Trasporti pubblici Vevey-Montreux-Chillon-Villeneuve (VMCV)
Conflitto sociale nella Riviera vodese?
Tutta l’esasperazione dei conducenti VMCV è emersa nell’ultima assemblea generale molto intensa. Senza una vera soluzione entro la fine di gennaio, potrebbero intraprendere misure di lotta.
Da mesi, i conducenti dei trasporti della Riviera vodese (VMCV) sono arrabbiati con i loro orari e chiedono una pianificazione dell’orario di lavoro che tenga maggiormente conto della fatica del lavoro e della loro vita familiare e sociale. Le assemblee e le manifestazioni si susseguono, ma la direzione non sembra aver ancora preso in considerazione né la dimensione del problema né la serietà delle rivendicazioni, in particolare il rispetto del CCL su cui sono intransigenti.
È in questo contesto molto elettrico che la settimana scorsa si è svolta un’assemblea ben frequentata e indispettita verso la direzione. Tanto che questa esasperazione è stata diretta anche al sindacato; alcuni militanti rimproverano al sindacato il semplice fatto di continuare a negoziare con la direzione e cercare soluzioni. Nella discussione molto accesa, il SEV non è stato sempre in grado di spiegare il suo vero ruolo nelle trattative, che in nessun caso ha accettato o firmato; spetta infatti sempre alla base dire l’ultima parola. Dopo intense discussioni, i colleghi hanno accettato i turni proposti e negoziati dal sindacato.
L’assemblea ha chiesto all’ unanimità lo stretto rispetto della rotazione previsto nel CCL, un reale decremento e il rispetto delle medie giornaliere del lavoro. L’assemblea chiede quindi alla direzione «di adempiere agli obblighi del CCL» entro il 31 gennaio, come comunicato dal SEV in una lettera al direttore lo scorso 6 dicembre.
Il SEV che sostiene i dipendenti e comprende la loro esasperazione, convocherà un’assemblea generale straordinaria che deciderà sulle misure da adottare per garantire il rispetto del CCL.
Spetta ora alla direzione trovare un modo per integrare i turni di servizio accettati dai dipendenti con una rotazione coerente in linea con il CCL e una vera e propria degressione. Da questa risposta dipenderà il seguito. Beneficiare di orari di lavoro più umani ed equi non dovrebbe comportare problemi tecnici insormontabili, purché la direzione sia davvero determinata a trovare una via d’uscita. In caso di conflitto sociale aperto, il SEV sarà dalla parte dei dipendenti.
Yves Sancey