Tavola rotonda sulle Officine di Bellinzo
Sulla buona strada
Quella del 27 novembre non sarà l’ultima seduta della tavola rotonda promossa dal Consigliere federale Leuenberger per ricomporre la vertenza sulle Officine FFS di Bellinzona. Gli esperti che coadiuvano il moderatore Franz Steinegger sorveglieranno l’evoluzione dei progetti per migliorare la produttività, in vista di una prossima riunione convocata per il 28 maggio 2010.
A lungo si è pensato che quella del 27 novembre avrebbe potuto essere l’ultima tavola rotonda, come ha indicato lo stesso moderatore Franz Steinegger nella sua introduzione alla seduta. Un’eventualità che i rappresentanti del personale hanno respinto, sulla base di considerazioni semplici quanto chiare: il piano di miglioramento della produttività approvato dalla stessa tavola rotonda dovrebbe essere completato a fine 2010; la sua applicazione, pur se positiva nel complesso, lascia ancora aperti diversi interrogativi; dopo il passaggio alla divisione viaggiatori, si stanno registrando importanti cambiamenti nella direzione, in particolare della manutenzione e, per finire, la collocazione della struttura nella strategia a lungo termine risulta suscettibile di miglioramento.
Prime conferme
Nella sua introduzione, Franz Steinegger ha rapidamente ripercorso il cammino svolto, sottolineandone i numerosi aspetti positivi. Ha dapprima ricordato i termini della decisione del 6 marzo 2008, che avrebbe di fatto comportato la chiusura delle Officine, destinando altrove la manutenzione delle locomotive e ventilando per quella dei vagoni la possibilità di creare una struttura privata con una ditta che, nel frattempo, ha abbandonato questa attività.
La situazione attuale appare del tutto diversa. Le Officine di Bellinzona risultano concorrenziali e in grado di raggiungere gli obiettivi del programma d’azione 2010. La nuova dirigenza locale e l’inserimento nella divisione viaggiatori stanno dando esiti positivi e la strategia a lungo termine conferma, seppur con i limiti sollevati dal comitato di sciopero, il ruolo di Bellinzona.
Sviluppo del mercato
Le FFS hanno poi riservato a questa tavola rotonda una piccola sorpresa, annunciando il potenziamento delle attività di vendita, adeguando l’effettivo di questo importante servizio a quanto prospettato dal piano d’azione. Questa misura era stata continuamente rinviata, nonostante le sollecitazioni del comitato di sciopero, che ne ha quindi preso atto con grande soddisfazione.
Margini di manovra
La discussione ha poi approfondito le possibilità delle Officine di acquisire effettivamente nuovi mercati per garantirsi una cifra d’affari sufficiente. Il comitato ha fatto notare come, da questo punto di vista, l’inserimento dell’Officina nella struttura viaggiatori, chiaramente orientata verso un mercato interno, risulti piuttosto limitativo, soprattutto in termini di flessibilità e di velocità di risposta alle esigenze di mercato. Da parte delle FFS si è preso atto di questi dubbi, assicurando che la struttura delle divisione viaggiatori ha la chiara volontà di fungere da supporto alle attività di vendita e di diversificare le fonti di entrata delle Officine.
Non allentare la presa
In definitiva, la Tavola rotonda ha permesso di fare il punto ad una situazione in evoluzione positiva. Al potenziamento dell’attività di vendita e alle indicazioni della strategia a lungo termine si contrappongono le incognite della crisi economica, con il calo delle ordinazioni Cargo e delle possibili evoluzioni del mercato, anche a seguito dell’apertura di Alptransit, che rendono necessari ulteriori sforzi per concretizzare le attuali premesse.
Sapere che al di sopra delle parti vi è, almeno per il primo semestre 2010, ancora un’entità come la Tavola rotonda, contribuisce comunque a rasserenare ulteriormente gli animi.
Pietro Gianolli