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colpi di diritto

Compensazione salariale netta: è lecita?

L’attuale stagione influenzale sta dando del filo da torcere a Bruno. Da giorni è costretto a letto e non si presenta al lavoro. Almeno, pensa Bruno, non deve preoccuparsi del suo stipendio, soprattutto perché è assicurato presso il suo datore di lavoro nel caso in cui non sia in grado di lavorare senza colpa. In effetti, il salario arriva puntuale alla fine del mese, anche se Bruno deve ancora assentarsi dal lavoro a causa di una malattia. Per sicurezza, Bruno guarda la sua busta paga mensile e scopre una trattenuta che prima non conosceva, la cosiddetta «trattenuta sul salario netto». Bruno si rivolge alla protezione giuridfica del SEV per sapere se questa trattenuta è legale.

Le indennità giornaliere di malattia e infortunio versate ai/alle dipendenti che non sono in grado di lavorare a causa di malattia o infortunio non sono soggette ai contributi sociali. Ciò significa che le detrazioni per l’assicurazione sociale in busta paga sono inferiori e il salario netto è quindi più alto rispetto a quello che si otterrebbe se il dipendente lavorasse. Questo effetto è aggravato da eventuali esenzioni dai premi, come spesso previsto dai regolamenti delle Casse pensioni o dalle condizioni generali dell’assicurazione di indennità giornaliera per i casi di incapacità lavorativa prolungata. Per evitare ciò, i datori di lavoro effettuano una trattenuta sullo stipendio. Il cosiddetto adeguamento dello stipendio netto ha lo scopo di ridurre lo stipendio in modo che lo stipendio netto raggiunga lo stesso livello che si avrebbe se il dipendente avesse lavorato senza limitazioni.

Le detrazioni dallo stipendio lordo concordato non possono essere effettuate unilateralmente dal datore di lavoro; piuttosto, una detrazione dallo stipendio richiede una base nel contratto di lavoro individuale, nel contratto di lavoro collettivo o in una legge. Il datore di lavoro e il dipendente stabiliscono l’importo del salario lordo nel contratto di lavoro individuale e di solito viene regolamentato anche il pagamento continuo del salario. Tuttavia, una detrazione salariale nel caso in cui il salario netto sia più alto del solito a causa della mancanza di componenti salariali soggette a contributi di assicurazione sociale non è solitamente inclusa nei contratti di lavoro. Al contrario, i contratti collettivi di lavoro spesso contengono disposizioni corrispondenti che giustificano una detrazione dal salario netto.

Bruno viene informato dalla protezione giuridica professionale del SEV che la base per la compensazione del salario netto nel suo caso si trova anche nel contratto collettivo di lavoro pertinente. Bruno ora sa che l’infausta trattenuta salariale è giustificata e può continuare a concentrarsi sulla sua guarigione.

Servizio giuridico del SEV