Comunicato stampa
Licenziamento collettivo per i dipendenti NLM bacino svizzero
Dal 1° gennaio 2018 la Navigazione Lago Maggiore cesserà il servizio pubblico di navigazione di linea nel bacino svizzero del lago Maggiore.
Quanto i sindacati temevano si è puntualmente avverato. Ieri in serata, SEV, Unia, OCST e commissione del personale NLM sono stati informati del licenziamento collettivo dei 34 dipendenti attivi sul bacino svizzero del lago Maggiore,14 dipendenti fissi e 20 stagionali, tutti residenti in Ticino. La recente concessione emanata dall’Ufficio federale dei trasporti prevede una possibile collaborazione della NLM con la Società navigazione Lugano con il fine ultimo di migliorare la qualità dei servizi sfruttando le competenze e sinergie delle due concessionarie. Questi gli intenti, ma oggi di concreto si constatano unicamente 34 licenziamenti programmati per fine anno. Ricordiamo inoltre che la Società Navigazione Lugano ha recentemente disdetto il proprio CCL ed ha interrotto le trattative con i sindacati per il rinnovo. Sindacati, lavoratrici e lavoratori si ritroveranno in assemblea venerdì 16 giugno. La reazione dei dipendenti rischia di essere proporzionale all’attacco subito.
Attualmente il servizio della NLM è garantito 365 giorni all’anno. Estate e inverno indipendentemente dalle bizze del tempo. Di fatto viene offerto un servizio pubblico a costo zero per Confederazione e Cantone. Il servizio regolare Magadino – Locarno, oltre che essere apprezzato dai pendolari, sgrava la rete stradale di una Regione già particolarmente sollecitata dal traffico. Il servizio della NLM si svolge oltre tutto in piena sicurezza grazie a collaboratrici e collaboratori professionali ed adeguatamente istruiti. I regolari controlli da parte dell’Ufficio federale dei trasporti lo confermano.
La NLM garantisce 34 posti di lavoro a residenti nella regione. 15 collaboratori in pianta stabile e 19 collaboratori stagionali per far fronte all’aumento del traffico durante il periodo di alta stagione. Tutti, stagionali compresi, sono residenti in Ticino. I salari sono salari svizzeri, dignitosi e la NLM rispetta il contratto collettivo delle FART.
Gli scenari a decorrere dal 1° gennaio 2018 sono invece tutti da definire. Quello che è certo, sono i 34 licenziamenti programmati per il 31.12.2017.
Eppure, per migliorare i servizi il personale ci vuole. Migliorare e potenziare l’offerta si può fare unicamente con personale formato e motivato, come da sempre hanno dimostrato i dipendenti attivi sul bacino svizzero del lago Maggiore.
Inaccettabile che venga firmato un accordo internazionale tra Stati volto a migliorare l’offerta e si cominci licenziando tutti.
Tutti questi temi verranno discussi nel corso di un’ assemblea del personale che si terrà venerdì 16 giugno.
Sindacati, lavoratrici e lavoratori sono pronti a difendere impieghi e condizioni di lavoro evitando che si risparmi sulle spalle dei dipendenti.
Per ulteriori informazioni:
Angelo Stroppini, sindacalista SEV 079 479 05 63
Gianluca Bianchi, sindacalista Unia, 079 786 78 10
Leonardo Matasci, sindacalista OCST 091 751 30 52