aiuti finanziari per i tp
Il Covid non è un motivo perrisparmiaresul personale
Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno deciso, con il secondo pacchetto di misure a sostegno dei trasporti pubblici nella crisi di Covid-19, di estendere al 2021 la validità delle misure del primo pacchetto. Gli aiuti finanziari dovranno essere destinati al traffico viaggiatori regionale, al trasporto locale, turistico e ferroviario. Per questo risultato si è impegnata in prima linea in Parlamento la «nostra» consigliera nazionale Edith Graf-Litscher, che in qualità di segretaria sindacale del SEV e assistente di sezione conosce per esperienza diretta la situazione delle aziende.
Il settore pubblico ha il dovere di finanziare le perdite causate dal Covid perché si aspetta il mantenimento dell’offerta di trasporto, nonostante il calo dei passeggeri e di conseguenza delle entrate, per coprire i costi fissi degli impianti ferroviari e del materiale rotabile.
Grazie all’aiuto federale, le perdite causate dal Covid non possono essere un motivo per le imprese di trasporto di risparmiare sul personale, in quanto i fondi ci sono. Non è tollerabile che le perdite causate dal Covid debbano essere pagate da conducenti di autobus, assistenti clienti, personale addetto alle pulizie, manovratori o macchinisti, che, causa pandemia, effettuano già prestazioni straordinarie, anche solo per garantire l’esercizio.
I casi di malattia e quarantena stanno nuovamente aumentando anche tra il personale dei trasporti e alcune aziende hanno dovuto ridurre l’offerta. Se già in condizioni normali il personale scarseggia, con la pandemia si raggiunge ben presto il limite. Perciò è importante disporre di un organico sufficiente. Non si può chiedere ai collaboratori e alle collaboratrici di sacrificare continuamente giorni liberi per sostituire le persone in malattia. La tutela della salute ha la priorità assoluta, anche rispetto alla garanzia dell’offerta. Inoltre stanno per essere ripristinate misure di protezione come il divieto di vendita dei biglietti sugli autobus, il blocco della porta anteriore, l’installazione di pannelli in plexiglas ecc. Il pacchetto di aiuti del Parlamento non riguarda il traffico a lunga percorrenza, che in quanto colonna portante del traffico ferroviario non può risultare indebolito dalla crisi da Coronavirus se si vogliono raggiungere gli obiettivi climatici nel settore dei trasporti. Il traffico a lunga percorrenza deve essere finanziato tempestivamente e in modo duraturo, ma non sulle spalle del personale. Il SEV esaminerà con attenzione la soluzione annunciata dal Consiglio federale.
Un altro aspetto importante è il mantenimento del lavoro ridotto nel settore turistico e aeronautico.
Editoriale di Giorgio Tuti, presidente SEV