dagli 800 ai 1100 CHF al mese! Insomma, una situazione di chiarissimo dumping salariale. Tutto questo è ancor meno comprensibile alla luce del business plan in cui era stata individuata come via praticabile un adeguamento salariale del 5% dei salari SNL per tutti i dipendenti dei due laghi. Va inoltre segnalato, come questa azienda benefici, grazie allo sciopero dell’anno scorso, di importanti sostegni finanziari, quantificabili attorno al milione di franchi!
SEV
Commenti
Christoph 27/09/2018 08:38:37
Ich verstehe obige Ausführungen nicht! Wie können Löhne derart geringer ausfallen, wenn gleichzeitig eine Anhebung um 2% kommuniziert wird?