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Crisi Corona: l’esempio di AMSA

Paratie di plexiglas sui bus per proteggere il personale

Piccola azienda, grande determinazione. Il direttore Ivano Realini, tra i primi in Svizzera ad implementare misure di protezione per i conducenti di autobus in piena crisi pandemica, ha risposto nuovamente in modo dinamico alle esigenze di protezione della salute dei suoi collaboratori facendo proprie le preoccupazioni dei sindacati.

Come noto, dopo la decisione di fare ripartire dal 19 giungo 2020 la vendita dei biglietti a bordo dei veicoli, il SEV (cfr. giornale n. 9) aveva immediatamente chiesto l’istallazione di paratie di plexiglas per tutelare i/le conducenti, dal momento che l’uso di mascherine e visiere suggerite come protezione minima, non è sufficiente per garantire una protezione efficace. «Quando si è alla guida e bisogna rispettare gli orari, togliere e indossare le mascherine - osserva il segretario sindacale del SEV Angelo Stroppini - non è affatto ideale. Di fatto l’autista dovrebbe ad ogni fermata in cui si dovrebbe vendere un titolo di trasporto, disinfettarsi le mani, mettere la mascherina, disinfettarsi le mani, togliere la mascherina e poi ripartire. Il direttore delle Autolinee bleniesi Stefano Malingamba - ricorda Stroppini - si è impegnato a sostenere la richiesta del SEV».

Consapevole del problema, il direttore di AMSA Ivano Realini - che ha sempre mantenuto i contatti con i partner sociali - è passato subito ai fatti per trovare una soluzione. Anzi la soluzione: paratie in plexiglas con omologazione europea. Due domande al direttore.

Per la direzione la tutela della salute è sempre stata al primo posto. Che soluzioni ha trovato per le paratie in plexiglas?

Ivano Realini: Per AMSA la protezione della salute del personale è risultata da subito fondamentale. Ci siamo pertanto da subito attivati con diverse misure. Per quel che riguarda il plexiglas, non appena abbiamo ricevuto l’informazione della possibilità di posa, abbiamo subito richiesto alle autorità competenti le specifiche del materiale omologato. Successivamente abbiamo comandato ad una ditta specializzata e poi montato un campione test, richiedendo alla Sezione della Circolazione dì Camorino il collaudo dello stesso. Dopo ricezione dell’autorizzazione della citata Sezione, abbiamo comandato tutto il materiale necessario. La posa sta avvenendo a ritmi serrati a cura della nostra officina.

Mentre i bar sono stipati, l’utenza del trasporto pubblico mostra segni di diffidenza e spesso rinuncia ai mezzi pubblici. Quali le sue principali preoccupazioni?

Dalle nostre analisi e conteggi, la quantità di viaggiatori sta crescendo di settimana in settimana. L’ultima settimana di giugno 2020, rispetto al medesimo periodo del 2019, la riduzione è stata del 18%. Valore certamente importante ma che segna comunque una costante crescita e recupero delle utenze perse durante il lockdown. Un obbligo al porto della mascherina sui TP avrebbe probabilmente velocizzato il recupero. Siamo però positivi sul fatto che la quantità di viaggiatori sta raggiungendo piano piano dei valori di nuovo soddisfacenti.

Françoise Gehring