Navigazione Lago Inferiore e Reno: nuovo contratto collettivo di lavoro
Il personale si è difeso bene
I negoziati degli ultimi mesi sono stati faticosi. Ma l’opposizione del personale ha pagato. La nuova convenzione aziendale della compagnia di navigazioneLago Inferiore e Reno genera, a conti fatti, solo leggere perdite per il personale.
Alla fine di settembre, il personale URh ha rifiutato all’unanimità un corposo catalogo di misure di smantellamento che colpivano direttamente le prestazioni per il personale (soppressione di giorni di vacanza, massicce riduzioni dei premi di anzianità, la soppressione dell’abbonamento generale gratuito, indennità insufficienti per i tempi di viaggio, ecc …). Il personale è rimasto costante e deciso e non si è fatto influenzare dalle pressioni e dai tentativi di intimidazione da parte aziendale.
Disponibili a negoziare
Il personale e il SEV hanno sempre sostenuto di essere pronti a negoziare e di voler impegnarsi per il risanamento dell’impresa. I/le dipendenti volevano e vogliono tuttora dare il loro contributo per il futuro della società. Nelle ultime settimane, una soluzione è stata finalmente tracciata e, invece di introdurre un nuovo contratto collettivo di lavoro – come inizialmente voleva la URh – saranno effettuati solo alcuni aggiustamenti nel contratto esistente. Con questa modifica, una parte essenziale delle proposte peggiorative volute dalla compagnia, è stata eliminata dal tavolo dei negoziati. Le restanti controversie hanno potuto essere risolte durante alcune tornate negoziati. Il 21 dicembre 2016, l’assemblea del personale ha accettato l’adeguamento del contratto collettivo, che è entrato in vigore il primo gennaio 2017.
Adeguamenti del CCL
Le principali modifiche riguardano le indennità per impegni particolari. Una parte è stata raggruppata, mentre altre sono state rimosse. I supplementi forfettari per il tempo di preparazione e di riordino non sono più elencati nel contratto. I rappresentanti della direzione e del personale si sono accordati sul fatto che deve essere riconosciuto e compensato il tempo effettivo necessario per questi compiti . In questi due settori, il personale è pronto a subire delle perdite.
Un’altra domanda dell’URh è stata quella di rimuovere l’attuale scala salariale e lasciare completamente nelle mani della direzione l’evoluzione salariale dei/delle dipendenti. Rimuovere il sistema salariale senza sostituirlo, era ovviamente del tutto impensabile per il SEV. Un compromesso è stato tuttavia trovato per fare fronte alla situazione particolare dell’URh. Il sistema salariale è a conti fatti rimosso dal CCL, ma le parti devono avviare dei negoziati per elaborare nel corso del 2017 un nuovo sistema salariale. Il SEV ritiene che, per finire si tratta di una buona occasione per rivedere in modo approfondito la struttura salariale dell’ URh.
Ottenuta libertà di azione
Le URh hanno poi accettato una richiesta da parte del SEV relativa all’eliminazione dal CCL dell’obbligo della pace del lavoro. Dopo le esperienze di questi ultimi mesi, è stato ritenuto inopportuno limitare le possibilità di azione sindacale.
Felix Birchler
segretario sindacale SEV