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Securitrans

Risparmiare sul CCL?

«Queste trattative sul CCL non saranno facili, perché la direzione si è posta apertamente l’obiettivo di ridurre i costi del personale», ha spiegato il segretario SEV Stefan Marti ai colleghi riuniti in assemblea. In quanto successore di Lucie Waser, da inizio anno è lui a occuparsi del personale di Securitrans. Durante il suo incontro di presentazione con la CEO di Securitrans Désirée Baer e il responsabile HR Andreas Feuz, a fine gennaio, gli è stata esposta chiaramente l’esigenza di ridurre i costi del personale. In caso contrario Securitrans non sarebbe più concorrenziale rispetto agli altri attori sul mercato, in particolare nel ramo Sorveglianza speciale (monitoraggio di edifici), dove ditte come Protectas, Delta o Securitas pagano salari inferiori, hanno spiegato i vertici dell’ azienda, rimandando inoltre al CCL per il ramo dei servizi di sicurezza privati che UNIA ha sottoscritto con l’associazione mantello AISS. Un contratto con salari di base nettamente più bassi di quelli versati da Securitrans. Anche nel ramo della sicurezza sui cantieri ferroviari la concorrenza offre condizioni più vantaggiose, con il pericolo che nei prossimi mesi alcuni mandati vadano perduti.

Frottole e verità

«Le imprese di costruzione dei binari come Sersa versano salari dello stesso livello», ha obiettato un collega. «Il problema sono le aziende che non pagano indennità. Ma già oggi da noi le paghe e le indennità sono notevolmente inferiori che alle FFS».

«I nostri clienti sanno che cosa ricevono da noi», ha spiegato un altro intervenuto. «Nel 2018 sui cantieri nella Svizzera orientale abbiamo fatto centinaia di ore supplementari. Securitrans però preferisce pagarcele e rifiuta nuove assunzioni.»

Securitrans è concorrenziale anche nel ramo della sorveglianza speciale, lo dimostrano i mandati acquisiti di recente, grazie alla buona qualità dei servizi, ha aggiunto un terzo collega. «Ma un buon lavoro si ottiene solo riconoscendo un salario adeguato!» ha concluso il presidente centrale AS Peter Käppler. «Spetta alle FFS, che detengono il 51 percento delle azioni di Securitrans (insieme al 49 percento di Securitas), assicurare il lavoro alla propria affiliata, sia sui cantieri ferroviari sia nella sorveglianza degli edifici».

Buoni risultati e dividendi

«L’anno passato Securitrans ha segnato un fatturato da record», ha ricordato un altro collega. «Non per niente, grazie al buon andamento degli affari, alle trattative salariali il SEV è riuscito a spuntare un premio di 500 franchi. Inoltre l’impresa versa dividendi elevati alle FFS e a Securitas. Però in futuro vuole spremerci ancora di più».

Qualcuno in sala ha suggerito che «si potrebbero sicuramente trovare altre possibilità di risparmiare ai piani alti, magari cominciando con le loro costose macchine per il caffè». Insomma, all’assemblea l’idea di Securitrans di tagliare sui salari ha suscitato abbastanza malcontento.

Allarmismo e cifre nascoste

«Pretese esorbitanti ci giungono da molte aziende», ha tranquillizzato Stefan Marti. «Fa semplicemente parte del gioco durante i negoziati. Si incute volutamente paura nel personale con la minaccia della concorrenza e si dipinge un quadro del contesto e del mercato peggiore di quanto sia realmente. In ogni caso ci si rifiuta di fornire cifre affidabili, proprio quando gli affari vanno bene. Ormai questi giochetti sono conosciuti.» Le dichiarazioni volte ad incrementare la competitività sono anche un segnale lanciato alla politica – ha spiegato Marti – ossia a quelle cerchie che controllano le aziende dei TP, di solito in mano a forze borghesi e molto favorevoli ai datori di lavoro.

Designata la Conferenza CCL

«Valuteremo con attenzione se le pretese e gli argomenti dell’impresa stanno in piedi, esigendo cifre veritiere e impegnandoci come d’abitudine per le vostre retribuzioni, indennità e norme sui tempi di lavoro», ha promesso Stefan Marti. La delegazione alle trattative del SEV – formata da Peter Käppler, dal presidente di settore Urs Lacher e da Stefan Marti – chiederà mandato alla conferenza CCL e informerà in maniera regolare sui progressi negoziali. Nove fra colleghe e colleghi di tutti i gruppi professionali e regioni linguistiche si sono messi a disposizione e sono stati eletti, durante l’assemblea, per far parte della conferenza CCL. Si riuniranno prevedibilmente in marzo la prima volta, allo scopo di definire il mandato negoziale. Un contributo prezioso in quest’ambito verrà dal sondaggio compiuto fra i membri SEV di Securitrans. Anche i componenti della conferenza CCL resteranno regolarmente in contatto con gli altri colleghi.

Angelo Stroppini

Rafforzare la base

«Se la conferenza CCL non vorrà accettare l’esito delle trattative, si imporrà la necessità di misure di lotta», ha spiegato ancora il presidente centrale AS Peter Käppler. «Quanti più affiliati avremo, tanto più forti saremo e minori saranno le chance per l’azienda di peggiorare il nostro CCL.» Già oggi una parte consistente dei circa 800 addetti è organizzata sindacalmente, con oltre il 96 percento nel SEV.

Chi acquisirà un nuovo membro non riceverà soltanto il premio di 50 franchi offerto dal SEV, ma (per ogni persona reclutata) parteciperà a un concorso con in palio un pernottamento per due persone a Briga, assegni Reka per le vacanze e bottiglie di vino del centenario SEV.