Colpi di diritto
Il diritto di assistenza
Per il personale delle FFS la protezione giuridica rientra nel diritto amministrativo. In caso di vertenza con l’azienda, il salariato o la salariata hanno il diritto di essere assistiti e rappresentati da una persona di loro scelta.
Per il personale delle FFS, la protezione giuridica è basata sul diritto amministrativo, anche se, formalmente, gli agenti non sono più funzionari dal 1999. Oltre alla Legge sul personale della Confederazione e il Contratto collettivo di lavoro delle FFS, la base legale per le questioni di ricorso è sempre la Legge sulla procedura amministrativa. Ossia: anche se le sanzioni disciplinari sono scomparse dal paesaggio delle FFS, la procedura resta fortemente segnata da certe «pesantezze» ereditate dal passato. Ma è veramente uno svantaggio? Passiamo in rassegna i principali aspetti della difesa dei diritti di collaboratori/trici iniziando dal diritto ad essere assistito.
In caso di vertenza tra l’azienda e il salariato, le FFS pronunciano una decisione, che deve essere obbligatoriamente preceduta da una fase di inchiesta. È previsto un (o diversi) colloquio con il/la salariato/a interessato/a, che ha il diritto di essere assistito/a da una persona di sua scelta. Può trattarsi, per esempio, di un/una collaboratore/trice, di un familiare o, più frequentemente, da un segretario sindacale.
In caso di urgenza (p. es. incidenti, malversazioni) il/la collaboratore/trice può essere ascoltato senza essere assistito, ma deve restare un’eccezione; in seguito un secondo colloquio deve essere organizzato al più presto con il/la mandatario/a. Questi dovrà presentarsi con una procura datata e firmata. Da quel momento, diventa l’interlocutore/trice e il destinatario del carteggio. Durante i colloqui, il/la mandatario/a ha il diritto di porsi delle domande e di chiedere che eventuali complementi di spiegazioni siano riportati nel verbali.
Per simili colloqui consigliamo vivamente ai/alle colleghi/e interessati/e di fare sistematicamente appello ad un/un’assistente. In base alla nostra esperienza risulta che questa presenza permette spesso di calmare gli animi, di condurre un colloquio sereno e di garantire il rispetto dei diritti della persona convocata. Ciò si rivela utile man mano che la procedura avanza, anche se le dichiarazioni iniziali sono spesso quelle che contano di più.
Servizio di protezione giuridica del SEV