Colpi di diritto
Le insidie dei congedi malattia
«Per motivi di salute, non posso fare il mio lavoro. Posso perdere il mio lavoro dopo due anni in questa situazione»? Questa è una delle tante questioni legate al congedo malattia di cui il nostro servizio giuridico deve occuparsi. Quindi, dottor Brodard, di che si tratta? «Il CCL FFS disciplina le questioni relative all’incapacità lavorativa agli articoli 125 e seguenti. Una persona con un’incapacità totale lavorativa non sarà affatto in grado di lavorare. La sua protezione è di 2 anni dall’inizio del congedo malattia. Dopo questo periodo, se dichiarata inadatta alla sua funzione contrattuale, può essere licenziata».
Altri esempi sono meno evidenti: «Prendiamo la situazione di un macchinista che non può più guidare a causa di dolori alla schiena. Non è in una situazione di impedimento lavorativo, ma è incapace di ottemperare ai compiti previsti dal suo contratto di lavoro. Potrebbe per esempio lavorare in un ufficio. Ma se all’interno delle FFS non può essere proposto nessun altro lavoro, dopo 2 anni di incapacità, il suo contratto può essere disdetto», osserva il segretario sindacale.
Un altro esempio: «Un dipendente è in piena forma, ma ha un certificato medico secondo cui può svolgere turni di servizio solo di mattina. La sua attitudine al lavoro è parziale. Anche lui rischia di perdere il suo lavoro dopo un periodo di due anni», afferma Vincent Brodard.
Se ogni situazione è particolare, i principi che lo governano sono attualmente sotto pressione a causa di RailFit 20/30. Da qui al 2020 sono 1400 i posti di lavoro che dovranno scomparire, quindi fatalmente diminuiscono le possibilità di trasferire all’interno delle FFS coloro che sono in una situazione di incapacità lavorativa. «In caso di dubbi o preoccupazioni, non esitate a contattarci», raccomanda il sindacalista.
50enni e oltre protetti
«Coloro che hanno più di 50 anni e che hanno versato contributi alla Cassa pensione FFS per almeno 10 anni, possono comunque essere licenziati dopo due anni di incapacità o inattitudine lavorativa, ma beneficiano dell’invalidità professionale, che le FFS aveva cercato di indebolire un anno fa, durante le prime misure di risparmio RailFit 20/30», ricorda Vincent Brodard.
Questa protezione, che garantisce una rendita ponte AVS fino all’età di pensionamento legale, sarà nuovamente attaccata l’anno prossimo in occasione dei negoziati per il rinnovo del CCL? «Una cosa è certa: i membri del SEV avevano difeso con le unghie e con i denti questa protezione che ha pienamente senso per le professioni monopolistiche, come è il caso delle FFS», conclude il sindacalista.
Vivian Bologna