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Colpi di diritto

Riqualificarsi dopo la perdita dell’impiego

Da tempo Gianni soffre di ripetuti mal di schiena. Un brutto giorno ha un nuovo attacco di ernia del disco, dal quale non riesce più a riprendersi del tutto anche dopo vari interventi. Il medico di fiducia del suo datore di lavoro ritiene che Gianni non sia più idoneo a svolgere l’attuale professione di conducente di autobus.

Su insistenza dell’assicurazione d’indennità giornaliera, il caso viene segnalato all’AI e, trascorso il periodo di protezione dal licenziamento, alla fine arriva la disdetta del datore di lavoro. In uno scritto informativo, l’assicurazione d’indennità giornaliera ricorda a Gianni che una clausola della sua polizza assicurativa prevede che il suo diritto al pagamento dell’ indennità giornaliera scade con lo scioglimento del rapporto di lavoro. Ora Gianni non è afflitto solo da dolori cronici alla schiena ma anche da preoccupazioni di tipo finanziario e per il suo futuro. Pieno di dubbi si rivolge allora al suo sindacato, per sapere in che modo l’assistenza giuridica professionale del SEV può offrirgli aiuto in questa difficile situazione. Lo specialista incaricato dell’assistenza giuridica professionale SEV chiarisce dapprima i diritti di Gianni nei confronti dell’assicurazione contro la disoccupazione. Di principio vale che una persona disoccupata ha diritto di ricevere un’indennità di disoccupazione, purché e per quanto sia idonea al collocamento. È idonea al collocamento una persona disoccupata che sia disposta, capace e autorizzata ad accettare un lavoro adeguato al tasso di occupazione minimo del 20%. La legge sull’assicurazione contro la disoccupazione prevede eccezioni a questo principio. Così, gli assicurati che rispondono a tutte le premesse, salvo l’idoneità al collocamento, hanno diritto per un certo periodo a indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione. Questo diritto è però limitato a 44 indennità giornaliere. In quest’ambito non conta se l’incapacità al lavoro è subentrata prima o durante la disoccupazione. Un’altra eccezione interessa le persone disoccupate per le quali non è chiaro se, in seguito a malattia o infortunio, esiste una idoneità al collocamento. Ciò vale in particolare per coloro che hanno presentato una richiesta di prestazioni dell’assicurazione invalidità. In questo caso per la durata dell’accertamento da parte dell’assicurazione invalidità sussiste un diritto a indennità di disoccupazione, nonostante l’idoneità al collocamento non sia stata definita. L’idoneità al collocamento viene negata solo quando non sussiste effettivamente. Dunque, se gli accertamenti dell’assicurazione invalidità durano nel tempo, vi è un obbligo di prestazione anticipata in base alla legge sull’assicurazione contro la disoccupazione. Per Gianni questo significa che – sebbene la sua idoneità al collocamento non sia chiara – egli ha comunque diritto a indennità giornaliere della cassa disoccupazione, e questo finché l’assicurazione invalidità non avrà deciso sui propri obblighi di prestazione nei confronti dell’interessato. Al collega spetta un’indennità di disoccupazione non ridotta, anche se per motivi di salute può lavorare solo a tempo parziale. Lo specialista dell’assistenza giuridica professionale SEV consiglia a Gianni di annunciarsi come disoccupato il più presto possibile all’ufficio regionale di collocamento, facendo valere il suo diritto alla diaria.

L’assistenza giuridica professionale SEV aiuta i membri del sindacato anche per questioni legate alle norme sull’assicurazione invalidità. Dopo aver richiesto e studiato l’incartamento AI di Gianni, lo specialista del SEV verifica i suoi diritti. Egli giunge alla conclusione che Gianni, non potendo più tornare a svolgere la sua precedente attività di conducente di autobus a causa dei problemi alla schiena, svolgendo un’altra occupazione, per lui adeguata dal punto di vista medico, dovrà prevedere una riduzione del suo reddito superiore al 20 percento. Per reintegrare nuovamente Gianni nella vita professionale e compensare la perdita salariale, il SEV richiede con successo all’AI una riqualificazione.

Grazie al sostegno dell’assistenza giuridica professionale SEV, Gianni ha potuto annullare la sua iscrizione all’URC e oggi – con il sostegno dell’ AI – segue la formazione di addetto alla logistica AFC. Fino al momento in cui avrà terminato la riqualificazione riceverà indennità giornaliere dall’AI (80% del reddito precedente).

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