La vecchia linea del Gottardo merita piena considerazione
Quei treni vanno accompagnati dal personale del treno!
Le intenzioni delle FFS sono chiare. A decorrere dal cambiamento d’orario 2016, i treni che percorreranno la vecchia linea di montagna del Gottardo non saranno più accompagnati. Una scelta sconsiderata che non tiene conto della sicurezza dei viaggiatori, della qualità del servizio offerto e che comporta negative conseguenze occupazionali per il personale treno ticinese. Oggi a Faido, alla presenza di autorità politiche, il personale affiliato al SEV (agenti del treno e macchinisti) ha fatto sentire la propria voce spiegando con grande efficacia l’impatto di una scelta tanto sbagliata. La rinuncia al personale sui treni che percorrono la vecchia linea è stata aspramente criticata anche dai politici presenti.
Fino al termine della concessione, ossia il 31.12.2017, la vecchia linea del Gottardo è attribuita alle FFS e al traffico a lunga distanza. I treni del traffico a lunga distanza, contrariamente a quelli del traffico regionale, vengono accompagnati dal personale treno. A decorrere dal cambiamento d’orario di dicembre 2016, le FFS intendono introdurre il materiale rotabile dei treni regionali per la linea di montagna del Gottardo e questi treni non saranno più scortati.
La strategia di non accompagnare i treni, non sta bene né al personale treno, né ai macchinisti affiliati al sindacato SEV. Su una linea vecchia di oltre 100 anni, ai passeggeri deve essere garantita una sicurezza ottimale. Oltre che ad assicurare un servizio di qualità, il personale treno è il garante della sicurezza: è infatti adeguatamente formato per tutte le situazioni di emergenza. In caso di evacuazione in galleria e in caso di incendio, il personale a bordo dei convogli rappresenta un reale supporto alla clientela, che può essere adeguatamene informata su tutto. Occorre inoltre sottolineare che in caso di perturbazioni, il macchinista è già totalmente assorbito da altre mansioni di sicurezza che riguardano il treno e di conseguenza non può occuparsi dei viaggiatori.
La scelta delle FFS è tanto più incomprensibile se si considera che il mancato accompagnamento dei treni comporterà conseguenze occupazionali negative per i depositi ticinesi del personale: lo scenario della rinuncia alla scorta si traduce infatti in una riduzione di circa il 20% degli effettivi nelle sedi di Bellinzona e Chiasso. Come dire: il personale c’è ma non lo si utilizza! Se è vero che, grazie al CCL in vigore, il personale non potrà essere licenziato e verrà orientato verso altri compiti ancora da definire, questa operazione risulta davvero poco comprensibile dal momento che le FFS hanno già comunicato il blocco momentaneo delle assunzioni in seno al personale del treno in Ticino.
La scorta per i treni che percorrono lunghe gallerie è una vecchia battaglia del SEV, iniziata dopo il principio d’incendio di un treno Cisalpino nella galleria dello Zimmerberg l’11 aprile 2006. In quell’occasione l’evacuazione del treno era potuta avvenire in tutta sicurezza grazie all’intervento di due agenti del treno. Persino il servizio d’inchiesta sugli infortuni dei trasporti pubblici nel proprio documento finale aveva riconosciuto l’importanza della doppia scorta e aveva suggerito di rivedere il numero degli accompagnatori per i treni che percorrono lunghe gallerie.
La rivendicazione del SEV – diventata un vero e proprio cavallo di battaglia – era stata accettata per i treni del traffico a lunga distanza. Ora le FFS se ne stanno dimenticando. Riconoscono l’accompagnamento per i treni che percorreranno la galleria di base del Gottardo - la più moderna al mondo - ma tolgono il personale dai treni che percorrono una linea costruita oltre 100 anni fa.
Il SEV continuerà a battersi e non mollerà la presa né con le FFS, né tantomeno con l’Ufficio federale dei trasporti che, in qualità di organo di sorveglianza sulla sicurezza ferroviaria, è invitato ad emanare direttive vincolanti affinché l’accompagnamento dei treni sia garantito su tratte con lunghe gallerie o con caratteristiche particolari.
Stazioni fantasma non presenziate e treni non accompagnati non devono essere il futuro della storica linea del Gottardo. E oggi a Faido il personale affiliato al SEV (agenti del treno e macchinisti) ha fatto sentire la propria voce spiegando con grande efficacia l’impatto di una scelta tanto sbagliata. La rinuncia al personale sui treni che percorrono la vecchia linea del Gottardo è stata aspramente criticata anche dai politici presenti, che hanno espresso viva preoccupazione.
Con la decisione di rinunciare all’accompagnamento dei treni, le FFS tendono la mano agli autori dell’iniziativa “A favore del servizio pubblico”, che hanno posto al centro della loro campagna il costante smantellamento del servizio pubblico. Il SEV non sostiene questa iniziativa perché produrrà esattamente l’effetto contrario, ovvero uno smantellamento supplementare del servizio pubblico per mancanza di risorse finanziarie.