Traffico a luna distanza: il SEV ribadisce la propria posizione
Il Sindacato del personale dei trasporti (SEV) critica senza mezzi termini la decisione dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT) che di fatto divide tra FFS e BLS il traffico ferroviario a lunga distanza. Si apre così la strada a una guerra legale che crea incertezza e impedisce il buon andamento delle ferrovie svizzere. Che funzionano perfettamente. All’ inizio di maggio il SEV aveva già invitato tutti gli attori a mettersi d’accordo.
Fin dai primi battibecchi intorno alle concessioni ferroviarie a lunga distanza, il SEV ha più volte sottolineato l’importanza di cooperare per il bene di tutto il traffico ferroviario svizzero. «Siamo ora in una situazione di incertezza. Ciò che avrebbe potuto essere discusso attorno a un tavolo potrebbe finire in tribunale», ha dichiarato Giorgio Tuti, presidente del SEV. SEV che continua a sostenere che la concorrenza sfrenata crea solo perdenti.
«L’Ufficio federale dei trasporti (UFT) vuole spingere la Svizzera a medio e lungo termine in una logica di concorrenza senza fare affidamento su una decisione politica. È da temere che una frammentazione del traffico a lunga distanza induca molti attori a voler servire solo le linee redditizie. È quindi la qualità dell’intero sistema ferroviario ad essere a rischio», continua Giorgio Tuti. Che aggiunge: «La rete svizzera, tuttavia, gode di un’ottima reputazione internazionale ed è lodata in tutta Europa».
La decisione dell’UFT consente la ripresa di due linee da parte della BLS – che non farà ricorso mentre le FFS vi stanno riflettendo – dove ci sarà solo il controllo sporadico. Il trasferimento del personale per la fine del 2019 resta ancora limitato. Ma potrebbe essere ben diverso se altre linee del traffico a lunga distanza -con accompagnamento – dovessero essere trasferite in occasione della prossima messa a concorso delle concessioni. Giorgio Tuti non ha dubbi: «Sarà difficile realizzare il trasferimento dei dipendenti interessati dalle FFS alla BLS in modo soddisfacente per tutte le parti. È dunque lecito chiedersi se tutto ciò ha un senso e chi ne pagherà il prezzo». Le preoccupazioni valgono anche per il lavoro amministrativo legato alle domande di concessioni: «Esigiamo – conclude Tuti – un’assoluta trasparenza sui costi dell’attuale procedura».
SEV
Commenti
Richard Piccinin 01/07/2018 12:56:09
mir würde es interessieren wie die Einnahmen zwischen beide oder mehr Unternehmungen verteilt werden. Ein (unnötiger) administrativer Aufwand mehr