Nessuna sorpresa nei conti semestrali 2008 delle FFS
Il SEV intravvede margini per le richieste del personale
Il sindacato del personale dei trasporti SEV ha seguito con interesse la presentazione dei conti semestrali delle FFS. L’azienda, oltre a rendersi conto che la riduzione di personale a tutti i costi è controproducente, riesce anche a procurarsi i mezzi necessari per rendere il personale partecipe del successo aziendale.
Balza subito all’occhio il cambiamento di strategia nel trasporto merci, nel quale FFS Cargo si concentra finalmente a guadagnare soldi, anziché sul trasportare ad ogni costo quantitativi sempre maggiori, sottraendoli ad altre imprese ferroviarie. A lungo termine, questa evoluzione gioverà anche al trasferimento dalla strada, in quanto le ferrovie potranno far valere le proprie qualità nei confronti della concorrenza. In questo ambito, si aprono anche possibilità di cooperazione nel traffico internazionale, che il SEV caldeggia da tempo.
Un altro segnale positivo è dato dall’assunzione di informatici specializzati. Le FFS sembrano finalmente aver realizzato che l’esasperata riduzione di personale non dà alcuna prospettiva per il futuro. Ciò dovrebbe però valere anche per altri settori, quali per esempio il servizio di scorta treni, di grande importanza per la qualità dell’assistenza alla clientela.
L’utile conseguito nel primo semestre dimostra che le FFS hanno i mezzi per riconoscere ai loro dipendenti un congruo aumento di stipendio. I sindacati inoltreranno la loro richiesta nei prossimi giorni, che sarà basata sulla piena compensazione del rincaro e su di un aumento reale di stipendio adeguato alle circostanze.
Il SEV condivide le profonde preoccupazioni per la cassa pensioni delle FFS e intende impegnarsi nell’ambito della procedura di consultazione in favore della variante di partecipazione più elevata da parte della Confederazione. Esso vuole infatti evitare che i ferrovieri di oggi abbiano a pagare ancora una volta per gli errori della politica, dopo che sono già stati chiamati a partecipare al risanamento della cassa pensioni con riduzioni salariali, aumenti di contributi e l’innalzamento dell’età pensionistica.