Votazione popolare dell’11 marzo
6 settimane di vacanze: ce le siamo meritate
In Svizzera lavoratori e lavoratrici lavorano sempre di più, ma rimangono a bocca asciutta. Sono i manager dai bonus faraonici e gli azionisti che intascano gli utili. Le vacanze costituiscono una forma di compensazione per un lavoro che diventa sempre più duro. È dunque giunto il momento di avere più vacanze.
In tutti questi anni, lavoratrici e lavoratori hanno lavorato sempre più duramente, mentre i loro salari hanno subito solo aumenti irrisori. Anche l’orario di lavoro è rimasto pressoché immutato. I profitti sono finiti nelle tasche di altri.
L’11 marzo avremo la possibilità di cambiare un poco le cose, votando SÌ all’iniziativa popolare per un aumento delle vacanze. Essa garantisce da subito cinque settimane di vacanza per tutti, più una sesta che sarà raggiunta gradualmente nell’arco di cinque anni. Da tempo meritiamo un aumento delle vacanze – e con il nostro rendimento ne abbiamo già coperto i costi negli scorsi anni. Attualmente, grazie a buoni contratti collettivi di lavoro, beneficiamo in media di cinque settimane di vacanza all’anno.
Più tempo per riposare
Con l’approvazione dell’iniziativa, la sesta settimana di vacanza non viene introdotta subito. In un primo passo tutti i dipendenti ottengono cinque settimane di vacanza, in seguito il numero dei giorni di vacanza aumenta di un giorno all’anno. A cinque anni dall’approvazione dell’iniziativa tutte le persone occupate in Svizzera avranno pertanto diritto a sei settimane di vacanza. I costi provocati dalla settimana di vacanza aggiuntiva sono già coperti dall’aumento della produttività e dalla diminuzione dei costi legati allo stress (pari attualmente a 10 miliardi di franchi), dato che il troppo lavoro può far male.
Quando il lavoro fa male
Lo si riscontra in particolare nei lavoratori più anziani. Sono costretti ad abbandonare l’attività lavorativa molto prima di raggiungere l’età di pensionamento perché non sopportano più le costanti pressioni. Oppure diventano invalidi. È inoltre ben noto che l’aspettativa di vita delle persone che esercitano mestieri particolarmente faticosi è inferiore alla media. Ma anche i più giovani soffrono sempre più spesso della cosiddetta sindrome da burnout.
Per il singolo lavoratore è praticamente impossibile sottrarsi alla crescente pressione sul posto di lavoro. È necessaria una migliore tutela legale, garantendo ad esempio più vacanze. L’iniziativa per un aumento delle vacanze garantisce più vacanze, più riposo e quindi più salute. Avere più vacanze può allungare la vita.
Campioni del mondo
Quando si tratta di lavoro, gli svizzeri sono i campioni del mondo. In nessun altro paese si produce di più per ora lavorativa. Le statistiche ufficiali parlano chiaro: ogni anno diventiamo un po’ più efficienti rispetto all’anno precedente. Ogni anno, nello stesso arco di tempo, produciamo più merci e forniamo più servizi. I salari, invece, non hanno subito il medesimo aumento. Altri hanno tratto vantaggio della nostra produttività. I profitti delle aziende sono saliti alle stelle, i manager hanno intascato bonus da capogiro e gli azionisti hanno ottenuto lauti dividendi.
Quando si tratta di lavoro, gli svizzeri sono anche i campioni d’Europa. Lavoriamo in media 44 ore alla settimana. In Austria sono solo 41, in Germania 40, in Italia 39 e in Francia addirittura solo 37.Considerando anche le ore di lavoro straordinario, una persona su tre occupata a tempo pieno lavora oltre 45 ore alla settimana – solo nel 2010, gli impiegati a tempo pieno hanno prestato così tante ore di lavoro straordinario che avrebbero potuto essere creati oltre centomila posti di lavoro. La Svizzera è anche il fanalino di coda in materia di vacanze e giorni festivi cui i lavoratori hanno diritto a norma di legge. Mentre in Finlandia i lavoratori beneficiano di 40 giorni liberi all’ anno e in Austria di 38, in Svizzera i giorni liberi sono solo 29. L’iniziativa sulle vacanze garantisce che le lavoratrici e i lavoratori occupati in Svizzera possano riposarsi tanto quanto nel resto dell’ Europa.
Unione sindacale svizzera
Campioni del mondo del lavoro
Ogni anno, per ogni ora lavorativa diventiamo un po’ più efficienti rispetto all’anno precedente. E ogni anno, nello stesso arco di tempo, produciamo sempre più merci e forniamo sempre più servizi.
In breve: in Svizzera, la produttività del lavoro aumenta costantemente – negli ultimi 20 anni è cresciuta del 21%. Ma i nostri salari non tengono neanche lontanamente il passo! Nello stesso arco di tempo i nostri salari sono cresciuti solo del 6,4% circa.
In altre parole: la nostra diligenza va a vantaggio di altri. I profitti delle aziende sono saliti alle stelle, i manager hanno intascato bonus da capogiro e gli azionisti hanno avuto ricchi dividendi.