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80esimo congresso del SEV:

Congresso 2019: dopo la festa, il lavoro

Dopo l’emozionante celebrazione del giubileo della sera prima, il 4 giugno si è svolto l’80esimo congresso del Sindacato del personale dei trasporti (SEV), che Danilo Tonina ha aperto, sottolineando l’intensità della giornata che stava per iniziare.

In occasione del recente congresso, la gioventù è stata presentata da Mélissa Farine (fuori campo): Stefan Bruderer, Gabriele Bianchi, Michael Schmid, Yasmin Furrer, Amalia Joana Brêchet, Shkurte Nuredini, Anthony Reymond, Janos Jorosch, Celina Weiss, Viviane Mumenthaler, Damian Vogel, Jordi D’Alessandro.

All’apertura del congresso, Danilo Tonina ha detto subito all’inizio: «La digitalizzazione non deve portare alla disumanizzazione. In futuro, dobbiamo anche proteggere i nostri salari e lottare per le condizioni sociali di lavoro, la giustizia e un trattamento equo tra uomini e donne».

Dopo le questioni organizzative e un pensiero per i defunti, il presidente del SEV Giorgio Tuti ha tenuto un appassionato discorso sulle tre sfide attuali e future:

Clima politico globale: l’accordo quadro istituzionale con l’UE è in discussione in Svizzera da quasi un anno. I sindacati lottano soprattutto contro il progetto di rendere più flessibile la protezione dei salari in Svizzera e, per quanto riguarda gli aiuti di Stato, contro la possibilità per la Corte di giustizia europea di prendere decisioni nei ricorsi in situazioni di concorrenza. Se questo accordo fosse adottato così com’è, il SEV lancerebbe un referendum in collaborazione con l’USS!

I salari sono un altro tema centrale di particolare interesse per il SEV. In primo luogo, si tratta della parità salariale tra uomini e donne che, nonostante l’articolo costituzionale e la legge, non viene ancora applicata. «È davvero incredibile che in questo paese, solo perché sei una donna, guadagni meno e hai meno opportunità di un uomo!» esclama Giorgio Tuti, che richiama l’attenzione anche sullo sciopero delle donne del 14 giugno. «Ogni sindacalista ha il dovere di parteciparvi affinché questa vergognosa discriminazione salariale finisca»!

In generale, il presidente riconosce la problematicità dell’erosione del potere d’acquisto in Svizzera causato dal rincaro dei prezzi e da una scarsa evoluzione dei salari. Vanno ad aggiungersi l’onere dell’aumento dei premi di cassa malati e delle casse pensioni. Per questo motivo, il SEV sostiene l’iniziativa di limitare i premi al «10% del reddito familiare».

Anche la situazione pensionistica è difficile, soprattutto per le casse pensioni, le cui nuove rendite sono sempre più basse a causa del costante calo dei tassi di conversione. Il SEV si impegna pertanto a introdurre una 13esima AVS come previsto dal progetto dell’iniziativa USS.

Servizio pubblico: la liberalizzazione ha portato l’Europa alla deregolamentazione. Invece di collaborare, le aziende di trasporto pubblico sono in concorrenza tra loro. Ciò aumenta la pressione sulle condizioni di lavoro e di impiego. E poi c’è anche il problema del lavoro indipendente fittizio e l’aumento del lavoro temporaneo in Svizzera, che attualmente è un tema che interessa le FFS.

La visione 2030 per il trasporto pubblico, resa pubblica cinque anni fa dall’UFT, va nella stessa direzione. Il SEV è stato in grado di bloccare in tempo alcune delle misure previste. Altre sono problematiche, come la condivisione della concessione per il traffico a lunga percorrenza o l’introduzione di autobus a lunga percorrenza. A questo proposito, Giorgio Tuti invia un chiaro messaggio ai politici: «Vogliamo cooperazione e non una concorrenza agguerrita! Questa visione deve essere riscritta, senza concorrenza. Concorrenza che ha finora causato solo situazioni disastrose! Non possiamo tollerare che questa visione venga attuata così com’è»!

SEV: per concludere il suo discorso, Giorgio Tuti ha sottolineato che il SEV ha molti progetti per il futuro; ha ringraziato la base e i suoi 40.000 membri che sostengono quotidianamente il SEV e che ne fanno conoscere il lavoro e la competenza in lungo e in largo. Tuttavia, è necessario reclutare più membri per frenare la tendenza al ribasso. Il caloroso ringraziamento del presidente è stato rivolto anche all’apparato professionale che organizza eventi come questo, gestisce amministrativamente il SEV e negozia i CCL.

Dopo le elezioni (vedi riquadro sotto), Vivian Bologna, responsabile della comunicazione del SEV, ha presentato il Rapporto sociale 2017-18. Ha messo in evidenza le numerose azioni di mobilità degli ultimi due anni, proposte anche attraverso un video.

Anche quest’anno, diverse azioni hanno dato impulso a questo Congresso. Ad esempio, le sottofederazioni che hanno ringraziato con rose bianche l’apparato professionale del SEV per il lavoro quotidiano e il sostegno. Con un’altra azione, le Donne SEV hanno invitato a partecipare allo sciopero delle donne e ad indossare i braccialetti di solidarietà. «Come all’Istituto ornitologico svizzero, tutti dovrebbero essere fasciati», dice Lucie Waser, responsabile per l’uguaglianza al SEV. Infine, la Commissione Giovani si è presentata con una terza azione, chiedendo l’avvento di una società più giusta e sociale e ricordando - con lo slogan «Il futuro siamo noi» - che i giovani sono forti e che devono essere ascoltati.

Come di consueto, i testi di orientamento del SEV sono stati rivisti e adattati secondo necessità (vedi pagina 6), le risoluzioni sono state discusse prima di essere adottate, gli statuti e i regolamenti sono stati rivisti e le proposte discusse (i dettagli sul prossimo numero del giornale in uscita il 27 giugno).

Per concludere, Giorgio Tuti fa la sintesi di queste due giornate, sottolineando la piena riuscita dei festeggiamenti del giubileo, a cui hanno preso parte ospiti illustri. Per quanto riguarda il congresso, si è rallegrato per la qualità delle discussioni e degli interventi. Si è poi congedato dai membri uscenti della commissione di gestione del SEV e ha ringraziato tutti i membri, gli ospiti, i collaboratori e, soprattutto, gli organizzatori del congresso per il loro lavoro professionale.

È spettato al presidente del Comitato SEV Danilo Tonina chiudere ufficialmente l’80esimo Congresso SEV 2019.

Chantal Fischer

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Avallone onorato, Fankhauser eletto

L’altro momento chiave di questo Congresso 2019 è stato il ringraziamento a Manuel Avallone, vicepresidente per 11 anni e che ha deciso di lasciare la direzione sindacale pur rimanendo nel segretariato centrale. Ha ricevuto una commovente standing ovation dopo che sullo schermo sono sfilate le sue immagini sulle note di Manu Chao. Un simbolo per Manuel, ex attivista che ha lavorato a diversi progetti umanitari in Nicaragua. Nel rendergli omaggio, Giorgio Tuti ha ricordato che Manuel era succeduto a François Gatabin, mentre pochi mesi dopo l’allora presidente Pierre-Alain Gentil morì dopo una breve ma cruente malattia.

Calorosi applausi per Manuel Avallone ringraziato per gli undici anni alla vicepresidenza del SEV. Visibilmente emozionato.

«Poi - racconta Tuti - ho assunto la direzione ad interim e ho chiesto a Manuel se poteva impegnarsi pienamente in questi tempi difficili. La sua risposta era chiara: ’Puoi contare su di me e io darò tutto’. Per tutto il tuo lavoro e la tua lealtà, ti meriti l’immenso rispetto di tutti noi»! Manuel Avallone ha ringraziato il personale, la direzione, le sottofederazioni, le sezioni e sua moglie per avergli permesso di essere pienamente coinvolto in questa funzione.

Il nuovo vicepresidente del SEV Christian Fankhauser eletto all’unanimità.

Per succedergli, il Congresso ha eletto all’unanimità Christian Fankhauser! Il presidente centrale della VPT Gilbert D’Alessandro lo ha elogiato: «Christian è rigoroso, ha una grande capacità di ascolto, una spiccata capacità analitica e non si lascia sopraffare. Ha sempre il piglio giusto al momento giusto. È un sindacalista, uno vero, uno puro. Rispetta la scelta dei membri»! Emozionato, Christian Fankhauser - che entrerà in carica il 1° settembre - ha ringraziato il Congresso e il Comitato che gli ha dato piena fiducia: «In un momento di crescente digitalizzazione, l’essere umano deve essere al centro delle nostre preoccupazioni. La forza dei sindacati sono i suoi attivisti e voi siete attivisti straordinari».

I membri della Commissione della gestione che non hanno brigato un nuovo mandato sono stati ringraziati : Rolf Feier, Fritz Aebi, Werner Graf e Kurt Wüger (da sinistra a destra). La nuova commissione è ora composta da René Läubli (PV), Urs Frank (LPV), Diana Oertig (AS), Richard Schlegel (RPV), Harald Führer (ZPV, sostituto) e Reto Brem (AS, sostituto).

Il Congresso ha inoltre rieletto Danilo Tonina e Peter Käppler alla sua presidenza e vicepresidenza, nonché i membri della Commissione della gestione.

Omaggio agli scioperanti del Lago Maggiore

Questo è stato senza dubbio uno dei momenti più toccanti di questo Congresso. Dopo un video dedicato allo sciopero, gli attivisti del SEV Mimmo Ferrazzo e Gianluca Carini, accompagnati dal segretario sindacale Angelo Stroppini, hanno condiviso la loro esperienza dello sciopero, che è durato più di 20 giorni. «Quello che è successo ai 34 dipendenti della NLM può succedere a chiunque», ha detto Angelo Stroppini. Un giorno ricevi una lettera a casa mentre sei al lavoro. Vieni a sapere di fare parte di un licenziamento collettivo. Poi ti rivolgi al tuo sindacato. Nessuno, tranne il sindacato, può aiutarvi in questo momento! Abbiamo preso decisioni insieme. Come quella di iniziare uno sciopero, l’ultima delle armi perché nel SEV siamo alla ricerca di soluzioni. Abbiamo deciso di combattere insieme. E durante uno sciopero, devi mantenere il sangue freddo e fare tutto il possibile per avere i turisti come alleati».

Angelo Stroppini ha reso omaggio agli scioperanti del Lago Maggiore, tra cui i militanti del SEV Mimmo Ferrazzo e Gianluca Carini.

Gianluca Carini, motorista stagionale, non ha mancato di sottolineare i risultati raggiunti dal gruppo: «Questo licenziamento è un po’ come la scintilla dell’amore. Eravamo solo colleghi e abbiamo unito le forze per combattere qualcosa di ingiusto. Abbiamo trovato l’unità, abbiamo imparato a dire di no. E di tanto in tanto, devi dire di no con coraggio. Per tenere la testa alta! »

I membri del Congresso non si sono sbagliati. Hanno salutato questa lotta e gli attivisti al suo vero valore con un forte applauso!

vbo