| Attualità / giornale SEV

Alla popolazione stanno a cuore le sorti dell’AVS

Insieme in piazza

In soli quattro mesi, l’iniziativa dell’Unione sindacale AVSplus ha centrato l’obiettivo: raccogliere le firme necessarie per migliorare il primo pilastro della previdenza vecchiaia. Socialità e buone condizioni di lavoro sono valori centrali che il movimento sindacale intende ribadire in occasione della manifestazione del 21 settembre a Berna.

L’AVS è la previdenza di vecchiaia più sicura. Le sue prestazioni sono garantite. Grazie al crescente benessere e al finanziamento solidale, i ricchi pagano di più rispetto a chi ha un reddito medio-basso.

A differenza del secondo e terzo pilastro, l’AVS è decisamente meno esposta al rischio di borsa. Le banche e le assicurazioni del ramo vita non possono arricchirsi sulle nostre spalle con l’AVS. Ecco perché il primo pilastro è la forma di previdenza vecchiaia più sociale e più sicura. Ecco perché vale la pena rafforzarlo. Con oltre 116 mila firme, l’iniziativa popolare «AVSplus: per un’AVS forte» è dunque riuscita. A comunicarlo l’Unione sindacale svizzera (USS), secondo cui, in 4 mesi, la proposta è stata sottoscritta da oltre 116 000 persone. Ne sarebbero bastate 100 000 e i promotori disponevano ancora di altri 14 mesi per ricercare altri firmatari. Il testo, che sarà depositato alla Cancelleria federale in settembre, chiede un potenziamento delle rendite AVS del 10 %. In media l’aumento mensile sarebbe di 200 franchi per le persone singole e di 350 per i coniugi.

Treno speciale dal Ticino

Insieme e numerosi a Berna il 21 settembre con il treno speciale!

Andata Ritorno
partenza da Chiasso 08.57 partenza da Berna 16.47
partenza da Mendrisio 09.05 arrivo a Airolo19.29
partenza da Lugano 09.22 arrivo a Faido 19.45
partenza da Bellinzona 09.49 arrivo a Biasca 20.21
partenza da Biasca 10.03 arrivo a Bellinzona 20.42
partenza da Faido 10.25 arrivo a Lugano 21.11
partenza da Airolo 10.44 arrivo a Mendrisio 21.29
arrivo a Berna 13.43 arrivo a Chiasso 21.38

Tenendo conto degli «enormi progretti di smantellamento» della previdenza per la vecchiaia da parte del Consiglio federale, la rapida riuscita della proposta di modifica di legge, sostenuta dal partito socialista dai Verdi e dai sindacati, «non è una sorpresa» per l’USS.

Stando alle proposte del Governo, l’aliquota di conversione del secondo pilastro va ridotta dal 6,8 al 6,0 %. Per evitare una diminuzione delle rendite, che tale misura comporterebbe per circa il 10 %, l’Esecutivo ha previsto varie misure per aumentare l’avere di vecchiaia disponibile al momento del pensionamento. Tra queste figura pure un rialzo dei prelievi salariali. Il pensionamento anticipato dovrebbe intervenire più tardi a oggi (da 58 a 62 anni) e le donne dovrebbero conseguire una rendita AVS dai 65 anni (contro l’attuale soglia a 64 anni). L’aumento pensionabile delle donne è ovviamente avversato in modo chiaro e netto, dal momento che la parità sancita de jure non è ancora realizzata de facto.

red