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Trasporto pubblico

Edith Graf-Litscher sui bus a lunga percorrenza

I bus a lunga percorrenza sono pure d’attualità con la legge sull’Organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria (OIF). L’11 settembre, il Consiglio nazionale ha accolto la modifica di legge precedentemente approvata dal Consiglio degli Stati, che prevede che il traffico regionale sia meglio protetto contro le aziende di bus a lunga percorrenza. Con 52,9% di voti favorevoli, tra cui quelli di PS e Verdi, il Nazionale ha recepito le raccomandazioni del SEV. Edith Graf-Litscher, consigliera nazionale e presidente della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni, illustra gli aspetti principali del dossier.

Edith, OIF è soprattutto una questione ferroviaria. Perché riguarda anche i bus?

Ammettere trasporti paralleli nel traffico regionale viaggiatori è problematico. In assenza di una concezione globale del trasporto pubblico per i bus a lunga percorrenza, vi è il grosso rischio che le offerte dei privati si concentrino sulle corse con le maggiori prospettive di guadagno. A lungo termine, saremmo confrontati con aumenti delle richieste di indennità da parte di cantoni e Confederazione, tagli dell’orario, aumenti di prezzi e pressioni sui salari. La questione dei bus a lunga percorrenza è uno degli aspetti più controversi di questo progetto.

Quali le raccomandazioni?

La Commissione ha deciso con 14 voti contro 10 di seguire l’orientamento degli Stati, per evitare che le aziende private di bus si concentrino sulle tratte redditizie. La Commissione ha poi apportato alcune precisazioni al testo degli Stati, introducendo anche la separazione tra traffico regionale e a lunga percorrenza. La linea rossa è costituita dal traffico regionale viaggiatori (TRV) che ha diritto alle indennità. I bus sono ammissibili solo nella misura in cui riguardano il traffico a lunga percorrenza oppure vanno a completare l’offerta di TRV. La concessione deve invece essere negata laddove si pongono in concorrenza con il TRV. Il voto di oggi (martedì 11, ndr) mi fa dunque piacere.

E qual è il tuo parere personale?

Dobbiamo evitare di mettere in pericolo il modello svizzero di trasporto pubblico, che funziona benissimo su tutto il territorio. A prima vista, l’introduzione di alcuni elementi di concorrenza può apparire innocua, ma dobbiamo evitare a tutti costi che essi si ripercuotano negativamente sul personale, sulla sicurezza e sulla densità dell’orario. Nella fattispecie, dobbiamo anzitutto fissare a livello politico le regole e i limiti in una visione globale per i bus a lunga percorrenza.

kt