CCL Swissport/SBS
I CCL tornano a spiccare il volo
Dopo che il primo risultato delle trattative era stato respinto dai membri, si è finalmente giunti a un accordo, evitando anche una situazione di vuoto contrattuale da gennaio 2019. I due CCL pressoché identici di Swissport e di Swiss Baggage Sorting (SBS) porteranno vari miglioramenti per i lavoratori.
A ottobre, i membri dei sindacati SEV GATA e VPOD e della Società svizzera degli impiegati di commercio avevano chiaramente rigettato il primo CCL negoziato per Swissport e SBS (vedere giornale SEV n° 15 del 23 ottobre). Quasi un mese dopo, al termine della settima tornata di negoziati, le parti sociali hanno finalmente trovato un’intesa. I due CCL sono stati approvati dalla maggioranza degli affiliati nelle successive assemblee. I contratti verranno applicati ai lavoratori con salario a ore e mensile della sede di Zurigo e saranno validi tre anni.
Regula Pauli, segretaria SEV, appare sollevata per l’accordo: «Rispetto alla precedente soluzione di compromesso, nelle trattative svoltesi il 1° novembre abbiamo potuto ottenere miglioramenti; anche grazie ai membri che si sono organizzati, mobilitati e che hanno chiaramente sostenuto le loro giustificate rivendicazioni. Se i CCL fossero stati respinti, non sarebbe più stato possibile scongiurare la situazione di vuoto contrattuale.»
I punti salienti nel dettaglio
Con i nuovi CCL il personale potrà beneficiare di un aumento generalizzato del salario. Si è inoltre stabilito che di principio i diritti acquisiti, i punti legati al lavoro a orari irregolari e i giorni liberi (giorni «Off») per gli attuali collaboratori non subiranno cambiamenti. In seguito alle riorganizzazioni FMO e auRoRa, verranno tuttavia a cadere con la fine del 2018 le compensazioni delle funzioni. Nei nuovi CCL vi saranno i seguenti adattamenti.
Aumento del salario del 4% scaglionato su tre anni (2% nel 2019, 1% ciascuno nel 2020 e 2021). Negli anni 2019 e 2020 sono previsti ulteriori colloqui in materia di retribuzioni.
Aumento della partecipazione ai risultati a dipendenza del successo aziendale (in caso di raggiungimento dell’indicatore EBITDA del 95%: CHF 250, 100%: CHF 500, 105%: CHF 750 e 110%: CHF 1000).
Introduzione di un nuovo modello di lavoro con salario mensile «ML Flex» con maggiore flessibilità – meno giorni Off e più turni spezzati – e un’indennità di flessibilità mensile di 750 franchi. Questo modello sarà applicato in primo luogo ai nuovi collaboratori e, su richiesta, anche agli attuali e sarà incluso nella lettera del CCL.
Adozione di tre opzioni per gli attuali lavoratori che volontariamente sono disposti a concedere – dietro compenso – più flessibilità in relazione con i giorni liberi e i turni spezzati.
Limitazione della quota di lavoro temporaneo, svolto da terzi, al 12,5% di tutte le ore lavorate.
Adattamento della prassi in corso sui colloqui di sede, sui tempi di riposo in caso di turni lunghi e spezzati, per il Family Care e le malattie.
Per SEV GATA questo CCL è un buon accordo. Dopo oltre dieci anni di salari rimasti al palo, sono in particolare gli aumenti ottenuti ad essere giudicati molto positivamente. Anche la partecipazione al risultato aziendale, finora concessa solo a discrezione e ora divenuta obbligatoria, è un miglioramento effettivo.
SEV GATA nutre tuttavia qualche dubbio verso il nuovo modello di lavoro «ML Flex». È lecito chiedersi se a queste condizioni sarà ancora possibile reclutare gente e, in caso contrario, quali conseguenze vi saranno per gli attuali dipendenti. «Di principio, come sindacato non vediamo di buon occhio l’adozione di modelli come il «ML Flex» che svantaggiano certi lavori rispetto ad altri. Vengono create situazioni di concorrenza all’interno dei CCL», ammette Regula Pauli.
Dopo l’approvazione dei due CCL ha ora inizio la fase di rielaborazione redazionale, fino al 6 dicembre, con la successiva pubblicazione per fine anno. I due contratti collettivi di lavoro, quasi uguali, entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.
Inversione di tendenza
Le nuove disposizioni segnano, fra l’altro, un cambio di tendenza. In effetti, se si osserva il contesto generale del trasporto aereo – soggetto a un’enorme pressione per essere sempre più rapido e vantaggioso – di solito per i lavoratori le condizioni peggiorano anziché migliorare. Le aspettative del personale in relazione con i negoziati sul CCL erano molte, non da ultimo anche considerando i buoni risultati ottenuti da Swissport negli ultimi anni. Il numero di passeggeri e di veicoli serviti è continuato a crescere, mentre il numero di addetti è rimasto invariato. A questo si aggiunge un’estate eccezionalmente intensa, che ha richiesto dall’intero personale un impegno incredibile a causa degli effettivi sottodimensionati.
Viste le premesse, era chiaro che con i nuovi CCL si sarebbe dovuto avviare uno sviluppo positivo, volto a dimostrare maggiore apprezzamento nei confronti del personale. Solo con il fermo sostegno dei nostri affiliati abbiamo saputo arrivare a tanto. «Ringraziamo tutti per il grande impegno. Senza i nostri affiliati, la loro presenza e collaborazione le trattative a volte turbolente per il nuovo CCL avrebbero avuto un esito diverso», sottolinea Regula Pauli.
Questo non significa però che il SEV GATA possa dormire sui classici allori. Per prima cosa si tratterà ora di integrare in modo adeguato e con la necessaria attenzione nei CCL i punti convenuti, anche dal punto di vista redazionale. «Con le nuove disposizioni non abbiamo risolto il problema legato al carico lavorativo. Per questo dovremo continuare a impegnarci, in particolare con SBS e nel settore della rampa» conclude Regula Pauli.
Chantal Fischer