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colpi di diritto

« Ma non ho firmato questo »

Dove una volta bastava una stretta di mano, oggi riceviamo un contratto di 100 pagine, comprese le clausole scritte in piccolo. Ciononostante, continuano a sorgere controversie dai vari contratti. Ma oggi non basta più la parola data?

© Pixabay / Mohamed Hassan

Se vogliamo comprare esattamente l’oggetto che ci troviamo di fronte, al prezzo indicato, non abbiamo bisogno di un contratto, no? Ma cosa succede se scopriamo che l’oggetto è danneggiato o non è quello che volevamo? E se il venditore dicesse che non conosce né noi né l’oggetto? Sì, allora abbiamo un problema. Non possiamo provare niente.

Un contratto è dunque la prova che dimostra chiarezza sul contenuto e la firma dimostra che, a quanto pare, siamo d’accordo. Tuttavia, il contratto pone anche le basi per ulteriori impegni. A seconda che si tratti di un contratto di lavoro, di locazione, d’acquisto o di qualsiasi altro tipo, questi impegni possono essere obblighi accessori, garanzie, responsabilità o rimborsi. Pertanto, chi sottoscrive un contratto in modo legittimo e volontario dovrebbe anche essere consapevole di cos’altro potrebbe accadere.

Pertanto, prima di firmare il contratto, ènecessario riflettere attentamente su alcuni punti.

Cosa voglio esattamente?

Che si tratti di affitto, acquisto o lavoro, è bene sapere per cosa mi sto impegnando e a quale prezzo. Il prezzo è il canone di locazione, il prezzo d’acquisto o il lavoro da svolgere. Quindi dovrei verificare se lo voglio davvero e se ho visto l’oggetto o il lavoro in modo completo oppure mi è stato descritto.

Quanto voglio pagare?

Il prezzo d’acquisto o il canone di locazione sembrano chiari. Ma devo accertarmi se non ci siano altri costi che, alla fine, fanno lievitare i costi inizialmente previsti. Le spese doganali o di spedizione dovrebbero essere dichiarate e, nel caso di contratti di locazione, occorre affrontare la questione delle spese accessorie.

I contratti di lavoro possono riguardare i costi per i corsi necessari, l’abbigliamento professionale o le spese di trasferta e le spese. In questo caso si tratta di importi considerevoli.

E se non volessi più adempiere al contratto?

La maggior parte dei contratti prevede la possibilità di disdetta o recessione. A seconda del contratto valgono altre disposizioni di legge. Ma proprio in questo caso possono sorgere costi che fanno lievitare il prezzo effettivamente negoziato. Naturalmente va tenuto conto del fatto che anche l’altra parte contraente può recedere dal contratto e questo comporta per me costi o obblighi successivi, che quindi devo conoscere.

Pertanto, un contratto giuridicamente valido può essere concluso solo se chi lo firma dispone di tutte le informazioni necessarie per stipularlo volontariamente. Tutte le informazioni si riferiscono sempre agli elementi secondari del contratto e alle conseguenze giuridiche e finanziarie complessive. Quanto più inusuali sono alcuni punti, tanto maggiore è l’obbligo per la parte offerente di rivelarli. In caso di silenzio o di mancato rispetto di un obbligo di informazione, è necessario verificare che sia effettivamente presente una firma giuridicamente sufficiente.

Quindi anche in questo caso ricordate: controllate chi si impegna e chiedete se vi sono state fornite tutte le informazioni.

Servizio giuridico del SEV
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