Finanziamento trasporti pubblici
Traguardo non ancora raggiunto
La domanda nei trasporti pubblici si sta lentamente riprendendo dopo il lockdown, tuttavia le imprese del settore difficilmente potranno recuperare le gravi perdite subite. Attualmente le Camere federali stanno discutendo un avamprogetto della Confederazione per il sostegno finanziario ai trasporti pubblici. Secondo il SEV questo avamprogetto presenta ancora delle lacune e pertanto si sta impegnando di conseguenza in seno al Parlamento.
Durante il confinamento la domanda di trasporti pubblici è diminuita fino all’80%. Ciò nonostante le imprese di trasporto hanno dovuto mantenere un’offerta di base, anche nel traffico a lunga percorrenza, con conseguenti mancati guadagni. Il Consiglio federale ha riconosciuto questa criticità ed ha elaborato la «Legge urgente concernente il sostegno ai trasporti pubblici nella crisi Covid-19». Si tratta di un avamprogetto per sostenere finanziariamente i trasporti pubblici (cfr. anche il giornale SEV n. 10) che prevede misure per 700 milioni di franchi. «Il Consiglio federale condivide la nostra posizione secondo cui le perdite causate dal lockdown nel traffico viaggiatori regionale e nel traffico merci ferroviario debbano essere compensate», spiega la segretaria sindacale SEV e consigliera nazionale Edith Graf-Litscher.
Permangono gravi lacune
«Per quanto riguarda invece il traffico a lunga percorrenza, l’esecutivo non intende colmare le gravi perdite registrate, nonostante anche questo comparto abbia sempre dovuto garantire un’offerta minima!» E parliamo di perdite per un ammontare di ben 400 milioni di franchi che indirettamente gravano anche su BLS e SOB, società che gestiscono alcune linee del traffico a lunga percorrenza su mandato delle FFS. Secondo il rapporto esplicativo, l’ex monopolista dovrà compensare tali perdite inizialmente con risorse proprie, sfruttando il margine di manovra a sua disposizione. Tuttavia questa valutazione è in contraddizione con l’innalzamento del limite dei mutui concessi dalla tesoreria federale da 500 a 750 milioni di franchi. Questo aumento – destinato ai crediti di durata molto breve, al massimo di un anno – è stato giustificato dal Consiglio federale con la necessità di superare la pesante situazione di scarsa liquidità delle FFS. «Tali risorse aggiuntive devono servire solamente a garantire la solvibilità delle FFS fino alla fine del 2020», sostiene la consigliera federale. «Inoltre l’accensione di crediti porta ad un ulteriore pressione al risparmio, che si ripercuote in particolare sul personale». Per questa ragione Edith Graf-Litscher, che è anche membro della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N), ha presentato una richiesta all’amministrazione in cui auspica siano avanzate, «modifiche della legge sul trasporto di viaggiatori affinché anche il traffico a lunga percorrenza possa rientrare nella compensazione finanziaria [...]».
In calo il traffico turistico
Alcune imprese turistiche, ad esempio nel settore della navigazione, hanno dovuto sospendere completamente l’attività per due mesi e mezzo, con gravi conseguenze finanziarie. Nella sua richiesta Edith Graf-Litscher chiede al Consiglio federale di illustrare «in che modo la Confederazione potrà contribuire a sostenere le gravi perdite di queste imprese.»
La CTT-N ha accolto con una solida maggioranza la proposta della Consigliera federale Graf-Litscher; in questo modo sono state gettate importanti basi all’interno del Consiglio nazionale. «Il treno tuttavia non è ancora giunto a destinazione: dovremo lottare fino alla fine», afferma convinta la segretaria sindacale. «Mi impegnerò quindi con tutte le mie forze affinché, oltre al traffico viaggiatori regionale, anche il traffico a lunga percorrenza e le linee turistiche possano beneficiare di un sostegno adeguato. Il settore dei trasporti pubblici deve continuare a funzionare e per questo il personale non deve temere la pressione al risparmio né sostenere le conseguenze della crisi!» conclude Edith Graf-Litscher.
Chantal Fischer
La palla in Parlamento
Via libera lunedì, da parte del Consiglio degli Stati, al sostegno per le imprese di trasporto pubblico duramente colpite dal «lockdown» della scorsa primavera. Contrariamente al Consiglio federale, i «senatori» hanno voluto estendere il sostegno anche al traffico locale, a quello turistico e ai treni navetta per le automobili. La spesa prevista si aggira attorno ai 700 milioni di franchi. Con 25 voti contro 15, i «senatori» hanno deciso di sostenere, oltre al traffico a lunga distanza, anche le imprese di trasporto locali.
Al momento della chiusura redazinale non era ancora noto la posizione del Consiglio nazionale, impegnato nel dibattito giovedì.