Rafforzare l'AVS con gli utili della Banca Nazionale
«Per aumentare le pensioniin Svizzeraci sono soldia sufficienza»
L’assemblea dei delegati dell’USS ha appena approvato il lancio di un’iniziativa affinché una parte degli utili della BNS vada all’AVS. Perché questa lotta, Valérie Solano?
Il testo, approvato dall’Assemblea dei delegati, prevede che quando gli utili di bilancio della Banca nazionale svizzera sono elevati, una parte di questi utili sia accreditata al fondo di compensazione dell’assicurazione vecchiaia e superstiti.
Questa iniziativa è fondamentale per il futuro della politica delle pensioni. Attualmente, le pensioni sono in caduta libera a causa del declino del rendimento delle casse pensioni e le pensioni AVS non tengono il passo con i salari. Il SEV, come l’USS, chiede un rafforzamento dell’AVS, in particolare attraverso la tredicesima AVS.
Politicamente la destra e il centro puntano sull’aumento dell’età pensionabile; e se ora sono soprattutto le donne ad essere colpite – lo vediamo con AVS 21 e a livello delle rendite del secondo pilastro – in seguito la pillola amara dovrà essere ingoiata da tutti.
L’argomento dell’invecchiamento della popolazione, che porta a spese e deficit supplementari per l’AVS, ignora il fatto che in Svizzera ci sono abbastanza soldi per gli aumenti delle pensioni. Basta considerare i forzieri della Banca Nazionale Svizzera in particolare, che attualmente possiede più di mille miliardi di franchi in azioni, obbligazioni e oro. Tra il 2016 e il 2021, la BNS ha registrato un utile medio annuo di oltre 26 miliardi di franchi, compresi i significativi guadagni derivanti dai bassi tassi d’interesse.
L’attuale accordo sulla distribuzione degli utili della BNS dura fino al 2025. In questo quadro, un massimo di 6 miliardi di franchi può essere distribuito ai Cantoni, a condizione che l’utile di bilancio (cioè la riserva per distribuzioni future e gli utili annuali) ammonti ad almeno 40 miliardi di franchi. Se l’utile di bilancio è negativo, non c’è distribuzione. È quindi ragionevole che una parte del rendimento di questi attivi sia versata all’AVS.
Laddove la BNS ha realizzato in passato profitti particolarmente elevati, l’AVS ne ha già beneficiato. Nel 2007, per esempio, l’AVS ha ricevuto 7 miliardi di franchi dalla vendita delle riserve d’oro in eccesso.
Noi del SEV faremo quindi del nostro meglio per raccogliere le firme non appena l’iniziativa sarà lanciata ufficialmente.
Valérie Solano è vicepresidente del SEV. Hai una domanda per lei o per il SEV in generale?
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