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Dopo intensi negoziati, le FART hanno ora un solido CCL

A decorrere dal primo gennaio del 2020 le collaboratrici e i collaboratori delle FART avranno un nuovo Contratto collettivo di lavoro (CCL). Lo stesso sostituirà il datato Regolamento organico che non rispondeva ormai più alle necessità attuali. Dodici tornate di trattativa hanno permesso la realizzazione del documento che negli scorsi giorni è stato approvato dal Consiglio di amministrazione delle FART e dall’assemblea del personale.

I circa 170 dipendenti delle FART, possono essere davvero soddisfatti. A dirlo è il chiaro risultato di accettazione del CCL scaturito dalle due assemblee del personale organizzate dai partner contrattuali SEV, Unia e OCST. La presentazione del CCL agli affiliati è stata curata dal segretario sindacale Angelo Stroppini - responsabile del dossier e della comunità di trattativa - accompagnato dai colleghi Pietro Fadda dell’OCST e Gianluca Bianchi di Unia, unitamente a Damiano Laloli presidente della Commissione del personale FART e Luca Madonna presidente della locale sezione VPT che hanno partecipato alle 12 tornate di trattativa.

Un mandato chiaro

Nell’assemblea dello scorso 2 maggio i membri del SEV avevano deciso il mandato da conferire al segretario sindacale SEV Angelo Stroppini. In seguito, questo mandato era stato approvato dai colleghi di OCST e Unia. Un mandato chiaro in difesa dei diritti acquisiti, ma pure con un indirizzo sulla necessità di adottare un Contratto collettivo di lavoro (CCL) al passo con i tempi. Temi come il pensionamento anticipato e il congedo paternità non potevano pertanto essere un tabù. E così è stato. Nessuno da questo CCL perderà qualcosa. I salari del settore della ferrovia hanno ottenuto un generale aumento. Questo adattamento si è reso necessario aziendalmente alfine di essere più concorrenziali con i salari delle imprese ferroviarie ticinesi. Si auspica ora di riuscire a reclutare personale anche in questo settore, fidelizzando il personale e finalmente riuscendo a lavorare con un organico al completo.

Il CCL non cade dal cielo

Il buon CCL non è caduto dal cielo. Da anni il sindacato è fortemente presente in azienda. La totalità dei membri della CoPe è affiliata al SEV. La collaborazione con il segretariato di Bellinzona è assidua e concreta. Negli scorsi anni nel settore dell’esercizio, il SEV è intervenuto più volte su tematiche relative al tempo di lavoro. Ora, tutti gli accordi sul tempo di lavoro siglati con la direzione sono stati ripresi nel nuovo CCL. I nuovi articoli, sui quali ovviamente andrà verificata minuziosamente l’applicazione, creeranno le basi affinché non si verifichino più situazioni di giorni di libero arretrati come purtroppo è stato spesso il caso con la scorsa direzione.

Un clima costruttivo

Le trattative si sono svolte in un clima costruttivo e non sono mai state interrotte. Non ce ne è stato bisogno anche perché il mandato espresso dai membri SEV continuava ad essere rispettato. Di sicuro, rispetto alla vecchia direzione, il Direttore Claudio Blotti ha mostrato un cambiamento radicale nell’interpretare il partenariato sociale. Un approccio che ha ineluttabilmente aiutato nell’ importante esercizio di negoziazione del CCL. Di importanza fondamentale è stato avere al tavolo delle trattative anche il presidente della Commissione del personale Damiano Laloli e il presidente sezionale VPT Luca Madonna. Il loro contributo è stato tangibile, professionale e assolutamente essenziale per la realizzazione del documento. Le parti hanno inoltre siglato un accordo protocollare in cui vengono definite le modalità di inserimento dei collaboratori nel nuovo sistema salariale, un adattamento del 0,5 percento di tutte le scale salariali a decorrere dal 01.01.2020 e l’impegno delle parti a migliorare ulteriormente l’articolo del pensionamento anticipato ancorato nel negoziato CCL.

In vigore l’anno prossimo

Il nuovo CCL entrerà in vigore il primo gennaio dell’anno prossimo e avrà una validità di cinque anni. Anche questo aspetto temporale è stato valutato in modo positivo dall’assemblea. Con i tempi che corrono il nuovo CCL darà pertanto un’apprezzata stabilità. L’assemblea ha saputo cogliere e ponderare quanto presentato dai sindacati. Con grande attenzione, i membri dei sindacati hanno valutato il CCL nella sua globalità dimostrando pragmatismo e senso di responsabilità. L’unanimità del voto dei presenti sull’approvazione del CCL, manifesta in modo inequivocabile la bontà del risultato raggiunto. Risultato accolto anche dal Consiglio di amministrazione dell’azienda di trasporti.

Angelo Stroppini

I punti essenziali del nuovo contratto in un colpo d’occhio

Componenti retributive:

  • Per ogni funzione è stata definita una scala salariale con 12 scatti automatici dalla minima alla massima
  • Mantenimento tredicesima
  • Ai dipendenti in azienda FART da oltre 25 anni, negli anni a seguire ogni mese di settembre verrà corrisposta una mezza mensilità
  • Mantenimento gratifiche anzianità di servizio
  • Introduzione di una componente al merito sulla base di un formulario di valutazione allestito con la CoPe. Gli scatti automatici del sistema salariale sono in ogni caso garantiti
  • Adattamento delle indennità. Mantenimento dello status quo o modificate verso l’alto
  • Mantenimento indennità di residenza a CHF 3390.- annuali. La stessa verrà adattata agli indici di rincaro riconosciuti dall’azienda.

Tempo di lavoro:

  • Settimana di 40 ore nei dipartimenti esercizio e amministrazione
  • Ripresa regolamentazione tempo di lavoro secondo modello FFS per il dipartimento esercizio.

Altro:

  • Congedo paternità di 10 giorni
  • Introduzione di un modello di pensionamento anticipato
  • Disposizioni disciplinari secondo modello CCL FFS
  • Introduzione contributo di solidarietà di CHF 15.-
  • Tribunale arbitrale
  • Protezione dal licenziamento in caso di malattia e infortunio di 2 anni secondo modello CCL FFS
  • Nuovo regolamento della commissione del personale secondo le regole del CCL FFS
  • Chiare regole per l’assunzione fissa degli autisti ausiliari.