14 luglio 2021 | Attualità / giornale SEV

Partenariato

«A ciascuno il proprio (torna) conto con la Banca Cler»

Dal 1° luglio è in vigore un nuovo contratto tra il SEV e la Banca Cler. In questa intervista, l’amministratore e responsabile delle finanze del SEV ne spiega i maggiori vantaggi.

Aroldo, quali sono i punti principali di questo nuovo accordo?

Si tratta di un accordo molto interessante per i membri SEV, in quanto la Banca Cler propone loro condizioni molto vantaggiose per tutte le prestazioni bancarie. Tutti vi possono quindi trovare un tornaconto. Nei settori tradizionali dei pagamenti e del risparmio vi sono numerosi sconti. La gestione del conto privato è priva di spese, mentre le carte di credito e la carta Maestro sono offerte a metà prezzo. Queste condizioni sono valide almeno due anni.

Oltre al risparmio e al traffico dei pagamenti, sono previste condizioni particolare anche per le ipoteche?

Questo è l’altro aspetto del contratto di maggior interesse. I membri del SEV ricevono infatti uno sconto dello 0,2 percento sul tasso ipotecario per l’acquisto della propria abitazione. Ad alcune condizioni, questo sconto può giungere allo 0,3 percento. Val quindi veramente la pena di chiedere una consulenza. Vi sono poi anche altri aspetti vantaggiosi che riguardano gli investimenti finanziari. Come detto, sono previste molte soluzioni di sicuro interesse per tutte e tutti, a seconda delle loro esigenze.

In genere, un sindacato si occupa di condizioni di impiego e di lavoro. Perché quindi proporre un partenariato con una banca?

È senz’altro una domanda legittima, soprattutto al giorno d’oggi, quando certi rapporti con le banche sono tutt’altro che scontati. D’altra parte, dobbiamo tener presente che il SEV, ma anche gli altri sindacati, hanno sempre voluto offrire un ventaglio il più ampio possibile di prestazioni per migliorare il potere d’acquisto dei propri membri. In quest’ottica, offriamo quindi condizioni di favore per le vacanze, sconti sulle assicurazioni, una protezione giuridica privata o, appunto, prestazioni bancarie a condizioni privilegiate.

Ma perché la Banca Cler e non un altro istituto?

Vi sono evidenti ragioni storiche. Nel 1927, i delegati dell’USS e dell’Unione svizzera delle Cooperative di consumo (l’attuale Coop) fondarono la «Banca centrale cooperativa» che aveva, come scopo primario, di rispondere alle esigenze finanziarie dei sindacati, in particolare per la costruzione di abitazioni e il traffico dei pagamenti. Questa banca ha mantenuto la forma giuridica di una cooperativa sino al 1970, quando è stata trasformata in società anonima. Nel 1995 è poi divenuta la «banca Coop» e poi, nel 2017, la Banca Cler. La catena di vendita al dettaglio Coop ha progressivamente venduto tutte le sue partecipazioni e dal 2019 la Banca Cler è stata integralmente rilevata dalla banca cantonale di Basilea. Il SEV e altri sindacati hanno anch’essi ceduto le loro partecipazioni nel 2018, ma l’unità di vedute e i valori comuni sono rimasti.

Il SEV ha inoltre mantenuto anche rapporti di lavoro con la Banca Cler, alla quale continuiamo a far capo per la gestione dei nostri flussi finanziari e del nostro patrimonio. Posso anche aggiungere che sono personalmente cliente a titolo privato di questa banca e che mi sento di consigliarla a tutti i nostri membri.

Vivian Bologna