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Intervista con Davide Perini

Ceneri: notevole sviluppo dell’informatizzazione negli ultimi 30 anni

L’entrata in funzione della Galleria di base del Ceneri, oltre che a costituire una rivoluzione nel mondo dei trasporti in Ticino, comporta numerose sfide per il personale (vedi dossier sul numero 13 del giornale SEV). Ne parliamo con Davide Perini (Comitato Bau Ticino), capo tecnico impianti di sicurezza e manager delle perturbazioni.

Giornale SEV: Ad inizio settembre la Galleria di base del Ceneri è stata consegnata alle FFS. Come per la Galleria di base del Gottardo, manutenzione e intervento in caso di perturbazioni rappresentano una sfida particolare per il personale dell’Infrastruttura FFS.

Davide Perini: La manutenzione ordinaria e gli interventi in caso di perturbazioni d’esercizio, il cui affidamento era inizialmente previsto al personale del CMI di Biasca, viene presa in carico dal personale del perimetro di Giubiasco, il quale potrà avere però un valido appoggio dal personale del perimetro di Biasca che ha già acquisito esperienza con la Galleria di base del Gottardo (GBG). Gli interventi richiedono in ogni caso una pianificazione e gestione particolare e specifica.

Davide Perini
 

Quali caratteristiche presenta l’intervento nella galleria di babase del Ceneri rispetto al Gottardo?

Gli impianti sono gli stessi già in funzione nella GBG e le operazioni d’intervento sono anche nel Ceneri gestite tramite la RBC (centrale radio di tratta), per cui da un punto di vista tecnico non si presentano problemi particolari. L’intervento nel Ceneri è relativamente più semplice, in particolare per gli interventi urgenti sugli scambi, che si trovano nei pressi dei portali e non al centro della galleria come nel caso del Gottardo, dove invece sarebbe impossibile intervenire senza impiegare il treno di manutenzione in composizione completa. Un punto tecnicamente nevralgico a tal proposito è quello degli scambi di tipo Idrostar all’inizio del portale nord, che permettono lo smistamento del traffico da e verso Lugano per Bellinzona e Locarno. Rappresenta un vantaggio anche il fatto che gli edifici della tecnica ferroviaria si trovino nei pressi dei portali e non all’interno della galleria. Anche gli altri settori specialistici (telecomunicazioni, binario e linea contatto) saranno al momento meno sollecitati, perché la costruzione è nuova. Chi invece sarà fin da subito regolarmente impegnato saranno gli addetti preposti alla pulizia dei cunicoli, dipendenti di ditte private ma sotto la direzione di un responsabile FFS.

Cosa puoi dire in merito alle condizioni di lavoro e di sicurezza?

Riguardo alle condizioni di lavoro, ciò che cambia per il personale interessato è che verranno introdotti due turni settimanali notturni con impiego costante in galleria, e occorrerà verificare se tutti saranno in grado di sostenere il carico psicofisico che ne deriva, comunque più impegnativo. A livello di sicurezza d’esercizio esistono dei protocolli ben definiti. Occorrerà però verificare in concreto come funzionerà in particolare la ventilazione, soprattutto per l’evacuazione dei fumi di scarico dei trattori diesel. Essendo la galleria in pendenza, i fumi dovrebbero essere attirati con l’ausilio dei ventilatori verso il portale di Vezia, ma sarà necessaria la prova dei fatti. In ogni caso, anche in relazione alla protezione della salute i protocolli e i dispositivi di sicurezza sono stati definiti e rivisti sulla base dell’esperienza nel frattempo acquisita nella GBG. Come al solito, sarà però determinante la sorveglianza sul loro più stretto rispetto, anche da parte del personale delle ditte private.

Davide, sei entrato nelle FFS nel 1990. Hai vissuto tutta la progressione tecnologica avvenuta da allora…

Abbiamo avuto in questi 30 anni uno sviluppo impressionante nell’ informatizzazione e nell’automazione, che si compirà con il previsto passaggio all’ETCS livello 3. Questo sviluppo ha dato finora molto lavoro, alla conclusione del progetto avremo creato un sistema altamente performante, ma al contempo molti di questi posti nella manutenzione, nella costruzione e nei progetti saranno destinati a sparire. È una questione di fondo su cui occorre riflettere.

Ferruccio Calogero Noto