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colpi di diritto

Congedo per famigliare curante

All’inizio del 2021, Luca aveva letto un contributo apparso nella nostra rubrica «Colpi di diritto» che lo aveva reso particolarmente felice. Si trattava di un nuovo congedo retribuito per l’assistenza ai familiari, che permetteva di assentarsi dal lavoro fino a 3 giorni per ogni caso, per un totale massimo di 10 giorni all’anno. Da quando è entrato in vigore questo congedo, Luca ne ha usufruito alcune volte, vedendolo come un’opportunità per essere più presente con la sua famiglia. Il suo datore di lavoro ha accettato alcune richieste di congedo, ma ne ha rifiutate altre, intaccando il saldo delle ore di Luca. Per evitare spiacevoli sorprese, vediamo più da vicino a cosa dovete prestare attenzione.

Questo congedo può essere utilizzato solo in situazioni urgenti. L’accompagnamento di un familiare disabile a una visita medica programmata da tempo non comporta la concessione di tale congedo.

Il familiare aiutato per motivi di salute deve essere interessato in prima persona. Questo non è il caso, ad esempio, di un bambino in buona salute che si troverebbe senza una soluzione di accudimento. Tuttavia, poiché i genitori hanno un dovere legale di assistenza nei confronti dei figli, uno di loro potrà assentarsi dal lavoro il tempo necessario per trovare una soluzione, ma questo non verrà conteggiato nel calcolo dei 10 giorni all’anno per l’assistenza ai familiari.

Questo «fondo» di 10 giorni non è paragonabile a un diritto alle ferie. Non si tratta di utilizzarlo per intero ogni anno. Il ricorso al congedo per l’assistenza a un familiare deve rispondere ad una necessità e deve essere dimostrato. Se è possibile prevedere un’altra soluzione, come l’assistenza da parte di una persona che non svolge un’attività lavorativa, questa sarà la soluzione da preferire. Se più salariati possono svolgere il ruolo di familiare curante per una persona, ad esempio i due genitori di un bambino, devono dividere il congedo preso, in modo che l’onere sia sostenuto da più datori di lavoro.

È naturale che l’introduzione di una nuova forma di congedo sia accompagnata da domande e incertezze sul suo funzionamento pratico. E oggi non tutto è ancora definito. Se avete dei dubbi, non esitate a contattare il SEV.

Servizio giuridico del SEV