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Legge sulla durata del lavoro

Revisione LDL: Che cosa cambia?

La legge sulla durata del lavoro (LDL) è pane quotidiano per la maggior parte del personale dei trasporti pubblici. A seguito della revisione totale della legge e della rispettiva ordinanza, le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire dal cambiamento d’orario del 2018. Una panoramica.

La legge sulla durata del lavoro disciplina le condizioni di lavoro nelle imprese di trasporti pubblici.

Il 17 giugno 2016 si è svolta la votazione finale al Consiglio nazionale e al Consiglio degli Stati. Successivamente, ha dovuto essere adattata la rispettiva ordinanza (OLDL). Due anni più tardi, il 29 agosto 2018 il Consiglio federale ha posto in vigore la legge, con effetto dal cambiamento d’orario del 9 dicembre 2018. La revisione è stata elaborata da una commissione tripartita composta da rappresentanti delle imprese, dall’UFT e dai rappresentanti dei lavoratori, tra cui Martin Allemann del SEV.

Dopo le premesse, la domanda più importante è: cosa cambierà per il personale dei trasporti pubblici? L’obiettivo dell’intera revisione era quello di rendere più flessibili le normative, consentendo ad esempio alle imprese attive nel turismo di gestire al meglio sia i giorni di traffico intenso sia quelli di minor traffico. La revisione dovrebbe tenere conto anche dei cambiamenti sociali. Queste le principali modifiche:

Tempo di lavoro

In questo capitolo è regolato tra le altre cose il tempo di lavoro senza prestazione lavorativa. Come novità verrà aggiunto al tempo massimo di lavoro il tempo di viaggio senza prestazione lavorativa, necessario per il regolare svolgimento del servizio. Questo vale anche per la formazione e il perfezionamento in virtù dell’ attività professionale svolta per legge.

A volte, per motivi di servizio, è necessario prolungare la durata massima del lavoro. Questo è il caso, ad esempio, quando non è possibile rientrare entro la consueta durata massima del lavoro da un luogo di servizio fuori dal luogo di servizio assegnato. Fino ad ora, la durata giornaliera media del lavoro poteva essere prolungata di 40 minuti al massimo, ad eccezione dei tempi di viaggio per seguire formazioni e perfezionamenti, dove il limite era di due ore. Ora è consentito prolungare la durata massima del lavoro per motivi di servizio a 60 minuti – previo accordo con i lavoratori o i loro rappresentanti - addirittura di 120 minuti. Se il prolungamento supera 60 minuti è immediatamente seguito da un turno di riposo, la durata di quest’ultimo deve essere almeno di 11 ore e in nessun caso può essere ulteriormente ridotto. Anche se questa disposizione rende possibile una pianificazione più flessibile, protegge comunque i lavoratori da carichi di lavoro eccessivi.

Con la revisione, sono stati regolamentati meglio anche i supplementi di tempo per il servizio tra le ore 22 e le 6: se questi supplementi non sono computati nella durata massima del lavoro, la compensazione dev’essere convenuta. Questa disposizione tutela la protezione della salute, in quanto una compensazione pecuniaria non fornisce il recupero fisico necessario.

La revisione della LDL permette forti oscillazioni nell’orario di lavoro giornaliero durante tutto l’anno. Ciò è particolarmente necessario per quelle aziende in cui il carico di lavoro dipende in larga misura dalle frequenze stagionali. Anche dopo la revisione della legge, bisognerà definire in un accordo scritto se il tempo di lavoro può essere svolto in maniera regolare o deve essere effettuato in maniera oscillante.

Lavoro straordinario e pause

Gli straordinari sono usuali in molte aziende. La novità per tutte le aziende: il lavoro straordinario compiuto deve essere oggetto di una distinta mensile e compensato entro i due mesi successivi con un periodo di tempo libero della stessa durata. Il termine può essere prolungato previo accordo con i lavoratori. Per garantire la protezione della salute è importante che la compensazione avvenga in tempi brevi. Il periodo di compensazione può quindi essere esteso ad un massimo di un anno.

Le norme riguardanti le pause hanno assunto un ruolo importante nella revisione. Non si può negare la tendenza della società a volere pause più brevi. Tuttavia, le pause devono essere abbastanza lunghe per consentire ai lavoratori di rigenerarsi in maniera adeguata. In determinate condizioni, la pausa può essere ridotta a meno di un’ora. Per i lavoratori, ciò significa: una riduzione da 59 minuti fino a 45 minuti dopo consultazione con il personale. Una riduzione da 30 a 44 minuti deve obbligatoriamente essere convenuta con i lavoratori. Ulteriore novità: la pausa dev’essere garantita anche in caso di forza maggiore o perturbazioni d’esercizio. Tuttavia, è consentito posticiparla fino alla fine della fase di perturbazione. La nuova legge tutela maggiormente la protezione della salute durante le pause notturne, soprattutto in termini d’opportunità e infrastrutture per riposarsi.

Sono stati ridefiniti anche i supplementi di tempo per le pause: in futuro verranno sommati tutti i tempi delle pause trascorse fuori dal luogo di servizio. Il supplemento del 30% sarà accordato a partire dal 61 ° minuto. Questo vale anche per i turni di servizio con più di due pause, indipendentemente dal luogo in cui si trascorre la pausa.

Oltre a questi cambiamenti significativi, la revisione della LDL contiene varie piccole modifiche e chiarisce maggiormente le disposizioni legali in molti settori. Ad esempio, per motivi validi come la forza maggiore, il turno di riposo minimo deve ammontare senza accezioni a otto ore, oppure l’aumento a 7 del numero dei giorni festivi cantonali. Per quanto concerne i piani di servizio e la distribuzione dei turni di servizio, sono state introdotte migliori disposizioni per la protezione del personale e regolamentazioni per le aziende.

«Nel complesso, un risultato accettabile»

Martin Allemann, rappresentante del personale nella commissione LDL, che ha partecipato alla revisione, traccia un bilancio positivo: «Nel complesso, un risultato soddisfacente», dice. «Ovviamente come SEV, chiediamo che vengano restituiti al personale i guadagni dall’ aumento di produttività, derivanti dalla nuova regolamentazione delle pause».

Kartin Taglang

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Commenti

  • Pfammatter Antoine

    Pfammatter Antoine 12/09/2018 23:48:30

    Hallo was soll denn das für eine gute Verbesserung sein somit gehe ich nach 30 Jahren aus dem sev raus

  • Bellinda Bärtsch

    Bellinda Bärtsch 14/09/2018 08:48:01

    Sorry, Antoine,
    die schlechteste Begründung um aus dem SEV auszutreten - jetzt muss das AZG daran glauben, es hat sicher einen anderen Grund.

  • pfammatter antoine

    pfammatter antoine 15/09/2018 00:22:53

    solange wir zwischen 55 und 60 Stunde arbeiten und uns sagt das wir eine 6 Tage Woche haben und für eine betriebliche 5 Tage Woche zu bekommen noch zu wenig Stunden machen und das ist die arbeits zeit und nicht die Dienst länge man hat als Lokführer keine Freizeit mehr das ist leider so und ist Fakt