Giornata di formazione delle donne SEV
Tra famiglia e lavoro
Elisabeth Zemp-Stutz, specialista della medicina di genere, ha animato la giornata delle donne, lo scorso 20 novembre all’Hotel Bern.I gruppi di lavoro hanno permesso l’approfondimento sulla conciliazione fra famiglia e lavoro.
Elisabeth Zemp Stutz, che era già stata intervistata nel mese di giugno, ha spiegato le differenze tra uomo e donna dal punto di vista medico. Si è soffermata sul problema del tabagismo e sui motivi che spingono donne e uomini verso il consumo di sigarette. Significativo il paragone statistico nei diversi stati: in Svezia, per esempio, il numero di donne fumatrici supera quello degli uomini mentre in Norvegia e Danimarca se la giocano in parità. In altri paesi, invece, sono gli uomini ad essere – per ragioni diverse – attaccati alle sigarette.
L’esperta ha sottolineato l’importanza di differenziare la prevenzione in base al genere. Anche il peso è un tema sensibile per le donne: si vedono sempre più grasse di quanto non lo siano in realtà, mentre per gli uomini è l’esatto opposto: si vedono magri anche quando sono in sovrappeso. Eppure sono proprio loro ad essere maggiormente interessati dal sovrappeso e dai problemi che ne conseguono.
Le donne sono trattate in modo diverso
In caso di infarto è stato per esempio constato che le donne impiegano più tempo per raggiungere l’ospedale e iniziare la terapia. Vanno anche nettamente meno degli uomini nelle cliniche di riabilitazione. In sintesi, non vengono trattate allo stesso modo dei loro colleghi maschi. Per quanto riguarda i medicamenti, Elisabeth Zemp Stutz ha sottolineato che la maggior parte degli studi sono stati effettuati sugli uomini, allorquando sarebbe necessaria una farmacia differenziata per donne e uomini.
Cambiamenti nella commissione donne
Nel quadro dei gruppi di lavoro sono stati affrontati i temi seguenti: la gestione del tempo dal punto di vista delle donne, mens sana in corpore sano, alimentazione ed esercizio fisico per le donne con orari irregolari, fissare limiti in modo consapevole (prevenzione del burn-out) e vivere in un mondo che cambia quando si è in pensione.
Nel gruppo di lavoro dedicato alla prevenzione del burn-out, condotto da una psicologa di Zurigo, le partecipanti hanno potuto imparare a dire no e a stabilire priorità e limiti. L’animatrice ha in particolare consigliato di concordare un tempo di riflessione prima di prendere una decisione, di non dire sì in modo automatico e di comunicare la propria decisione in modo chiaro ed educato.
Non c’è bisogno di giustificare una risposta negativa, né di invocare le ragioni, né di chiedere scusa. Il «no» dovrebbe essere sufficiente. La persona che dice no agli altri dice sì a sé stessa e ai suoi limiti. Gli uomini l’hanno forse capito meglio delle donne … Non resta allora che allenarsi e scegliere piuttosto il time-out invece del burn-out.
Henriette Schaffter