Petizione a sostegno del collega B.
Licenziamento antisindacale
Il 14 giugno, una delegazione di dipendenti della MBC e del SEV ha presentato al direttore una petizione a sostegno del vicepresidente della sezione licenziato. La petizione ha raccolto 67 firme di colleghi.
Lunedì 14 giugno, fine mattinata. Una delegazione di una decina di dipendenti dei «Transports de la région Morges-Bière-Cossonay» (MBC) e del SEV si è recata alle officine di Bière per consegnare al direttore una petizione a sostegno di B, il vicepresidente della sezione licenziato. Con le loro firme, i colleghi della MBC hanno denunciato la volontà della direzione di sbarazzarsi del loro rappresentante sindacale e hanno chiesto al direttore, François Gatabin, di revocare la sua decisione.
Grande sostegnononostante le minacce
«La petizione è stata firmata da 67 dipendenti, il che dimostra da un lato la vera rabbia del personale e d’altro lato un vero slancio di solidarietà», sottolinea Patricia Alcaraz, la segretaria sindacale incaricata di questo dossier al SEV. Questo numero è tanto più significativo perché la direzione ha esercitato pressioni chiedendo e fotografando i fogli con le firme. Il fatto che gli impiegati abbiano accettato di firmare solo se i loro nomi non venivano forniti alla direzione, mostra il clima di paura e intimidazione creato da certi dirigenti e piccoli capetti particolarmente zelanti. Il direttore si è sorpreso che non gli siano stati dati i nomi dei firmatari.
Un’attività sindacaleche dà fastidio
Alla base di questa petizione c’era la minaccia di licenziamento che pendeva su B., macchinista da molti anni presso la MBC e anche vicepresidente della sezione nel settore ferroviario. Purtroppo gli incontri proposti alla direzione per discutere la questione, sono stati tutti rifiutati. All’inizio di giugno, B. ha ricevuto la sua lettera di licenziamento. La direzione sostiene che sono il suo lavoro, il suo atteggiamento e la sua mancanza di rispetto per i valori dell’azienda a non essere soddisfacenti. Motivi incomprensibili per i colleghi di B., poiché la qualità del suo lavoro è riconosciuta da tutti. «B. è perfettamente adeguato all’azienda. In particolare, l’aveva aiutata nel 2019 realizzando la pianificazione del settore ferroviario. È un collega esemplare ad essere licenziato. Brutalmente», denuncia Alcaraz.
Il SEV lotterà sempre
Per il SEV, è la sua attività sindacale che disturba, che altro non è se non il motivo inconfessato di questo licenziamento. Per anni B. ha segnalato delle disfunzioni interne, in particolare nel campo della pianificazione, che hanno irritato la direzione di MBC. Alla consegna della petizione, Christian Fankhauser, vicepresidente del SEV, ha chiaramente detto al direttore che «il SEV ogni volta che viene toccato un delegato sindacale, in qualunque parte della Svizzera, si batterà per trovare soluzioni». Ed ha aggiunto di deplorare il fatto che non sia stata colta l’opportunità di un incontro.
Invece di ascoltare il messaggio, la direzione si è sbarazzata del messaggero. Ma il messaggio è chiaro. Il mancato rispetto del CCL rende sempre più difficile per il personale organizzare il proprio tempo libero, soprattutto la sera e nei fine settimana, quando la pianificazione annuale e mensile non è disponibile in tempo o la pianificazione delle vacanze è notevolmente ritardata. Inoltre, la Legge sulla durata del lavoro (LdL) e la sua ordinanza non vengono rispettate: modifiche alla pianificazione annuale e ai turni vengono effettuate senza consultazione, e frequenti cambiamenti di turni avvengono pure senza consultazione o accettati sotto la minaccia di pressioni.
Instaurato un clima di paura
Infine, dopo la nomina di un direttore operativo, la pressione sui lavoratori MBC è aumentata. Le domande legittime dei dipendenti sulla pianificazione, la sicurezza e gli obiettivi non sono gradite. Secondo vari rapporti, il responsabile usa metodi riprovevoli per controllare e fare pressione. Molti colleghi ci hanno detto che l’atmosfera in MBC è peggiorata notevolmente.
«Si ripetono sempre gli stessi errori, persiste l’indifferenza verso i problemi della violenza e si intensifica la gestione del controllo», ha detto Patricia Alcaraz. Il licenziamento del vicepresidente della sezione è una tragedia individuale, ma soprattutto un atto simbolico di grande conflitto. Il sindacato si è offerto di incontrare la direzione per discutere tutti questi elementi di gestione fondata sulla paura. L’incontro richiesto si terrà finalmente il 29 giugno.
Yves Sancey
Commenti
Christoph Hirsch 24/06/2021 14:58:09
Wir Eisenbahner*innen kennen François Gatabin doch bestens?! Er hat 2006 in seiner Funktion beim SEV den Arbeitskampf der Kolleg*innen mit markigen Worten, zB «… das Personal sieht in der Kündigung …. eine Kampfansage ….» und «wenn die Leute schlechter gestellt werden, nimmt auch ihre Motivation ab, …». Nach einem “Zwischenhalt“ bei den SBB in der Westschweiz wurde er MBC Direktor. Ich bin immer wieder überrascht, wie schnell ein Paulus sich zum Saulus rurückverwandeln kann!
Roman 24/06/2021 18:14:23
Leider wieder mal ein Beispiel von ehemaligen Gewerkschaftsfunktionären, die sich am nächsten stehen.
Da dürfte man auch mal auf den Mann Spielen und den Herren unter Druck setzen, da gibst sicher genug Munition.
Hausi Wiesendanger 26/06/2021 15:39:22
Habe diesen Typen vor Jahrzehnten beim LPV als Ultra-Gewerkschafter erlebt. Wurde später sehr enttäuscht und bin es heute noch. Wie lange geht es denn noch bis zur Pensionierung?