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La parola passa ora agli Stati. Il commento di Philipp Hadorn

Cargo azienda autonoma?

FFS Cargo deve diventare un’impresa autonoma. Lo ha deciso ilNazionale discutendo la futura Organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria (OIF).

Philipp Hadorn, Nationalrat SP/SO und Gewerkschaftssekretär SEV, leitet u.a. das Team Cargo

Gli Stati devono ancora esprimersi. Con 98 voti contro 75 e 10 astenuti, la Camera del popolo ha infatti deciso oggi di rinviare il dossier sull’OIF al governo con l’incarico di presentare un nuovo disegno di legge. Lo scopo è accrescere la concorrenza e incentivare il traffico merci. La Camera del popolo aveva già adottato nel 2015 una mozione che chiedeva l’indipendenza di FFS Cargo. Il Consiglio degli Stati aveva rifiutato di darvi seguito, accontentandosi di chiedere un esame dettagliato di diversi scenari (status quo, partecipazione finanziaria di terzi, trasferimento di merci a un’impresa indipendente detenuta a maggioranza dallo Stato). PPD e socialisti hanno nuovamente manifestato la loro opposizione. «Se i ferrovieri non saranno più sottoposti allo stesso contratto collettivo di lavoro le loro condizioni di lavoro e salariali saranno messe sotto pressione», ha sostenuto il socialista neocastellano Jacques-André Maire. Anche il consigliere nazionale e segretario sindacale del SEV Philipp Hadorn si è espresso contro questo scenario: «Anche se FFS Cargo – paragonata ad altre aziende ferroviarie internazionali – è un fornitore di modesta grandezza, i partigiani della privatizzazione si sbagliano perché non sarà una privatizzazione, totale o parziale, a riportare FFS Cargo sui binari del successo. Ciò che conta è modificare le condizioni di partenza, affinché si possa determinare dove si situa la vera concorrenza e quali misure occorre adottare per farvi fronte».

red