| Attualità / giornale SEV

Esperti contestano le decisioni delle autorità sul Gottardo

Il raddoppio

In vista della votazione sul raddoppio della galleria autostradale del Gottardo, un gruppo di esperti ha dimostrato che vi sono alternative valide.

Secondo gli attivisti dell’iniziativa delle Alpi, il secondo tubo è un vero e proprio «patto con il diavolo» che hanno voluto scongiurare davanti al popolare masso di Göschenen

In genere, gli ingegneri sono persone che approfondiscono un tema prima di esprimersi in merito. È quanto ha fatto anche un gruppo indipendente di ingegneri e esperti dei trasporti, costituitosi nel 2012, all’indomani della decisione politica di scavare un secondo tubo autostradale al Gottardo per risanare quello attuale. Dopo che la variante di risanamento senza ampliamenti, ma con l’ausilio della ferrovia, è stata scartata, questi esperti hanno voluto vederci chiaro e hanno raccolto dati che hanno presentato lo scorso 3 settembre in conferenza stampa.

Rapido, conveniente e diretto

Ruedi Sturzenegger ha alle spalle una lunga carriera alle FFS e sa quindi molto bene di cosa parla. Ha quindi dimostrato che vi sarebbe capacità sufficiente per il trasbordo del traffico pesante e di quello leggero attraverso le Alpi, senza secondo tubo e senza deviare traffici su altri valichi. Per le auto, verrebbe approntato un trasbordo attraverso l’attuale galleria, che potrebbe offrire nei momenti di punta sino a un treno ogni 7,5 minuti, come sotto la Vereina o il Lötschberg, e un treno ogni 15’ nelle altre fasi, per una capacità totale di oltre 31 000 auto giornaliere. Oggi, nei giorni di punta, si registrano 23 600 passaggi.

Per il traffico pesante interno, potrebbe venir approntata un’autostrada viaggiante breve da Erstfeld a Biasca, in grado di offrire due treni all’ora in ogni direzione attraverso la galleria di base e una capacità di 30 autocarri ciascuno.

Il traffico pesante di transito dovrebbe invece essere caricato su un’autostrada viaggiante a lunga percorrenza, con terminali da realizzare sulle aree ferroviarie dismesse in zona Chiasso e Basilea. Questa potrebbe circolare con un treno all’ora e mantenere la propria offerta anche terminati i lavori di risanamento. La capacità totale di trasbordo su di un arco di 17 ore di esercizio sarebbe così di oltre 3000 veicoli pesanti al giorno, sufficiente a coprire le esigenze attuali. In futuro, l’apertura della linea di base del Gottardo dovrebbe in ogni caso contribuire a diminuire il numero di transiti per strada.

Meglio impiegare i soldi altrove

I vantaggi del trasbordo ferroviario sono evidenti: in primo luogo sono di ordine finanziario, in quanto il risanamento con il trasbordo, compresi i costi d’esercizio del trasbordo durante i tre anni di lavori, verrebbe a costrare poco più di un terzo della variante con il raddoppio (1,017 contro 2,788 miliardi).

Il risanamento senza secondo tubo sarebbe inoltre terminato circa 10 anni prima (2026 contro 2035). Bisogna poi tener conto del fatto che nella variante con il raddoppio, l’attuale galleria dovrà essere chiusa per un periodo di circa 150 giorni per lavori urgenti, senza disporre di alternative valide di trasbordo. Queste ultime garantiranno invece un collegamento rapido attraverso le Alpi senza soluzione di continuità.

Le risorse liberate dal risanamento con trasbordo potrebbero essere reinvestite negli agglomerati, migliorando quindi le condizioni di viabilità, di sicurezza e, di conseguenza, di vita in tutto il paese. La presentazione di questi esperti sta suscitando un grande interesse. I loro rapporti sono pubblicati su internet, sul loro sito www.sanierenohneverlieren.ch, per il momento solo in tedesco. Dalle informazioni da noi acquisite, prossimamente dovrebbe essere pubblicata anche una traduzione in italiano. Informarsi meglio, in vista della votazione che si svolgerà probabilmente in febbraio, è senz’altro utile.

pan/gi.