RATP: l’intervento sollecitato dal sindacato ha portato i suoi frutti
Grazie signor ispettore
Da mesi il SEV chiedeva servizi igienici e adeguati locali di pausa ai capolinea delle corse di RATP DEV sulla rete dei TPG. Finalmente qualcosa si è mosso.
Ci sono volute tante energie e tanto tempo, ma alla fine il SEV è soddisfatto. Del resto non si è fatto altro che chiedere l’applicazione della Legge federale del lavoro e della Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni. L’OCIRT (ufficio cantonale di ispezione dei rapporti di lavoro) interpellato dal SEV ha riunito attorno a un tavolo la direzione della RATP DEV, dei TPG e del SEV, rappresentato da Pierre Delias e dalla segretaria sindacale SEV Valérie Solano. Le parti sono state ascoltate e le rivendicazioni del sindacato sono poi state prese finalmente in considerazione. «Ora aspettiamo di vedere che cosa sarà fatto in concreto», hanno detto i rappresentanti del SEV, che restano prudenti. Le rivendicazioni del SEV erano chiare: ogni linea deve avere al capolinea locali pausa e servizi igienici. «Per quanto possano sembrare banali, queste richieste riguardano direttamente la qualità delle condizioni di lavoro in qualsiasi azienda e il SEV è riuscito a fare passare questo messaggio», ha sottolineato Valérie Solano. I miglioramenti sono stati annunciati: alcuni entrano in vigore immediatamente, altri con il cambio d’orario del mese di dicembre.
Azione esemplare
L’OCIRT non solo ha partecipato alla tavola rotonda e ha messo i puntini sulle i. È andato oltre. L’ispettore del lavoro ha infatti scritto una lettera alla RATP DEV con una richiesta esplicita di mettersi subito in regola. L’ OCIRT ha pure fissato la scadenza alla fine del 2016 e ha chiesto alla società di adottare tutte le misure del caso. L’ispettorato del lavoro si è inoltre messo a disposizione dei TPG nel caso in cui i comuni interessati fossero riluttanti a fornire i servizi necessari. RATP, TPG e SEV si incontreranno nel mese di gennaio 2017 per valutare la situazione.
Situazione catastrofica
Per Pierre Delias la situazione attuale è «vergognosa e desolante per un grande gruppo come la RATP». Spera davvero che i miglioramenti promessi saranno fatti bene: «In generale quando il personale protesta, qualcosa succede, ma non dura a lungo. Quando però i TPG picchiano i pugni sul tavolo, allora la direzione delle RATP reagisce rapidamente». Questa volta, tuttavia, è stato necessario andare oltre chiamando in causa l’ispettorato del lavoro di Ginevra.
Henriette Schaffter/frg