Giornata degli immigrati del 9 novembre a Olten
«Unire le forze per andare più lontano»
La giornata, perfettamente organizzata dal segretario SEV Arne Hegland, è stata un pieno successo, grazie anche alla partecipazione di oltre 60 tra coleghe e colleghi.
«Quando ho tentato di concorrere ad un posto di capo squadra mi hanno risposto: sei in gamba, ma... e poi sono venuto a sapere che hanno preso uno Svizzero», ha riferito un collega. Per un altro, invece «gli immigrati vengono assunti solo se non c’è a disposizione nessun altro». Un terzo ha riportato di un caso in cui un collega immigrato se è visto addossare la responsabilità di un furto, solo per il fatto che il suo cognome è di chiara origine straniera. Solo grazie ad un testimone ha potuto dimostrare la sua estraneità ai fatti.
Le testimonianze di disagio espresse dai partecipanti hanno dato diversi spunti al dibattito animato da Basil Oberholzer. Altro aspetto critico è il mancato riconoscimento dei diplomi esteri, che possono comportare, come ha risposto Nadège Strässle Tharhassem, di dover affrontare una nuova formazione. Un altro problema è dato dalla necessità di padroneggiare almeno una lingua nazionale.
«È più facile trovare soluzioni cercandole tutti assieme» ha puntualizzato Giorgio Tuti, ricordando l’importanza di associazioni e organizzazioni per gli immigrati. Anche i sindacati svolgono una funzione molto importante per l’integrazione, oltre che a lottare per migliorare le condizioni di lavoro: «le condizioni di lavoro, anche degli immigrati, migliorano proporzionalmente all’aumento del grado di organizzazione. Per questo raccomando a tutti di organizzarsi».
Angelina Providzalo, specialista per l’integrazione del canton Berna ha deplorato il mancato sostegno del padronato alla nuova legge per l’integrazione, che entrerà in vigore nel 2015 e che prevede la frequentazione di corsi di lingue per immigrati. «Questo sostegno avrebbe senz’altro contribuito a risolvere numerosi problemi», ha ricordato Vica Mitrovic, politologo e già segretario sindacale presso Unia. Conciliare le esigenze di una formazione con un’attività professionale, magari anche fisicamente dura e con la vita famigliare è spesso un’ impresa molto ardua.
Fi