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Convegno della migrazione SEV dedicato al diritto svizzero di cittadinanza

«Invito a naturalizzarsi!»

La cittadinanza svizzera è un diritto o un privilegio? Questo l’interrogativo trattato dal convegno annuale della migrazione SEV.

Podium (von links): Pascale Steiner, Peter Moor, Salvatore Bubba, Manuel Avallone, Claudia Menchini.

All’appuntamento promosso dal SEV il 5 novembre a Olten hanno risposto una sessantina di colleghe e colleghi, che hanno dapprima potuto assistere ad un’introduzione al tema della giornata da parte di Arne Hegland, responsabile della commissione migrazione del SEV, che ha anche illustrato gli inasprimenti delle condizioni previsti a partire dall’1.1.2018 (vedi riquadro).

Questi inasprimenti hanno indotto l’Unione sindacale svizzera USS a promuovere una vera e propria offensiva per la naturalizzazione, dato che per le domande inoltrate prima dell’1.1.2018 varranno le condizioni attuali. L’USS invita pertanto le persone che non hanno ancora la cittadinanza svizzera a presentare una domanda entro tale data.

Assumere la cittadinanza svizzera è anche una questione emotiva

La questione dell’assunzione della cittadinanza svizzera è stata poi affrontata nell’ambito di una tavola rotonda, nella quale il vicepresidente del SEV Manuel Avallone ha illustrato il suo esempio e i motivi che l’hanno indotto ora a dar seguito all’azione dell’USS e a richiedere la cittadinanza svizzera. Manuel è nato e cresciuto in Svizzera, vi ha frequentato le scuole e si esprime in purissimo dialetto bernese. Ciò nonostante, non ha mai richiesto la cittadinanza svizzera. Ha infatti sempre trovato che il processo avesse un che di umiliante e gli sembrava di dover chiedere la carità al paese in cui vive.

Am Nachmittag diskutierten die Teilnehmer/innen in Gruppen. Zum Schluss gab es ein lehrreiches und lustiges Einbürgerungsquiz.

Adesso si è però deciso e presenterà domanda di naturalizzazione e, illustrando il suo caso, ha anche parlato delle molte persone che si trovano nella sua situazione: persone che vivono qui da molti anni, ma che non hanno diritto di partecipare alla vita politica del paese: «È un indebolimento della democrazia ed è per questo che è opportuno naturalizzarsi.»

Svizzeri (quasi) fatti

Altri partecipanti alla tavola rotonda avevano già compiuto questo passo. Salvatore Bubba, collaboratore di RailClean FFS, è nel bel mezzo del processo di naturalizzazione, che gli appare però lungo e poco trasparente. Claudia Menchini, di origini italiane, lo ha invece percorso sino alla fine e ha ottenuto la cittadinanza svizzera. Si è quindi sentita di dover rincuorare Avallone e gli altri colleghi: abbiamo fatto molto per questo paese, vi abbiamo trascorso la nostra vita e vi abbiamo lavorato. Ritengo quindi giusto che ne diventiamo cittadini a pieno titolo.»

Claudia ha consigliato a tutti di informarsi bene sui propri diritti e i propri doveri, «per sconfiggere la sensazione di impotenza».

Come nel film

Al convegno è poi stato proiettato uno spezzone del celebre film degli anni ottanta «I fabbrica svizzeri», per introdurre la relazione di Peter Moor, neopensionato caporedattore SEV e membro della commissione naturalizzazioni di Olten, che ha confermato: «succede proprio come nel film, dato che le domande che poniamo ai richiedenti la cittadinanza non sono standardizzate». Il suo consiglio è stato quello di assumere con un pizzico di ironia e di distacco il ruolo di postulante. Un consiglio certo più facile da dare che da seguire.

Claudia Menchini präsentiert den gesamten Prozess auf einer A4-Seite.

L’ultimo intervento è stato quello di Pascale Steiner, membro della commissione federale della migrazione, che ha dal canto suo espresso un consiglio a livello politico: «la Svizzera deve contattare le persone che adempiono ai criteri per la naturalizzazione, invitandoli a farlo, come ha fatto Ginevra con un volantino». Un auspicio condiviso anche da Manuel Avallone e dagli altri partecipanti al convegno, affinché accedere alla cittadinanza svizzera sia sempre meno un privilegio.

Karin Taglang

Commenti

  • Martinez Jose

    Martinez Jose 16/11/2016 12:09:31

    La Naturalisation est beaucoup trop difficile pour les gens, qui, comme moi, sont nés en Suisse, et j'ai 53 ans !
    J'ai fait toutes mes écoles en Suisse, mon apprentissage , et j'ai toujours travaillé, sans jamais être au chômage, cela fait bientôt 26 ans que je suis au CFF, je pense être intégré !
    Pourquoi devrais-je passer un Examen, où l'on me pose des questions, auxquelles, je pense que toutes mes connaissances Suisses, ne sauraient répondre, et en plus il faut payer !
    Il faudrait, vraiment, pour les personnes comme moi, faciliter les choses.