Circa 70 membri hanno preso parte alla giornata sul futuro della comunicazione del SEV
Supporti cartacei o digitali? Entrambi: sono complementari
L’obiettivo dei/delle partecipanti alla giornata della comunicazione del SEV (svoltasi a Olten il 2 luglio scorso) è stato duplice: esprimere le proprie esigenze in materia di comunicazione/informazione e riflettere sulle aspettative delle diverse categorie di persone che l’informazione la consumano quotidianamente. L’esito del confronto ha messo in luce la forza complementare della carta e dei mezzi digitali. Insomma l’una non esclude l’altra.
Alcuni sono giunti a Olten perché volevano assolutamente difendere il mantenimento del giornale contatto.sev nella versione cartacea. Altri hanno portato idee ed esigenze della loro generazione. Altri ancora hanno voluto marcare presenza perché, semplicemente, interessati al tema della comunicazione, comunque centrale per un sindacato. Per cominciare va subito detto che la settantina di partecipanti - in rappresentanza della diversità di lettori e lettrici - hanno risposto alle attese degli organizzatori che hanno potuto recepire le differenti sensibilità. I/le partecipanti hanno contraccambiato l’apprezzamento tornando a casa pienamente soddisfatti: aver avuto la possibilità di dire la loro, è stato importante. C’è chi, invece, si aspettava qualcosa di più concreto, ma nell’insieme l’esperimento è funzionato bene.
La giornata è stata introdotta dal responsabile della comunicazione del SEV Peter Moor, che ha ricordato le due principali ragioni all’origine della discussione: l’evoluzione generale del mondo dei media, al quale il SEV non può sottrarsi, e il mandato di realizzare dei risparmi deciso dal comitato SEV. Il SEV ha dunque deciso di rivolgersi ad esperti con un mandato alla Scuola universitaria di scienze applicate. L’istituto ha analizzato in primo luogo la strategia e i mezzi di comunicazione in uso al SEV; ha poi definito i punti forti e i punti deboli (cfr. contatto.sev 6/16).
Chiusa la parte introduttiva, sono stati creati dei gruppi di lavoro eterogenei con il seguente compito: formulare le aspettative verso la comunicazione del SEV e verso il processo di rinnovamento dei supporti informativi. L’esito dei gruppi di lavoro è stato simile alle conclusioni ottenute dal gruppo di esperti diretto dal professor Peter Stücheli-Herlach: è necessario conservare il giornale su supporto cartaceo, ma i canali digitali sono altrettanto fondamentali, in particolare quando si tratta di trasmettere rapidamente un’informazione.
E’ stata pure menzionata la necessità di poter beneficiare di piattaforme di discussione. Per Stücheli-Herlach simili piattaforme sono una carta vincente dei media elettronici: «Invece di una comunicazione a senso unico (con il SEV nelle vesti di mittente e i membri di destinatari), abbiamo adesso la possibilità di avviare un dialogo».
Nelle discussioni è emersa una richiesta: il SEV deve comunicare meglio i propri successi e ammettere apertamente i propri fallimenti.
Ardui i compiti attribuiti nei lavori del pomeriggio: i gruppi hanno dovuto mettersi nella pelle di una persona in una determinata situazione e immaginare i suoi bisogni di comunicazione. I/le responsabili dei gruppi di lavoro hanno potuto dimostrare ai/alle partecipanti che punti di vista diversi conducono spesso a risultati diversi: le numerose forme di comunicazione non sono sempre evidenti.
Un altro compito ha richiesto nuovamente l’attenzione: ogni partecipanti ha dovuto confrontarsi con tutti i supporti informativi del SEV, dapprima osservandoli, poi usandoli per infine valutarli.
Il pannello previsto per la raccolta delle osservazioni è stato ben presto riempiti di biglietti di tutti i colori. I risultati sono comunque apparsi simili e ciò non ha stupito nessuno. Ogni supporto informativo è stato valutato in modo duplice, grazie anche alla studentessa Caroline Marti che ha motivato i/le partecipanti invitandoli ad esprimere i loro commenti e le loro valutazioni.
La giornata è servita anche a promuovere lo scambio informale tra i membri, che hanno potuto parlare liberamente. Ora cantiere della comunicazione continua e il nuovo concetto sarà presentato in occasione del prossimo congresso.
Peter Moor/frg
I prossimi passi
La giornata delle comunicazione ha permesso di far emergere le esigenze in materia di comunicazione di base, attraverso un mix di mestieri, regioni linguistiche e sottofederazioni. Sulla base dei risultati dei gruppi di lavoro e della valutazione dei mezzi esistenti di comunicazione, si sta sviluppando una strategia di comunicazione in collaborazione con la Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) che accompagna il progetto per 18 mesi. Il comitato SEV, che prende le decisioni su questo tema, discuterà le linee principali della strategia di comunicazione, nella riunione del 19 agosto.
Dopo questa decisione intermedia, la strategia di comunicazione verrà approfondita attraverso l’analisi più precisa del giornale contatto.sev, che rimarrà un indiscusso elemento centrale della comunicazione. Durante questa fase saranno anche definiti i mezzi più appropriati di comunicazione - per i supporti cartacei e digitali – e i loro costi. Il comitato SEV prenderà posizione sulla strategia finale nel mese di ottobre e nella medesima occasione si esprimerà anche sul budget da allocare alla comunicazione per il 2017. Per la cronaca, nell’autunno del 2014 il comitato aveva chiesto al Dipartimento comunicazione di sviluppare per il 2017 una strategia che tenesse conto di una sostanziale contrazione dei costi. Da allora, sono già stati raggiunti dei risparmi attraverso una leggera riduzione dei numeri di contatto.sev, la rinegoziazione dei costi di stampa, così come piccole riduzioni negli effettivi della redazione. Dopo la decisione del comitato nel mese di ottobre 2016, si tratterà di sviluppare all’interno della comunicazione nuovi prototipi e processi di lavoro. Di sicuro è già previsto un progetto per meglio valorizzare il congresso dell’anno prossimo, il rapporto sociale e i testi di orientamento del SEV.
Vivian Bologna/frg